“Inter? Sono molto felice, era la scelta migliore. Sono contento per la decisione presa. In passato altri club si sono fatti avanti ma volevo continuare a giocare con il Racing. L’Atletico Madrid? Era fatta, poi la trattativa è saltata. Ora mi piacerebbe giocare con Icardi. Il numero? Mi hanno detto che avrò la numero 10…”

 

L’ultimo ad avere la maglia numero 10 è stato Joao Mario; il prossimo sarà lui, Lautaro Martinez.

Da sempre la maglia numero 10 è la maglia dei campioni più talentuosi, quelli capaci di cambiare il volto di una squadra e le sorti di una gara con una semplice giocata. Quelli che, da sempre, fanno sognare i tifosi.

Suarez, Matthaus, Baggio, Ronaldo, Sneijder, l’Inter nella sua storia ha avuto dei grandi numeri dieci, ma anche qualche grande flop. Dopo JoveticJoao Mario, sarà la volta buona con Lautaro Martinez?

I numeri 10 della storia nerazzurra: i top

Luis Suárez

Il primo 10 interista è stato Suarez, uno dei pilastri dell’Inter di Angelo Moratti e che sotto la guida del Mago Herrera ha messo la firma su tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. In nove anni con la maglia dell’Inter ha disputato 328 gare, realizzando 54 gol.

Sandro Mazzola

La numero 10 è stata anche sulle spalle di uno che i colori nerazzurri li ha onorati dall’inizio alla fine della sua carriera, Sandro Mazzola. Uno degli indimenticabili della Grande Inter, colui che segnò una doppietta nella finale di Coppa di Campioni a Vienna contro il Real Madrid. In maglia nerazzurra 417 presenze e 116 gol.

Lothar Matthaus

Indubbiamente uno dei numeri 10 più forti della storia nerazzurra, uno dei protagonisti dello scudetto dei record del 1998/1999 e della prima coppa Uefa vinta dell’Inter. Uno dei migliori centrocampisti offensivi della storia del calcio fino ad oggi.
Lothar Matthaus con l’Inter ha collezionato 115 presenze, andando a segno per ben 40 volte.

Ronaldo, il Fenomeno

Ha indossato anche la 9 per questioni di sponsor, ma al suo arrivo ha avuto sin da subito la numero 10.

Uno dei giocatori che ha fatto sognare San Siro, che con la sua velocità e la sua classe ha incantato grandi e piccini: Ronaldo, il fenomeno.

Ancora oggi molti interisti legano alle sue giocate la loro fede nerazzurra. Come dargli torto. Il più grande amore e il più grande tradimento, uno dei più grandi giocatori della sua epoca. Il secondo Pallone d’oro della storia interista.

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Massimo Moratti lo strappò al Barcellona nell’estate del 1997 pagando 47 miliardi di lire, un’enormità in quegli anni. In cinque anni due infortuni bruttissimi, in 68 presenze 49 gol.

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Roberto Baggio

Chi non ricorda il Divin Codino? Roberto Baggio era il sogno di ogni tifoso. Il 10 per eccellenza, quello più amato dagli italiani.

Prima di vestire la numero 10 nerazzurra ha sfoggiato la sua classe con i colori di Vicenza, Juve, Milan, e Bologna… paradossale la sua partenza in molte gare dalla panchina. In 59 gare 17 reti, tra queste la doppietta in Champions League contro il Real Madrid che porta l’Inter ai quarti.

Adriano, l’Imperatore

Il più grande rimpianto nerazzurro con il numero 10. Un campione che si è buttato via da solo troppo presto ma le sue giocate sono ricordi ancora nitidi nella mente del tifoso interista.

Il suo biglietto da visita fu una punizione, un bolide di 170km/h, nella sua prima gara nerazzurra, un’amichevole estiva al Bernabeu contro il Real Madrid.

Forte fisicamente, devastante con i suoi gol potenti e precisi. Dopo l’esperienza al Parma ha preso in spalla l’attacco dell’Inter, mettendo a segno in 177 partite ufficiali 74 gol.

Wesley Sneijder

L’ultimo numero 10 nerazzurro degno di nota è Wesley Sneijder, il trequartista voluto fortemente da Mourinho.

Uno dei protagonisti del Triplete che dopo nemmeno un giorno dal suo acquisto ha esordito nel derby di Milano con una prestazione di carattere. Per lui 76 presenze e 13 reti che lo hanno portato alla conquista di uno scudetto, due coppe Italia, una Champions League, una supercoppa italiana e una Coppa del mondo per club.

I numeri 10 della storia nerazzurra: i flop

Non solo vecchie glorie, ma anche abbagli e speranze disattese.
Qualcuno ricorda Domenico Morfeo? Il giovane trequartista prelevato dal Parma… un giovane talento mai esploso, dotato da grandi doti tecniche ma anche da tanta discontinuità.

Un altro numero 10 tanto atteso è stato Jovetic. La maglia nerazzurra per lui doveva essere quella del riscatto ma alla fine non si è rivelato nemmeno un lontano parente del fuoriclasse ammirato durante la sua esperienza a Firenze.

Numero 10 dolente – e indolente – è stato Joao Mario. Sì, al momento è ancora un giocatore dell’Inter ma il suo destino sembra ormai lontano da Milano. Un buon avvio, poi il declino totale: il campione portoghese si è rivelato non solo un’illusione ma anche un investimento sanguinoso.

Quale sarà il destino del nuovo numero 10 nerazzurro Lautaro Martinez? Croce o delizia per i tifosi interisti?

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