L’Inter ha sempre avuto un rapporto controverso con le feste natalizie: molto spesso, negli ultimi anni, il periodo di calo è cominciato proprio a ridosso delle festività. Proprio per questo, dopo i recenti risultati che potevano far presagire la solita, lunga crisi invernale, tutti noi abbiamo tirato un sospiro di sollievo vedendo i nerazzurri battere l’Udinese sabato scorso a San Siro. Una sorta di vittoria scaccia-fantasmi. Se però la squadra è riuscita a reagire all’eliminazione in Champions, i problemi per l’Inter arrivano fuori dal campo: Wanda Nara, moglie e manager di Mauro Icardi, ha pensato bene di rilasciare alcune dichiarazioni che hanno avuto forte risonanza mediatica da parte di tutte le maggiori testate sportive e degli addetti ai lavori nella giornata di ieri. Le frasi sono note, e si riferiscono al capitolo rinnovo del numero 9 interista. E se quel “siamo lontanissimi dall’intesa” preoccupa il giusto i tifosi nerazzurri, perchè c’è il netto sentore che si possa giungere in ogni caso ad uno snodo nella trattativa, è stata un’altra la “rivelazione” che ha realmente scosso l’ambiente Inter. Wanda ha raccontato (ospite negli studi di “Tiki Taka”) di come la dirigenza interista abbia accettato l’offerta proveniente dalla Juventus di Higuain + 50 milioni per Icardi nello scorso mercato estivo. Ma quanto c’è di vero? E soprattutto, qual era il reale bisogno-obiettivo di un’esternazione del genere? Proviamo a ricostruire i fatti e ad analizzare le posizioni dei diretti interessati.
La posizione di Wanda
Venerdì notte, Wanda fa sapere su Twitter di essere impegnata nella lettura delle pagine del rinnovo. Tutti pensano al prolungamento di cui ormai si parla da mesi con l’Inter, ma nella giornata di domenica si viene a sapere che la showgirl argentina si riferiva invece alla partnership di Icardi con Nike. Casualità? Non proprio. Era un chiaro “mind game” rivolto alla dirigenza nerazzurra, soprattutto quando Wanda sottolinea che “il rapporto con Nike durava già da 6 anni ed è stato giustamente prolungato”. E guarda un po’, questa è proprio la sesta stagione di Icardi all’Inter. L’argentina ha deciso di rincarare la dose direttamente dalla sua poltrona in Mediaset con la rivelazione sopracitata, quasi a dimostrazione di quanto Icardi ami l’Inter e di come la società non stia ricambiando. L’offerta interista, infatti, sarebbe “solo” di 6 milioni netti all’anno. Il malumore, secondo noi, nasce dal confronto che Wanda (e magari lo stesso Icardi) fanno con gli ingaggi di altri calciatori. In primis, pensiamo a quando l’Inter non esitò ad offrire un lauto stipendio ai nuovi arrivati Joao Mario e Gabigol nell’estate 2016, ma anche a Kondogbia un anno prima. Se i nerazzurri non hanno avuto problemi economici con questi giocatori, perchè mostrano un certo “braccino corto” con il proprio capitano e con chi da 6 anni si rivela puntualmente il migliore per rendimento nella rosa nerazzurra? Inoltre, come la stessa Wanda ha ribadito, il fastidio deriva anche dal confronto con il connazionale Higuain, che al Milan prende 9,5 milioni contro gli attuali quasi 5 di Icardi. Sul campo, questa differenza, in effetti non si è vista. Per non parlare di Cristiano Ronaldo, che alla Juventus arriva a 30. Parliamo in effetti di giocatori simbolo delle due squadre rivali dell’Inter, che in effetti percepiscono molto di più di Icardi, e probabilmente la differenza di ingaggio è sproporzionata rispetto alle prestazioni sportive. Inoltre, Wanda in qualche modo rivendica una certa riconoscenza che l’Inter deve ad Icardi, per il fatto che il numero 9, in questi anni di scarsi risultati sportivi, ha sempre scelto di rimanere e legarsi ai colori nerazzurri.
