Sommer sfioricchia la palla". L'incredibile colloquio tra VAR e Aureliano che segna la morte del regolamento
"Non lo prende il pallone, lui, Sommer?", chiede l'arbitro. "Praticamente no - gli rispondono dal VAR -, cioè, lo sfioricchia". A questo punto gli appassionati di calcio possono darsi al ballo liscio
PAOLO ZILIANI
6 FEB 2024
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“Buongiorno brigadiere; come vede, si lavicchia”, dice Totò al brigadiere baffuto impegnato in un’ispezione di controllo sul terrazzo condominiale ne “I soliti ignoti”. Per nascondere al maresciallo la cassaforte su cui la banda era intenta a trafficare, Totò e i suoi compari si sono messi a stendere panni e lenzuola freschi di bucato per coprirne al brigadiere la vista. “Come vede, si lavicchia”, dice appunto Totò per confondere le acque. Ebbene, a 66 anni di distanza dal leggendario film di Monicelli - correva l’anno 1958 -, la notizia è che l’Italia ha trovato il nuovo Totò. Sapete di chi si tratta? Si tratta della CAN, Commissione Arbitri Nazionale, che ieri nel corso del programma “Open VAR” trasmesso da DAZN, la piattaforma che è allo stesso tempo sponsor della Juventus e detentrice dei diritti televisivi della Serie A, nel disperato intento di convincere i telespettatori che il rigore fischiato contro l’Inter, in Fiorentina-Inter 0-1, per il contatto tra il portiere Sommer e l’attaccante Nzola era un rigore giusto, ha coniato un nuovo neologismo: “Sfioricchia”. Secondo l’addetto VAR Marini, che dopo ripetuti consulti con l’AVAR Doveri convince l’arbitro Aureliano ad andare a rivedere l’azione per concedere il rigore alla Fiorentina, il rigore va appunto concesso perchè Sommer la palla “la sfioricchia” (dal verbo “sfiorare” - storpiato in “sfioricchiare” - che secondo Treccani significa “toccare appena, rasentare”) e contestualmente colpisce col pugno il volto di Nzola.
