Un punto in queste due prime giornate di ritorno (come all’andata) e 0 goal fatti: questo è il misero bilancio dell’Inter ad inizio 2019 (coppa Italia esclusa). Numeri che, guardando anche ai risultati di dicembre (2 sole vittorie ed entrambe per 1-0) risultano inaccettabile per la società, decisa a porre fine alla solita crisi che colpisce i nerazzurri da 6 anni a questa parte. Per questo motivo ieri sera Spalletti e la dirigenza (presente anche Steven Zhang) si sono incontrati in un ristorante per mettere a punto le mosse di mercato nei prossimi 3 giorni.

Un lasso di tempo molto breve, che rende perplesso il più ottimista dei tifosi. La dirigenza era a conoscenza dei (soliti) problemi della squadra e dei mal di pancia di alcuni giocatori. Perché ha preferito rimandare tutto a giugno?

In questi ultimi tre giorni di mercato la dirigenza tenterà di trovare una soluzione ai casi Miranda, Perisic e Candreva, senza dimenticare gli acquisti a centrocampo.

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Miranda

Tutti i tifosi nerazzurri sono rimasti disgustati dalla tranquillità con cui Miranda è uscito dal campo nonostante la squadra fosse in svantaggio. Lo stesso di può dire per la dirigenza, che sembra intenzionata a porre fine in anticipo all’esperienza del brasiliano in maglia nerazzurra. Galatasaray e Roma al momento vanno considerate come piste abbandonate, così come l’ipotesi Cina; negli ultimi giorni si è proposto il Monaco, attualmente penultimo in Ligue 1 ed alla ricerca di un difensore d’esperienza per far fronte all’inadeguatezza del reparto difensivo.

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Per la dirigenza non vi sarebbe alcun problema nel lasciarlo partire, l’importante è trovare immediatamente un sostituto. E’ stato proposto Vida del Besiktas (già obiettivo ai tempi di Mancini), mentre Marotta ed Ausilio hanno chiesto informazioni al Parma per Bruno Alves; difficile che i ducali si privino di lui ora.

Perisic

Assai più problematica è la cessione dell’ala croata. L’Inter vuole assolutamente liberarsi dei giocatori scontenti per evitare che destabilizzino un ambiente già abbastanza critico ma per quanto riguarda Perisic verranno prese in considerazione soltanto offerte che comportino un trasferimento a titolo definitivo. L’amministratore delegato Marotta è stato chiaro: “Perisic? E’ difficile trattenere chi non vuole restare. Al momento attuale non è arrivata alcuna offerta concreta, non ci sono i presupposti per una cessione”. La proposta di uno scambio di prestiti con l’Arsenal, quindi, è da considerarsi scartata, a meno che non vi sia un arrivo anticipato a Milano di Rodrigo De Paul, per il quale vi è già stato un incontro con Pozzo. 

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Candreva

Lo sfogo della moglie del giocatore su Instagram ha spinto la società ad accelerare per la cessione dell’ex Lazio. Riprende quota, dopo qualche titubanza, l’ipotesi di un trasferimento in Cina; il Parma, una delle società interessate a lui, si è tirato fuori a causa dell’ingaggio elevato (1,3 milioni di euro netti).

Il Dalian Yifang potrebbe essere la sua prossima meta, con l’Inter che potrebbe approfittarne per chiudere per Carrasco prima che la concorrenza anticipi i nerazzurri. Servirà però una ricca offerta per convincere Candreva a trasferirsi in Oriente.

Spalletti sulla graticola

Non ci sono solo alcuni giocatori nerazzurri nel mirino della dirigenza. Anche Luciano Spalletti sembra vedere mettersi in forte dubbio la sua permanenza per la prossima stagione. Ieri abbiamo raccontato di un primo contatto tra Marotta ed Antonio Conte, segno che in società inizia a serpeggiare il malumore per le scelte ed i risultati del tecnico di Certaldo.

In effetti al di là della decisione di mettersi a specchio contro il Torino, giustificabile con le assenze, ciò che preoccupa è l’assenza di una identità di gioco della squadra, troppo spesso confusionaria, come se i giocatori avessero iniziato a giocare insieme da pochi mesi anziché da un anno e mezzo.

Nei prossimi 5 mesi, dunque, anche Spalletti sarà sotto stretta osservazione (impensabile un suo esonero prematuro, salvo disastri). L’impressione, però, è che ottenere il terzo posto e magari vincere la coppa Italia potrebbe non bastare per avere la conferma. Sarà determinante il modo in cui si arriverà al traguardo.

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