Affermazioni sulle quali non si può non concordare in linea di massima. Con una piccola annotazione, secondo il mio parere.
Sulla deriva "antimeritocratica" che ci portiamo dietro da un pò di anni ormai non ci dovrebbero essere più dubbi, ma mi sento di dire che fortunatamente il livello degli attori Usa è ancora abbastanza dignitoso, soprattutto se paragonato a quello italiano, invaso da attori cani provenienti dal grande fratello e da caratteristi più o meno improbabili provenienti da Zelig.
Voglio dire che Brad Pitt confronto a Raul Bova sembra Gassman.
Ma anche il cinema francese, per esempio le commedie, gli attori sono attori, e non surrogati messi lì chissà da chi.
Credo che in altre realtà la "gavetta" sia ancora tale, nonostante tutto. Io trovo che altrove ci sia una professionalità che da noi sta scomparendo in favore di chissà quali patrocini ed intercessioni. E a tutti i livelli, basti guardare l'abisso che c'è a volte nelle sceneggiature e nei dialoghi coi colleghi oltreoceano.
PS: ho rivisto "I ponti di Madison County" giusto l'altra settimana. Credo fosse la quarta o la quinta volta (del resto è passato qualche annetto) che lo vedevo, e regge ancora benissimo. Prove attoriali maiuscole.