A mio avviso l'unico sistema è fare in modo che qualcuno dei nostri venga eletto in Lega dove possa far sentire la sua e la nostra voce, altrimenti lì per lì si scatena il finimondo e dopo due giorni è già finito tutto.
Almeno, una volta esisteva la "sudditanza psicologica" nei confronti delle grandi squadre, adesso è normale che abbiamo l'arbitro contro anche quando giochiamo in casa contro il Chievo o il Frosinone.
A me non piace molto parlare di arbitri, non faccio mai caso a chi è stato designato per la nostra partita e men che meno ricordo se già ci ha arbitrato o no, perché prima di Tangentopoli ero assolutamente sicuro che ci fosse un piano preciso dietro a certi accadimenti, oggi penso solo che si tratti di clamorosa incompetenza - tranne, naturalmente, quando c'è di mezzo la goBBa.
Il problema è la "crisi di vocazioni", la base degli arbitri è scarsa sia come qualità che come quantità, per cui per poter avere un numero sufficiente di direttori di gara si promuovono anche quelli che non meritano, oltre ai soliti raccomandati. L'introduzione del VAR copre in gran parte le cantonate degli arbitri scarsi, che però sempre scarsi sono e quindi alla fine i nodi vengono al pettine. Un arbitro decente si trova sempre a pochi metri dallo svolgimento dell'azione ed ha bisogno del VAR solo in casi eccezionali, se invece ci ricorre 4-5 volte a partita significa che non è all'altezza, punto. Purtroppo gli arbitri decenti sono pochi e quei pochi sono armati di sconfinata presunzione, che li porta a prendere solenni cantonate - quindi gira come ti gira, sempre male siamo messi.