La Superlega europea [De profundis Edition]

Sei favorevole alla creazione di una Superlega europea?

  • Sì, è il futuro del calcio europeo di vertice

    Voti: 65 19,4%
  • Sì, non c'era altra possibilità per ripianare i debiti generali

    Voti: 52 15,5%
  • No, il calcio europeo ha una sua storia slegata dagli affari

    Voti: 159 47,5%
  • No, il calcio deve rimanere immutato così com'è

    Voti: 59 17,6%

  • Votanti
    335
Giancarlo Abete, nel corso della sua lunga carriera, ha ricoperto diversi e importanti ruoli nell’ambito della politica del calcio. Raggiunto da TMW, commenta la novità di giornata.
La Superlega le piace?

“Assolutamente no. Ma aggiungo che non penso che alla fine arriverà a compimento. Se ne parla da tanto tempo, ora c’è stata questa sorta di ufficializzazione. Credo che dietro un’accelerazione di questo tipo si nasconda una situazione di grande complessità sul versante dei conti economici di molte società di prima fascia. Probabilmente si sono rese conte che anche la modifica della Champions non avrebbe potuto portare gli introiti che ritengono necessari e che soprattutto risultano tali visto l’impatto economico della pandemia”.


È emblematico, da questo punto di vista, che i club tedeschi si siano tirati fuori.

“È un segnale che dà conferme in questo senso. In Germania c’è la logica dell’equilibrio di bilancio e non ci sono situazioni in cui si chiude con esposizioni debitorie molto elevate. Senza entrare nel merito dei bilanci dei club italiani, basti pensare a tutto il dibattito sulle difficoltà economiche del Barcellona che ha circondato le ultime elezioni in casa dei catalani. Il fatto che i club tedeschi non partecipino alla Superlega testimonia le situazioni di difficoltà delle società che partecipano. Parliamo di una competizione che nasce con società di solo tre Paesi, e quindi molto più debole senza l’adesione dei tedeschi. Questa accelerazione è stata ritenuta necessaria, ma una comunicazione di questo tipo risente dell’assenza di grandi Paesi come Germania e Francia, nonché dei grandi club che li rappresentano”.

Mi sembra di capire che lei condivida la tesi di chi vede una guerra di potere, più che una reale intenzione di far nascere la Superlega.

“Vedo una sfida, rispetto alla quale mi sembra che FIFA, UEFA e le Federcalcio abbiano manifestato la loro posizione con chiarezza. Ma dall’altro lato vedo una posizione di grande difficoltà sul versante degli equilibri economici e prospettici dei grandi club. Io spero che non accada, e la mia posizione di politica sportiva arriva dopo un’attività pluridecennale: non posso che essere contrario. Detto questo, non bisogna essere tifosi: tutti vogliamo che prevalga il merito sportivo, che ci sia l’equilibrio tra il rispetto del bacino d’utenza e la capacità dei piccoli club di fare miracoli. Però bisogna cercare di interpretare quello che accade, senza essere faziosi. E in questo annuncio ci vedo una manifestazione di difficoltà e di debolezza”.
 
Ma scusami ma io non capisco c e il diritto nel libero mercato. Ma a te se tim ti fa pagare 40 euro di bolletta telefonica non chiami un altro operatorw per sentire che offerta ti da. Ma prrche un club non puo farlo??? Non ti piace non la segui stop. Finisce li. Ma fare del moralismo..ora e di quanto piu ipocrita possibile. La uefa poi...che ci ha sabotato per anni
Queste stesse società fino a due giorni fa con la UEFA stavano concordando il nuovo format della Champions...una cosa vergognosa...stai difendendo delle società che pensano solo hai soldi e se ne fottono del risultato sportivo...tu che sei esperto come mai la superlega che ha 15 fondatori ad oggi ha dodici squadre?...già tre hanno deciso di lasciare il gruppo?...la superlega nn ha speranze di partire...
 
È vero che la UEFA avrebbe dovuto fare molto di più per salvaguardare la sostenibilità delle squadre che hanno tradizionalmente fatto la storia delle proprie competizioni, ma sto colpo di mano di un pugno di nobili a me non piace proprio.
Una cosa era portarsi dietro in massa le squadre che giocano in media le coppe europee, distribuendo ricavi senza che la UEFA ci mangiasse sopra, ma sta roba elitaria di 12 o 15 squadre che si fanno una cosa loro è proprio brutta brutta.
È vero che tifosi di squadre tipo Napoli o Leicester possono solo sognare di vincere una Champions quando vi partecipano. Ma almeno il sogno dai.
Non è una roba bella sportivamente parlando e me ne dispiace parecchio.
A livello ideologico è una pessima idea, poi capisco i soldi, le imprese, l'economia e tutta sta roba qui, però dai...
Ad essere sinceri il 25% delle partecipanti sarebbe variabile. Quindi Napoli e Leicester potrebbero comunque sognare
 
Ma guarda la proposta della uefa, una cosa oscena e che partirebbe solo nel 2024, e in questi tre anni post pandemia alcuni club, tipo noi, come andrebbero avanti senza mezzo aiuto?

A me fa ridere giusto che si addita a questi 12 club come traditori (e per molti probabilmente è vero), ma prendi noi, senza ricavi certi, che coprirebbero i danni post-covid, quanti sacrifici dovremmo fare? E dopo anni passati con medel mvila r Gargano vari, coppe europee con rose ristrette solo per rispettare le loro regole, sa tanto di presa per il culo

Un conto siamo noi, perchè la Uefa negli ultimi 10 anni ci ha messo non poco i bastoni tra le ruote prima di farci tornare a competere per certi livelli.

Ma squadre come Barcellona, il Real, la Rube ecc. ecc. che negli ultimi 10 anni hanno visto la strada spianata proprio grazie alle agevolazioni avute dall'Uefa di cosa dovrebbero lamentarsi esattamente con l'Uefa? Se hanno fatto il passo più lungo delle loro gambe è stato anche per incompetenza dei loro dirigenti.

Noi abbiamo sbagliato all'epoca a sperperare con Moratti e l'abbiamo pagata cara e amara. Altre squadre che dovrebbero pagarla anche più di noi invece la faranno franca e minacciano la Uefa dopo che quest'ultima ha fatto di tutto per avvantaggiare proprio quei club che vogliono la scissione.

poi è normale che Zhang del nostro passato e della nostra storia non sa un *****, e se vede un'occasione di profitto ci si butta a capofitto mischiandosi con le peggio merde d'Europa.
 
Alto