SVOLTE CLAMOROSE IN SOCIETA’ – “Il punto di partenza è che Marotta entro giugno vorrebbe dare una direzione unica (la sua) alla parte sportiva della società, senza le iniziative in ordine sparso che nell’estate 2018 hanno portato, su 7 grossi ingaggi con modalità diverse (acquisto del cartellino, svincolati, prestiti), a 2 soli risultati davvero positivi, Politano e De Vrij e a un caso come Nainggolan, situazione che di solito Marotta risolve con un accompagnamento alla porta (ma Vidal aveva offerte). Traduzione: non ci stupiremmo che nei prossimi mesi lasciassero l’Inter Gardini e Ausilio, con un deciso ridimensionamento di Zanetti. In questo caso in nerazzurro potrebbe fare ritorno Lele Oriali, fra l’altro amico sia di Conte sia di Mourinho, come dirigente più vicino alla squadra, ma non sappiamo se a 67 anni a Oriali convenga lasciare un buon ambiente come quello azzurro, dove si può lavorare tranquilli (fino al Mondiale, quando se non lo vinci ti tirano le pietre). Di certo arriverà un dirigente relativamente giovane e non ancora troppo compromesso con il ‘sistema’: l’identikit che ci hanno tracciato corrisponde a quello di Riccardo Pecini, da qualche mese direttore generale dell’Empoli dopo una carriera interessante, in gran parte centrata sullo scouting, che lo ha visto alla Florentia, al Tottenham, alla Sampdoria (dove ha portato Skriniar, Schick e Icardi), al Milan e al Monaco”.