L'inter e il primo storico scudetto

DavidInter

Capitano
  Bannato
L'inter e il primo storico scudetto

Come sapete spesso i rubentini, gelosi delle nostre vittorie pulite, fanno di tutto pur di screditarle. Maestri nel mistifacare la realtà e nel revisionismo storico, per molto tempo mi hanno fatto credere che la vittoria del nostro primo scudetto fosse "sporca"

all'epoca nel campionato 1909-1910 l'inter arrivò prima a pari punti con la pro vercelli e fu necessario uno spareggio per decretare la squadra vincitrice. La famosa versione dei rubentini, che oggi ho scoperto che si tratta di un enorme falso storico, è che l'inter rifiutò appositamente le date proposte dalla federazione per la finale per fare in modo che scattasse la leva obbligatoria e che quindi la prima squadra fosse chiamata alle armi. in questo modo l'inter avrebbe vinto contro i bambini di 11 anni della pro vercelli, gli unici a non essere chiamati nell'esercito.

Questa versione l'avevo sempre trovata strana, visto che a quei tempi la leva era obbligatoria e non solo i giocatori della pro vercelli ma anche quelli dell'inter avrebbero dovuto rispondere alla chiamata alle armi! tuttavia non mi sono mai informato di una vicenda tanto vecchia e oggi è uscito un articolo che parla proprio di questo.
dal titolo pensavo fosse l'ennesimo attacco della stampa ma invece spiega chiaramente come sono andati i fatti:

L'anno seguente il dissidio interno alla Federazione venne ricomposto e il successivo campionato venne nuovamente aperto anche agli stranieri. Era un campionato, quello del 1909-10, che prevedeva alcune novità interessanti. Innanzitutto per la prima volta venne sperimentata la formula a girone unico con la partecipazione di otto squadre di Piemonte, Liguria e Lombardia. Non solo. Nell'estate del 1909 le società avevano sottoscritto il nuovo regolamento organico con il quale la Federazione normava compiutamente il gioco del calcio in Italia, dando per la prima volta centralità assoluta al campionato rispetto a tutti gli altri tornei che si disputavano nell'arco della stagione. Occorrerà tenerne a mente, per capire compiutamente ciò che accadrà in seguito.

Grande favorita per la vittoria finale era la Pro Vercelli, campione d'Italia in carica, ma ben presto durante il torneo si mise in luce la neonata squadra dell'Internazionale che, domenica dopo domenica, riuscì a tener testa alle Bianche Casacche vercellesi concludendo il campionato a pari merito al primo posto in classifica. Fu necessario quindi procedere ad uno spareggio, ma nessuno poteva immaginare quel che sarebbe accaduto. La Federazione propose alle due società tre date: 17 e 24 aprile e 1°maggio, non oltre perché il 15 maggio avrebbe debuttato la Nazionale e quindi più in là non si poteva andare. Tre date parevano un ventaglio di scelta sufficiente, ma così non fu poiché, come bene ricostruisce Luca Rolandi nel suo libro, le due società non trovarono l'accordo. L'Internazionale rifiutò la data del 1°maggio in quanto per quei giorni avrebbe dovuto rinunciare a Zoller e Fossati per impegni di lavoro; la Pro Vercelli, viceversa, aveva chiesto di evitare le due date di aprile poichè per il 17 alcuni giocatori erano già impegnati in un torneo scolastico, anche se il preside dell'Istituto Tecnico di Vercelli mai autorizzò i suoi studenti a parteciparvi, ma tant'è, mentre per il 24 alcuni tra i più forti giocatori della Pro – Fresia, Innocenti e Milano II – erano impegnati nella squadra del 53° Fanteria in un torneo militare organizzato dal quotidiano “Il Secolo”. A quel punto, non avendo le due società trovato l'accordo, fu la Federazione nella persona del presidente Bosisio a decidere, e decise per il 24 aprile, accordando di non giocare il 17 ai vercellesi e il 1°maggio ai milanesi. Tutto bene? Neanche a parlarne.

La Pro Vercelli per bocca del suo presidente, l'avvocato Bozino, protestò pesantemente e alla vigilia dell'incontro diramò un comunicato che non lasciava spazio ad interpretazioni: "A evitare giusti reclami del pubblico che intendesse presenziare a Vercelli alla partita di finale, avvertiamo che nessun giocatore della prima squadra della Pro Vercelli prenderà parte alla gara".

Insomma, Bozino aveva scelto la linea dura e il 24 aprile andò in scena quella che sarebbe passata alla storia come la “deplorevole burla”: i vercellesi mantennero la promessa e schierarono la quarta squadra, quella composta da ragazzini di 11 anni! Leggenda e storia vogliono che al momento dell'incontro in mezzo al campo, il capitano delle Bianche Casacche, il giovanissimo Alessandro Rampini, consegnasse al capitano nerazzuro Fossati (foto La Stampa Sportiva) una piccola lavagna e dei gessi dicendo: "Sarà utile per segnare quante reti farete, così non si perderà il conto". In effetti non si sa se quella lavagna sia mai stata consegnata, ma le reti segnate dai milanesi furono davvero parecchie, ben 10 contro le 3 messe a segno dai ragazzini vercellesi.

