Ce lo aspettavamo, sapevamo che sarebbe stata una questione di tempo, specie qualora avessimo incontrato un avversario atleticamente messo meglio per via di una preparazione iniziata con settimane di anticipo rispetto ai nerazzurri. Ed eccola qua: l’Inter di Luciano Spalletti, nella sua seconda amichevole della stagione, incassa la prima sconfitta del precampionato per mano di un Sion che, seppur qualitativamente inferiore, era nettamente più avanti nella preparazione, dovendo iniziare a breve il campionato svizzero. Non lo possiamo considerare nemmeno un passo indietro rispetto a quanto visto contro il Lugano perché, come è noto, durante la preparazione le amichevoli ravvicinate sono sempre particolari e sovente recano qualche insidia per i muscoli dei giocatori, ancora non a pieno regime. Riguardo a questo ultimo punto, l’unica nota dolente della partita è proprio l’infortunio al 20° del primo tempo di Radja Nainggolan.

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Interisti in ansia

Chiariamo subito: il trequartista belga è stato fatto uscire immediatamente dallo staff nerazzurro per precauzione, onde evitare un possibile peggioramento del suo problema. Inizialmente si pensava si potesse sapere già nella giornata di ieri l’entità dell’infortunio ma solo nella giornata odierna sapremo se il Ninja potrà riprendere a breve la preparazione o se invece la stagione è iniziata con una tegola per l’Inter. Sui social (e non solo) si è letto di tutto per questo stop: dalla disperazione dei tifosi più pessimisti, certi che il belga salterà la preparazione ed almeno la prima gara di campionato, fino a quelli che più moderatamente riconoscono che non è l’ideale iniziare la stagione con questo fuori programma ma che allo stesso tempo bisogna necessariamente aspettare il responso prima di disperarsi per il suo infortunio. E’ giusto sperare che non sia nulla di grave per tre motivi: in primis per una questione economica, poiché il giocatore è costato relativamente poco ma per trovare un sostituto (cosa che andrebbe fatta a prescindere) serviranno altri milioni e l’Inter in questo momento è limitata dal vincoli imposti dalla Uefa riguardo alla lista da presentare per la Champions League; il secondo non può che essere tecnico, per i goal, gli assist e gli inserimenti che garantisce in ogni partita e che a questa squadra servono come il pane; infine dal punto di vista caratteriale, all’Inter servono sempre dei giocatori con la “garra”, dei leader in campo, in modo che anche gli altri maturino e non si ripetano gli errori visti negli ultimi anni. Non resta che attendere ancora qualche ora.

Il ritorno dei tafazzi

La cosa più divertente della sconfitta contro il Sion è stato leggere i commenti disfattisti di alcuni tifosi (per fortuna non la maggioranza) che quasi non aspettavano altro che la prima sconfitta per potersi lamentare dei giocatori in rosa e della squadra; tra i bersagli Gagliardini, “preso di mira” per la sua prestazione negativa (in fondo, dopo una settimana di preparazione intensa si dovrebbe essere ormai in forma per il campionato..), Padelli, Candreva e Borja Valero, ormai inseriti nella lista nera per via delle loro prestazioni, e persino Nainggolan, il quale, secondo alcuni, non darebbe le stesse garanzie di Rafinha in termini di tenuta fisica. Ovviamente non sono mancate le critiche a Spalletti, Ausilio e Zhang, gli ultimi due sempre messi in croce perché non si sbrigano a completare la squadra.

Questa mania di dover sminuire e lamentarsi a prescindere di ogni nostro giocatore è un bisogno fisiologico insito in una parte del tifo nerazzurro e francamente ha un po’ stufato; è arcinoto che il Settlement Agreement impedisce alla dirigenza di fare sforzi economici senza pagarne le conseguenze per la lista Uefa. Inoltre, le trattative non si concludono in pochi giorni se non negli ultimi giorni di mercato, quando i club diventano ansiosi di guadagnare qualcosa da una cessione. Soltanto sulla Playstation sono possibili queste cose. Ma si sa, la pazienza non è una dote che tutti possiedono ed è più facile lamentarsi, salvo poi salire sul carro del vincitore quando l’Inter ottiene risultati positivi (per poi ricominciare al primo risultato negativo in campionato).

Verso lo Zenit

La prossima amichevole estiva dell’Inter è in programma sabato 21 luglio a Pisa contro lo Zenit. Anche in questo caso, l’avversario è nettamente avanti con la preparazione, quindi possiamo già prevedere una partita complicata per i nerazzurri, i quali saranno ancora affaticati dopo l’enorme carico di lavoro di questi giorni. Salvo sorprese, mancherà Nainggolan; con tutta probabilità, Spalletti darà nuovamente spazio a Xian Emmers, già subentrato al Ninja dopo l’infortunio patito mercoledì, mentre in attacco forse sarà la volta buona che il tecnico di Certaldo riesca a schierare insieme Lautaro Martinez ed Icardi. Se davvero pensa al 3-4-1-2 come alternativa al suo classico 4-2-3-1, quale occasione migliore se non le amichevoli estive con delle squadre impegnative?

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