Non poteva esserci modo migliore di avvicinarsi al derby del 21 Ottobre prossimo se non con un filotto di sei vittorie consecutive tra campionato e Champions League ed una compattezza di squadra ritrovata. Solo un mese fa, subito dopo la prima sosta del campionato per gli impegni delle nazionali, le nubi che si aggiravano su Appiano Gentile erano più nere che mai.

Un inizio da brividi

L’Inter aveva raccolto appena 4 punti nelle prime 3 giornate di campionato ed era incappata nella sconfitta casalinga contro il Parma alla ripresa del campionato. Solo quattro punti raccolti in quattro partite al cospetto di avversari non insormontabili sulla carta e un bilancio deficitario per la squadra di Spalletti, data ai nastri di partenza come l’antagonista numero uno della nuova Juventus targata Cristiano Ronaldo.

Il punto più basso è stato proprio la sconfitta di San Siro con gli emiliani a soli tre giorni dal debutto in Europa contro il Tottenham. Squadra e allenatore sotto accusa, ambiente caldo e alle porte un ciclo di partite insidiose che avrebbero potuto far naufragare definitivamente la ciurma di Luciano da Certaldo.

Inversione di tendenza

Invece il tecnico toscano è stato abile nel ricompattare la squadra in tutti i suoi uomini – dai più presenti ai meno impiegati-  e con la giusta dose di buona sorte e Garra Charrúa è riuscito a portare a casa due vittorie all’ultimo respiro contro il Tottenham e tre giorni più tardi a Marassi contro la Sampdoria.

Forse in prospettiva, proprio la vittoria contro gli inglesi, per come è arrivata e da quando l’ha presa Vecino è stata determinante per far riallineare i pianeti della galassia nerazzurra, tirando su il morale a tutto il mondo Inter.

La squadra ha ritrovato entusiasmo, fiducia e consapevolezza dei propri mezzi centrando due vittorie casalinghe contro Fiorentina e Cagliari e due successi esterni sui difficili campi del Psv Eindhoven e della Spal.

Per un Totale di 6 vittorie consecutive che hanno proiettato i nerazzurri al terzo posto in classifica in campionato e al primo posto nel girone di Coppa campioni in compagnia del Barcellona.

Con pazienza, lavoro e spirito di gruppo si è rivista la giusta determinazione ed attitudine a superare le difficoltà e a giocare da “Inter”, mettendo in campo tutte le qualità tecniche e morali degli uomini della rosa nerazzurra, necessario per lo sviluppo del gioco secondo i dettami di Mister Spalletti.

Calendario difficile

Il prossimo impegno in campionato, dopo la pausa per gli impegni delle nazionali (che vedrà 11 nerazzurri impegnati con le rispettive rappresentative), sarà il derby contro i cugini rossoneri, seguito dalla difficilissima trasferta a Roma in casa Lazio, tutto intervallato dall’impegno in Champions League al Camp nou contro la corazzata Barcellona.

Una settimana da cuori ed animi forti. Una settimana di impegni difficilissimi che ci diranno veramente di quale pasta è fatta l’Inter e quali sono i suoi possibili margini di miglioramento ed aspettative per la stagione in corso.

Ovviamente qualsiasi sia l’esito di questo trittico di partite non comprometterebbe e condizionerebbe l’esito di una  stagione ancor molto lunga; ma indubbiamente potrebbe dare una spinta in positivo o in negativo per il resto dell’annata. Uscire da questi scontri con un bilancio positivo vorrebbe dire mettere una bella iniezione di fiducia nel motore interista. Senza dimenticare  che dopo questa settimana ad alta tensione ci saranno impegni altrettanto difficili come i match contro Genoa (fresco di cambio allenatore con il ritorno di Juric) e Atalanta, intervallati dal match di ritorno contro il Barcellona, valevole per la quarta giornata di Champions League.

Un ciclo di partite intense e piene di insidie che fino alla prossima sosta di metà novembre sapranno darci qualche indicazione in più sul vero valore tecnico e caratteriale degli uomini di Spalletti su cui quest’ultimo ripone grande fiducia per regalare una stagione ad alti livelli e ricca di soddisfazioni a tutto il popolo nerazzurro.