Così, tra polemiche, insulti e scherni, l'Internazionale vinceva il suo primo campionato italiano di calcio. Ovviamente le polemiche non si placarono, anche l'Internazionale protestò accusando pesantemente il comportamento della Pro Vercelli, mentre la Federazione punì severamente la squadra piemontese squalificandola a tutto il 31 dicembre 1910 ed impedendo ai suoi giocatori di partecipare alla prima, storica, partita dell'Italia, in programma il 15 maggio.

Tanti nel corso del tempo hanno raccontato questo episodio e lo hanno commentato, però in pochi si sono soffermati su un aspetto che invece, a parere di chi scrive, è decisivo per valutare la bontà della decisione della Federazione: il presidente federale Bosisio, infatti, nel deliberare la data del 24 aprile sottolineava un punto formale innegabile. Egli infatti ribadiva come il campionato avesse la precedenza su qualsiasi altra manifestazione, quindi anche rispetto al torneo militare e questo in forza di un regolamento che le società avevano sottoscritto nell'estate precedente. Quell'epilogo turbolento segnava un punto di non ritorno nella storia del nostro calcio e da quel momento in poi il campionato sarebbe diventato il protagonista principale dell'attività calcistica italiana.

(Alessandro Bassi è anche su
http://storiedifootballperduto.blogspot.it/)



Insomma, anche questa bufala è stata sfatata. l'inter non ebbe alcuna colpa nella vicenda(entrambe le squadre salvaguardavano i propri interessi, e un impegno lavorativo mi sembra più importante di un evento scolastico e di un torneo militare)
 
i gobbi non sono nuovi ai falsi storici. parlando del 1922, anno in cui l'inter arrivò ultima nel proprio girone, loro dicono che il compromesso colombo ci salvò dalla b, quando i playout c'erano stati pure l'anno prima e a causa del compromesso colombo l'inter dovette giocare 2 partite in più per salvarsi! ( il compromesso aggiunse un turno di playout in più!)
 
ho fatto ulteriori ricerche e ho scoperto che nella prima data del 17 aprile (rifiutata dalla pro vercelli) nessun giocatore della squadra prese parte a quell'evento scolastico e che in realtà fosse tutto una scusa per far riposare i giocatori e guadagnare tempo per il rientro di un paio di titolari che erano infortunati

Da wikipedia:
La Federcalcio propose in prima battuta il giorno 17 aprile, ma la Pro Vercelli si oppose, in quanto in tale data vari giocatori vercellesi erano occupati in una competizione studentesca organizzata dal giornale milanese Il Secolo, anche se poi nessun calciatore piemontese scese in campo. La Pro Vercelli si giustificò per la mancata partecipazione dei propri giocatori al torneo studentesco sostenendo che fu il preside dell'Istituto Tecnico di Vercelli a osteggiare la loro partecipazione alla manifestazione giovanile in assenza di una speciale autorizzazione dei genitori. La seconda opzione proposta dalla FIGC fu allora il 24 aprile, quando era però in programma un torneo tra squadre militari indetto anch'esso da "Il Secolo", a cui la Pro Vercelli doveva fornire 3 giocatori: Fresia, Felice Milano e Innocenti. Il presidente dei piemontesi Luigi Bozino richiese allora lo spostamento della gara al 1º maggio, ricevendo assicurazioni verbali in tal senso dal presidente della Federazione Luigi Bosisio, il quale, tuttavia, non aveva sentito il parere in merito del Consiglio federale. L'Internazionale, però, oppose il suo rifiuto alla nuova posticipazione dell'incontro: i nerazzurri, infatti, fecero presente che dal 1º maggio dovevano disputare una tournée calcistica in Toscana ed Emilia, e che due dei suoi calciatori, Zoller e Fossati, avrebbero avuto degli impedimenti lavorativi. Tenendo conto del fatto che l'ennesimo spostamento della data della finale in favore dei vercellesi avrebbe causato problemi alla compagine interista, e sospettando che il precedente rinvio fosse stato chiesto dalla Pro solo per consentire ai propri elementi un maggior riposo e per recuperare alcuni atleti acciaccati, il Consiglio federale decise di confermare definitivamente la gara per il 24 aprile e programmò per il 1º maggio l'eventuale ripetizione da giocare in caso di pareggio.


ad essere antisportiva fu solo la pro vercelli che mise in campo i ragazzini per farci giocare nell'unica data ove 2 dei nostri miglior giocatori ( tra cui il capitano Fossati) avevano impegni lavorativi. infatti la pro vercelli fu multata dalla Federazione per quel gesto( e i giocatori della prima squadra non poterono per un anno giocare in nazionale se non sbaglio)
 
Beh, basta dire che loro fanno revisionismo su fatti avvenuti 10 anni fa che tutti ricordiamo bene.
Figuriamoci se non lo fanno lee qualcosa avvenuta più di un secolo fa
 
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