Andrea Abodi, il ministro dello Sport, ribatte a "Radio Anch'io Sport" su Rai Radio 1 punto su punto alla notizia degli ultimi giorni che riguarda la probabile creazione, da parte del Governo, di un'agenzia per il controllo dei bilanci e dei conti delle società professionistiche di calcio e basket. "La Covisoc non è affidabile? Intanto diciamo che abbiamo sempre margini di miglioramento, poi la bozza non è solo su questo tema, ma è una bozza di decreto che contiene tanti altri articoli. È il primo decreto dopo 20 anni dedicato solo allo sport, ha carattere d'urgenza. Sul tema ho visto tanta agitazione e anche alcune inesattezze relativamente all'attentato all'autonomia. Per certi versi avrei voluto lo stesso fermento quando sono stati stralciati debiti fiscali di club professionistici di A, B e C di oltre 100 milioni solo nell'ultimo anno e mezzo-due... Evidentemente i controlli non hanno consentito di fermare alcune realtà o di allertare alcune situazioni critiche. Peraltro è una bozza che è soggetta, come ho detto al presidente Gravina quando ci siamo incontrati venerdì, a ulteriori contributi e la giornata odierna mi auguro sia propizia. È stata fatta uscire questa bozza indebitamente, anche in maniera non corretta, si è data una lettura non definitiva a un testo che non è definitivo. A volte basta un po' di buon senso, di tranquillità. Mi domando perché tanta agitazione: stiamo parlando solo dei controlli finanziari che devono essere fatti bene e possibilmente anche in modo indipendente e terzo. Nulla viene toccato per quanto riguarda l’attribuzione delle licenze ai prossimi campionati o nelle decisioni di chi si potrà iscrivere che rimarranno in capo alla Federazione".
malagò
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Rispondendo a Malagò ha invece detto: “Il documento lo ha avuto da Gravina venerdì, il suo linguaggio poi non è stato così formale tenendo conto delle circostanze, non dobbiamo dimenticare che siamo tutti al servizio dell’interesse generale e il presidente sa che quando furono stralciati i cento milioni di fiscalità è stato stracciato l’interesse generale e dello sport perché i 100 milioni sarebbero tornati proprio allo sport grazie alla riforma elaborata a suo tempo dal sottosegretario Giorgetti. Questo ha portato non la politica, ma le istituzioni a porsi il problema di un organo terzo, indipendente, autorevole. Non perché Covisoc non lo sia, ma perché non è terzo, è dentro il perimetro federale".
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La nuova agenzia potrebbe costare due milioni e mezzo l'anno, tutti a carico dei club: "Anche questo è un tema di cui stiamo parlando. Nell'ambito di un mondo che ha un turnover finanziario di diversi miliardi, due milioni e mezzo sarebbero un investimento in sicurezza e in terzietà di cui hanno bisogno soprattutto quei club che pagano regolarmente e che chiedono che le stesse regole vengano rispettate da tutti, anche per garantire l'equa competizione". Per quanto concerne le modifiche, continua Abodi, "il testo è soggetto a ulteriori verifiche, ma non può essere stravolto, sarà integrato e arricchito di contenuti. La decisione vorrei che si prendesse perché ritengo sia indispensabile, ne ha bisogno il nostro sistema e ce lo chiede anche l'opinione pubblica".