una porta per due

Il film, diventato un must della vigilia di Natale, è una poltrona per due. Metaforizzando si potrebbe benissimo dire che, in casa Inter se ne stia girando, in questa torrida estate, uno simile dal titolo: “Una porta per due”. Era dai tempi di Julio Cesar e Toldo che ciò non accadeva. La lunga dinastia di Samir Handanovic è stata caratterizzata da un unico “vero” titolare e da rincalzi a cui lasciar le briciole, (pagando qualche caro prezzo). Ora la musica sembra cambiata. C’è Onana che vuol giocarsi le sue carte. Ma su chi puntare?

Una porta per due: comanda Samir?

In una delle prime interviste stagionali, Simone Inzaghi ha provato a mettere ordine nella vicenda. Il tecnico piacentino ha designato come titolare il portiere sloveno, ammettendo però, che ad Onana verrà concesso più spazio rispetto ai suoi predecessori che han fatto il 12. Scelta giusta?

Sicuramente il fatto di relegare, così di botto, in panchina il capitano che in questi anni tormentati ha sempre fatto gli straordinari, andando, a volte, anche oltre, sarebbe scelta sbagliata. Il capitano, fresco di rinnovo annuale, merita i gradi di titolare attuale, ma ci sono delle situazioni che van tenute ben presente.

La prima è l’età. Per quanto questo fattore per i portieri tenda a contare relativamente, i 38 anni di Handanovic, sicuramente, lo porteranno a riposare un po’ di più rispetto al passato. La seconda situazione è relativa ai riflessi. Nelle ultime due stagioni Handanovic ha mostrato una carenza, anche giustificabile, dei riflessi rispetto ad un tempo. Alcuni gol presi ed alcune indecisioni mostrate hanno fatto scattare l’allarme in via della Liberazione e da qui si è arrivati ad André Onana.

Onana: il portiere mandato da Eto’o

Sicuramente André Onana si è presentato ad Appiano Gentile con un mandante di tutto rispetto che qualcosa ha lasciato nella storia nerazzurra: Samuel Eto’o. La garanzia fornita dall’ex numero 9 nerazzurro lascia tranquilli, alcune “papere” di Onana stesso un po’meno.

Nelle prime uscite stagionali, però, qualcosa di buono l ha fatta intravedere il numero 24. Specie la parata finale nella partita con il Lione ha strappato applausi e lasciato piacevolmente sorpresi dirigenti e staff tecnico nerazzurri. Merita fiducia?

Sicuramente il portiere camerunense è più titolare rispetto a chi ha ricoperto lo stesso ruolo l’anno scorso e, più in generale negli ultimi anni. Lo vedremo molto in campo e non sarà solamente relegato alla Coppa Italia. Soprattutto in campionato, Onana saprà dire la sua, per la Champions si vedrà. A suo favore giocano la giovane età e l’intraprendenza, oltrechè una notevole agilità mostrata tra i 3 legni. A volte non è, magari, bellissimo esteticamente, ma ad efficacia ha mostrato alcuni aspetti interessanti.

Cosa invece frena Onana? La giovane età potrebbe fargli soffrire la pressione di uno stadio esigente com’è San Siro nerazzurro. Potrebbe indurlo ad un peccato di gioventù e rallentarne la crescita. Non stiamo dicendo che sia scarso, anche perchè non giochi all’Ajax per caso, ma San Siro e la Serie A rappresentano ben altri palcoscenici rispetto alla Eredivise e all’Amsterdam Arena.

A San Siro è tornato un sano dualismo tra i pali. Inzaghi è tra i produttori di un film nerazzurro che potrà riscuotere successo: “Una porta per due”

Scrivere è bello. Farlo parlando della propria squadra del cuore credo sia la massima aspirazione per chiunque sogni di fare questa professione.