La posizione dell’Inter
L’Inter, dal canto suo, non l’ha presa bene. Già in passato Piero Ausilio si era dimostrato insofferente verso l’insistenza delle richieste di Wanda, anche se pochi mesi fa ci aveva ironizzato su. Ieri era in programma la cena di Natale della squadra e della dirigenza (con ospiti illustri, fra cui Massimo Moratti), Wanda compresa (situazione quantomeno imbarazzante), e questa volta il direttore sportivo ha optato per una presa di posizione netta: il direttore sportivo ha parlato di “dichiarazioni folcloristiche, da cinepanettone”, ha invitato “l’agente di Icardi” in sede perchè è sempre disponibile al dialogo e ha risposto con una risata a chi gli chiedeva se avesse realmente accettato l’offerta estiva della Juventus. Inoltre, ha ribadito: “Icardi mai alla Juventus. L’offerta è stata presentata, non è stata ritenuta congrua, ma l’assoluta volontà è quella di proseguire nelle discussioni”. Gli ha fatto eco Beppe Marotta, confermando che la prima offerta dell’Inter per il rinnovo non è stata accettata, che c’è il desiderio di trovare un accordo e aggiungendo che “un po’ più di silenzio farebbe bene a tutti”. Messaggio inviato, e tutti conosciamo il destinatario.
La dirigenza quindi smentisce l’accordo estivo con la Juventus, che secondo Wanda sarebbe saltato solo “per volontà di Icardi”. Il tutto, quindi, si ridurrebbe a un’estremizzazione e a un tentativo della manager di stringere i tempi e dare una scossa alla trattativa. Appare normale, quindi, che in queste condizioni l’Inter si sia indispettita e irrigidita sulla propria posizione e sulla propria offerta, anche per le reiterate richieste di Wanda sulle modifiche al contratto di suo marito e soprattutto per le modalità con cui queste avvengono (a mezzo stampa o con messaggi subliminali sui social). Comprensibile che la società non possa e non voglia cedere, innanzitutto perchè si creerebbe un precedente pericoloso per il resto della rosa nerazzurra e poi perchè non può assolutamente permettersi una dimostrazione di debolezza simile. Per cui, la via è quella di continuare i dialoghi, consci dell’importanza che Icardi ricopre nella compagine interista, ma mantenendo forti le proprie condizioni.
La nostra posizione
Crediamo innanzitutto che Icardi meriti un riconoscimento per quanto sta dimostrando con l’Inter, specie alla luce delle recenti prestazioni in Champions League e del fatto che stia diventando sempre più un leader. Ci sembra comprensibile che il giocatore stesso voglia essere gratificato, anche per la fedeltà che ha dimostrato ai colori, così come non è un delitto ammettere che, come per tutti, la questione economica gioca un ruolo fondamentale. D’altra parte, però, ci sentiamo assolutamente in dovere di condannare nettamente uscite del genere a mezzo stampa-TV, che non fanno altro che agevolare chi vuole speculare sull’Inter e danneggiarla. Come detto, Wanda può avere le sue ragioni, può voler avanzare le proprie pretese, ma questo deve avvenire solo e soltanto “dietro le quinte”, in separata sede, in questo caso quella in Corso Vittorio Emanuele II. Non è assolutamente concepibile che in un salotto televisivo del lunedì sera si parli liberamente di questioni che devono rimanere dentro la società e che riguardano un giocatore e la sua dirigenza. Siamo sicuri che, se le modalità con cui le pretese vengono avanzate fossero state adeguate, magari si sarebbe già arrivati ad un accordo. Inoltre, il giocatore e sua moglie non devono dimenticare che le limitazioni per l’Inter ancora esistono, e che il Settlement Agreement (a proposito, Ausilio si è espresso a riguardo dicendo “meno male che finirà a breve, non ne potevo più”) terminerà solo a luglio. Da lì in poi, quindi, la dirigenza potrà essere più elastica nelle spese. Wanda dovrebbe avere imparato, ieri una volta di più, che queste uscite danneggiano anche suo marito, sia nel rapporto con la società che in quello con i tifosi, che ovviamente non hanno gradito. Ci auguriamo che, con l’arrivo di Marotta in società, certe cattive abitudini che da troppo tempo affliggono l’Inter possano essere spazzate via, e che si cominci ad affrontare determinati discorsi nelle sedi più opportune, proprio come lo stesso amministratore delegato ha auspicato. Perchè il progetto di un’Inter vincente non può che passare anche da queste accortezze. Fondamentali.