È un rigore furbo, che fa molto rumore per due motivi: è uno dei rigorini-ini-ini dato da contattini che da regolamento ci possono anche stare, ma che vanno a rovinare la partita - specie se dati all'inizio - perché poi tu arbitro ti devi dimostrare coerente, quindi spezzettare continuamente il gioco per ogni piccolo contatto. Cosa che Abisso non solo non ha fatto (anzi, il suo metro arbitrale non si è mica capito, alla fine le uniche decisioni disciplinari giuste sono stati i due gialli a Saelemaekers), ma ha anzi valutato la stessa fattispecie in maniera opposta e qui sono dolori. E poi perché il Milan ha già ricevuto ben 12 rigori in 18 partite, quindi è normale che adesso i loro penalty finiscano mediaticamente (ed è ancora poco ciò che si legge sui giornali/sente in TV, piuttosto siamo noi tifosi a lamentarcene) sotto la lente d'ingrandimento più di altri.
I due rigori di ieri sono diversi nella dinamica, ma non nella fattispecie, rispetto a quelli polemici di Ronaldo contro il Genoa e Lautaro contro il Bologna dello scorso anno, in quei due casi furono rigori cercatissimi dovuti al fatto che, pur non intervenendo direttamente sull'avversario, Sanabria coi gobbi e Orsolini con noi lasciarono lì la gamba e i due attaccanti ci finirono volutamente addosso. Anche quello di Belotti con Brahim Diaz rientra in questa fattispecie. Quello che bisogna fare in questi casi lo fece bene Chabot contro di noi in Sampdoria-Inter della scorsa stagione: tolse la gamba, Sánchez la cercò senza successo per prendersi il rigore, cadde da solo come un somaro e fu giustamente ammonito (espulso perché era il secondo giallo) per simulazione.
Tutte tipologie di fallo che personalmente non darei mai, non darei neanche simulazione, semplicemente lascerei correre.
Il fallo pro bilanello contro il toro non è mai rigore.
Diaz prima di avere lo scontro si disinteressa del possesso del pallone e prima che arriva lo scontro la sua gamba va a cercare quella larga dell'avversario.
Al var, siamo sulla falsariga del rigore contro Ambrogio con la Fiorentina.
L'arbitro si è inventato non solo il rigore, ma anche una realtà non esistente.
Andando al var non esistono problema che c'erano giocatori in mezzo, velocità dell'azione, possibilità di fraintendimenti.
Ha deciso su una situazione non avvenuta.