Tanto rumore per nulla. Queste possono essere le parole giuste per definire l’ultima settimana di mercato dell’Inter. Luciano Spalletti aveva chiesto urgentemente dei rinforzi e sono arrivati Lisandro Lopez, che completa numericamente (e, si spera, qualitativamente) il reparto difensivo e Rafinha che grazie alla sua duttilità può ricoprire almeno due ruoli. Il terzo ed ultimo acquisto doveva essere Javier Pastore ma in questa settimana è successo l’impossibile: la squadra proprietaria del suo cartellino, il Paris Saint Germain, pur ritenendolo un elemento importante per la rosa era disposta a cedere el Flaco, il quale desiderava (e desidera tuttora) tornare a giocare in serie A. Sarebbe stata un’opportunità per tutte le parti in causa: il club francese avrebbe intascato dalla sua cessione circa 30-40 milioni di euro, tra prestito oneroso e riscatto a giugno, il giocatore avrebbe avuto garantito il posto sulla trequarti (con la possibilità di essere spostato sulla fascia, qualora uno degli esterni non rendesse), avendo così il posto assicurato anche per i mondiali a giugno, ed infine l’Inter avrebbe speso solo 7 milioni per assicurarsi subito un ottimo giocatore che tra l’altro è già a conoscenza delle dinamiche della serie A. Ma Suning ha clamorosamente deciso di non mettere di tasca propria una somma ridicola, trincerandosi dietro il solito refrain del Fair Play Finanziario che obbliga la società nerazzurra a spendere quanto si incassa. Una motivazione che sarebbe anche accettabile da parte del popolo nerazzurro (ma non solo) non fosse che vi sono 3 indizi che gettano alcune ombre sul reale interesse della proprietà cinese di investire nel calcio:

  1. Martedì sera, infatti, quando sono iniziate a circolare le prime indiscrezioni sullo stop di Suning per Pastore, non sono passate inosservate le reazioni piuttosto stizzite di Piero Ausilio e Walter Sabatini, scuri in volto per questo ennesimo passo indietro della proprietà cinese. Più volte il Psg ha aperto alla cessione, prima chiedendo circa 30 milioni, poi venendo incontro alle richieste dell’Inter proponendo un prestito oneroso con obbligo di riscatto, un preludio all’acquisto vero e proprio, poiché il pagamento vero e proprio sarebbe stato posticipato. Ma dopo aver ottenuto la disponibilità per questa formula, Suning si è misteriosamente tirata indietro, volendo trovare prima 7 milioni per finanziare il prestito.
  2. Walter Sabatini, dopo lo stop di martedì, ha deciso di non rinnovare il contratto che lo lega a Suning. Un segno che potrebbe aver perso la fiducia nella proprietà cinese.
  3. E’ stato bloccato per giugno l’attaccante del Racing Avellaneda, Lautaro Martinez. La somma andrà a pesare sul bilancio dopo il 30 giugno 2018, ma ciò implica che Suning quando vuole spendere, è in grado di farlo. Per chi volesse conoscerlo, guardate questo video

https://www.youtube.com/watch?v=62EgSAdP_uc

 

Il bilancio al termine della sessione invernale del calciomercato, dunque, non può che essere negativo per la società: se è vero che la difesa è stata sistemata e che sono stati ceduti elementi in esubero come Nagatomo e Joao Mario (quest’ultimo in prestito), è altrettanto vero che a centrocampo non è arrivato nessun rinforzo sulla mediana, dove invece serviva un giocatore di spessore internazionale come Ramires ed infine l’unico giocatore offensivo si chiama Rafinha. Ancora una volta è stato commesso un errore cruciale, quello di non acquistare rinforzi credibili in attacco. Eder, infatti, non dà garanzie e Karamoh è un oggetto misterioso quasi come lo fu Gabriel Barbosa lo scorso anno. L’arrivo di Pastore avrebbe reso l’Inter più competitiva e più pericolosa in zona goal, oltre a garantire a Spalletti delle alternative a Perisic e Candreva, attualmente inconcludenti. Ancora una volta, la società ha basato la propria strategia sulla speranza che basti l’organico attuale per raggiungere l’obiettivo stagionale, ossia la qualificazione in Champions League; una strategia folle che in passato, come abbiamo visto, non è mai risultata vincente. Ancora una volta, l’allenatore di turno dovrà fare un miracolo per centrare l’obiettivo stagionale.