Ma chi ti da la certezza che il cambio panchina possa suscitare una svolta? Storicamente, proprio nell'inter, nell'era moratti il cambio è sempre stato sinonimo di regressione. Questa è una squadra che ha forti limiti caratteriali lo volete capire? È dall'inizio del campionato che tutti compresi i bookmaker la danno per favorita, dopo la juve. Questo peso non riescono a scrollarselo di dosso. Altrimenti non si spiega i 6 stop elementari di palla sbagliati nei primi 10 minuti contro il real. Conte non riesce più a gestire mentalmente questa pressione nello spogliatoio. Perchè quando lui parla di alzare l'asticella, alzare il livello non fa altro che colpirli dentro nel loro lato debole. Una squadra, come diceva in telecronaca Adani, formata da giocatori che hanno nel palmareis zero titoli di champions, ha giocato contro una squadra, che seppur priva di elementi importanti, portava in dotazione 28 titoli champions. La mentalità non si costruisce a tavolino o dietro ad una tastiera. Le potenzialità ci sono, altrimenti la reazione avuta dopo due schiaffi presi dal Torino non ci sarebbe mai stata. È una questione mentale, un male endemico che attanaglia questa squadra da un decennio. Sembrava che la cosa potesse svoltare con l'arrivo di conte e la strada era quella buona, non si raggiunge una finale europea per caso e non si arriva seconda in campionato per fortuna. Ora il dilemma è capire: credere che quel sentiero tracciato un anno fa possa di nuovo risorgere o svoltiamo al primo incrocio oer riprendere daccapo un altro cammino. Io sono (ancora) fermo sulla prima ipotesi. Voi invece che auspicate il "ricominciare da capo " non venitemi però a raccontare che quella è la svolta giusta.
