Al termine di un derby di mercato, l’Inter si è assicurata le prestazioni calcistiche di Marcus Thuram, 26enne francese figlio d’arte. Il padre, infatti, è quel Lilian che ha conosciuto la Serie A con le maglie di Parma, prima, e Juve poi. Ciò che tutti si chiedono, ora, è cosa potrà dare Marcus in nerazzurro
Il ruolo del francese
Il classe 1997 nasce, in campo, come prima punta. I 192 cm a sua disposizione, uniti ad una fisicità importante lo aiutano, sicuramente, a crearsi spazi nelle difese avversarie. A tutto ciò si unisce una discreta velocità, nonostante l’altezza, che gli permettono di attaccare gli spazi aperti in maniera importante. Ma dove lo vedremo all’Inter?
Prima di tutto occorre fare una premessa doverosa. Al netto delle sensazioni positive, il discorso di Thuram dipende da quello che sarà il futuro di Lukaku. Con il belga, e con Lautaro, in squadra difficilmente il francese verrà utilizzato come una vera prima punta, (soprattutto se in tandem con il belga), ma lo vedremo più nel ruolo di appoggio e, di conseguenza, gli verrà chiesto di attaccare, con la velocità a cui abbiamo accennato, gli spazi alle spalle della difesa, favorito dalla spizzata degli attaccanti.
Il discorso potrebbe cambiare se, a fianco al classe 1997, ci fosse il suo coetaneo Lautaro. Al netto di un ruolo di prima punta in cui Lautaro si trova a suo agio, il Toro di Bahia Blanca potrebbe, anche, essere favorito dalla fisicità di Thuram per godere di maggior libertà d’azione al cospetto degli avversari. Così facendo, s’aprirebbero maggiori chance di attaccare la porta in maniera indisturbata e sfruttare il suo killer istinct.
Cosa ci si aspetta da Thuram?
Il francese, nello scacchiere di Simone Inzaghi, è stato preso per essere il sostituto di Edin Dzeko, motivo per cui, è lecito attendersi, un ruolo da 12°uomo a disposizione del mister. Nelle intenzioni dello staff tecnico dovrà essere quel giocatore che, inserito intorno a metà ripresa, dovrà essere in grado di fornire, lo strappo decisivo per far volgere a favore dei nerazzurri le varie sfide, soprattutto quelle che cammineranno sul filo del rasoio.
L’avventura nerazzurra di Thuram si snocciola intorno ad un concetto estremamente importante, una sorta di slogan in cui c’è racchiusa tutta l’essenza di ciò che il francese dovrà dare: “un passo dietro la LuLa, per essere importante come la Lula“. Con questo non stiamo escludendo la possibilità che, molte volte, il classe 1997 potrà partire titolare, anche perchè, ad oggi, fondamentalmente titolare lo è, in quanto Romelu Lukaku è tornato a Londra e, per ora, è a disposizione di Pochettino.
Ciò che, veramente, viene chiesto a Marcus è di diventare un cannoniere più prolifico. I 13 gol segnati nella scorsa stagione, record personale, sono un po’ pochi se inseriti all’interno di una squadra che vuole ambire a raggiungere la seconda stella, dopo che, per due anni, si è vissuto di rimpianti. Da Thuram ci si aspetta quello che ci aspettavamo da Correa ovvero un attaccante che entra e spacca le partite. Un attaccante da doppia cifra abbondante insomma.
Il patrimonio dell’Inter
Thuram compirà, tra poco più di un mese, 26 anni. Al netto di un futuro che ci si augura essere roseo e a tinte nerazzurre, il francese potrà rappresentare un patrimonio per l’Inter.
Preso a zero, al netto d’ingaggio e commissioni, potrebbe, in futuro rappresentare una corposa plusvalenza come sta accadendo, in quest’estate per André Onana. Ovviamente i tifosi nerazzurri sperano di poter urlare per tanto tempo il suo nome dopo un gol segnato, ma in un calcio moderno in cui il tema delle finanze la sta facendo da padrone, non bisogna sottovalutare questo importante aspetto che potrebbe far trarre beneficio all’Inter.
E’ un discorso prematuro, ma che val la pena tener presente. “Chi vuol essere lieto sia, del diman non v’è certezza…“. Per ora benvenuto Marcus Thuram, emblema di un derby di mercato vinto
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