In occasione dell’uscita del suo libro per bambini “Campione in campo e nella vita”, Wanda Nara – la moglie di Mauro Icardi – ha rilasciato un’intervista al settimanale italiano “Gente”. “Siamo come una squadra di calcetto e in casa nostra c’è bisogno di una ferrea organizzazione”, ha spiegato, riferendosi alla sua numerosa famiglia composta da lei, suo marito e cinque bambini, tre maschietti nati dal precedente matrimonio con Maxi Lopez e due femminucce che sono figlie dell’interista.
IL LIBRO – Lo aveva detto nel giorno della presentazione, il suo libro è nato per avvicinare i ragazzi alle regole, alla passione, ai valori che fanno parte del mondo del calcio: “Ho pensato di scrivere un libro che non trovavo in libreria. I miei figli usano l’iPhone e guardano la Tv. Non credo ci sia nulla di male perché con i cartoni animati hanno imparato l’italiano. Penso servisse un libro illustrato che li avvicinasse a quello che il calcio ha di buono e che serve sapere anche nella vita. Quando accompagno i miei bambini a calcio mi accorgo che tanti altri bambini dicono parole di odio nei confronti dei loro avversari. Ai miei figli ho spiegato che gli avversari bisogna guardarli con lealtà, il calcio è un gioco e serve per divertirsi”.
L’INTERVISTA CHE IN ESTATE WANDA A RILASCIATO A GENTE VERSIONE ARGENTINA
AMORE FRATERNO – Si riferisce sempre ai suoi bambini quando racconta: “Costantino e Benedicto in un certo periodo litigavano spesso e allora li ho obbligati a fare tutto insieme: mangiare, fare i compiti, giocare e persino dormire. Alla fine hanno imparato a rispettarsi. Valentino, il mio primogenito, si disperava per ogni sconfitta e gli ho insegnato che conta dare il massimo, poi le delusioni appartengono alla vita. La mattina si fa colazione tutti insieme, sempre alla stessa con cose fatte in case e non con merendine. Mi piace cucinare, so fare bene la pizza e la carne al forno argentina che a Mauro piace molto”.
PASSIONE CALCIO – “Da piccola io e mia sorella Zaira andavano a giocare a calcio e anche mia madre e mia nonna praticavano questo sport. La prima casa che abbiamo avuto a Milano era una villa che cadeva a pezzi, proprio bruttina. Ma rimane nel nostro cuore perché aveva un campetto da calcio coperto nel giardino e si poteva giocare sempre, anche in inverno”.
PROGETTI FAMILIARI – “Mi piacerebbe molto avere un sesto figlio, ma Maurito dice che siamo già una banda. In effetti, il tempo per stare noi due soli è davvero poco. Quest’estate avevamo organizzato un viaggio romantico e avremmo affidato i bambini a mia madre. All’ultimo però lui ha cambiato idea, mi ha detto che non poteva lasciarli e li abbiamo portati con noi”.
(Fonte: Gente)