Alla fine le ultime 48 ore sono state realmente quelle decisive.

Dopo una telenovela durata mesi (già se ne era parlato insistentemente nelle ultime due sessioni di calciomercato), alla fine Arturo Vidal è sbarcato a Milano per diventare un giocatore dell’Inter.

Antonio Conte ha il suo giocatore più desiderato, quello che ha chiesto con più insistenza dopo il totem Lukaku.

Oggi Vidal sosterrà le visite mediche e poi passerà in sede per la firma del contratto che lo legherà alla squadra nerazzurra per le prossime due stagioni, con opzione per la terza.

Al Barcellona non è stato riconosciuto neppure un euro di indennizzo fisso, solo un variabile che si aggira sul milione, legato ai risultati.

VIDAL, ESPERIENZA, FORZA E DUTTILITA’

A 33 anni, Vidal appare ancora un giocatore integro ed in grado di fare la differenza per classe, grinta ed esperienza.

Peraltro il cileno conosce perfettamente il campionato italiano e Antonio Conte, avendolo avuto come allenatore nei primi 3 anni alla Juventus, in cui è stato il perno del centrocampo bianconero che lo vedeva schierato come mezzala nel 3-5-2.

Inquadrare Vidal in un ruolo specifico è comunque compito arduo se non impossibile, vista la duttilità e lo spirito con cui il guerriero cileno occupa il campo di gioco.

Dotato di ottima tecnica, è abile nei contrasti e nei recuperi palla, grazie ad una innata capacità di anticipo sulla giocata avversaria.

Oltre a questo ha un eccezionale tempismo di inserimento nelle giocate offensive che lo porta spesso in condizione di battere a rete. Basti pensare che nella sua seconda stagione juventina fu il capocannoniere assoluto della squadra con 15 gol, oltre ad aver servito 12 assist.

Probabilmente è il giocatore che più di tutti può essere individuato come prototipo del “tuttocampista” moderno, una vera icona del calciatore totale, come abbiamo potuto vedere lo scorso autunno al Camp Nou proprio contro l’Inter in Champions League quando, anche grazie alla sua entrata in campo nel secondo tempo, il Barcellona ribaltò l’iniziale vantaggio di Lautaro Martinez.

PEDINA FONDAMENTALE DEL NUOVO CENTROCAMPO NERAZZURRO

Ora, dopo aver passato due 3 anni al Bayern Monaco e 2 al Barcellona, Vidal torna in Italia per essere nuovamente protagonista in Serie A, questa volta con la maglia nerazzura.

Quello che Conte chiederà a Vidal sarà di mettere in campo il suo potere fisico e la sua carica agonistica, insieme a un discreto numero di reti da dare ad una squadra che da anni ne è povera a centrocampo.

Con l’ingresso del cileno qualcuno sarà di troppo nel pacchetto dei centrocampisti dell’Inter.

Borja Valero ha già raggiunto Firenze e, al netto di quello che sarà l’evolversi del mercato, anche Gagliardini e Vecino perderanno posti nelle gerarchie, non considerando il discorso Kantè, il cui ipotetico arrivo avrebbe come conseguenza praticamente certa la cessione di Brozovic.

LE VARIANTI TATTICHE CON VIDAL

Con le indicazioni della scorsa stagione, il terzetto di centrocampo dovrebbe prevedere Barella e Vidal ai lati di Brozovic oppure Kanté in caso di 3-5-2, o in alternativa un 3-4-1-2 con Vidal e Barella cerniere di centrocampo e Eriksen libero d’inventare sulla trequarti.

La palla adesso passa in mano ad Antonio Conte che, con l’arrivo di Vidal, ha finalmente la pedina che più di tutte mancava per completare un centrocampo di assoluto valore.

Intanto un caloroso benvenuto al guerriero cileno da parte di tutto il popolo nerazzurro!

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