Beppe Marotta

Io quello che chiederei alla stagione in corso sarebbe la qualificazione in Champions con magari una discreta Europa League...sarebbe un ulteriore passo in avanti rispetto agli anni passati.
Vorrei se possibile vedere l'Inter stabilmente in Champions, primo passo per farla ritornare tra le grandi...poi secondo me è più facile che si vinca qualcosa in Europa che in Italia...
Certo. Ma capiamoci bene: io non voglio mandare via Spalletti adesso e senza una buona campagna acquisti manco a giugno.
 
É secondo la vostra showgirl, con appresso maritino, che noi lotteremo per la B senza Icardi, tranquilli che se va alla juve potrete sempre tifarlo e seguirlo li. ?

Voi pensate noi si sia fanboy di Icardi...caschi male almeno nel mio caso, io non parteggio lui e ritengo ridicolo pensare di dover prendere le parti sue o di Marotta visto che ritengo stiano tutti recitando una gran commedia. Parteggio per l'Inter intesa non come società ma come popolo, l'unica danneggiata da tutti i protagonisti della surreale vicenda.
 
Nainggolan, Icardi, Perisic, Paratici e arbitri: Marotta, 80 giorni di fuoco. E intanto Ausilio prolunga fino al 2021


Ottanta giorni per imprimere subito la propria impronta. Ottanta giorni fatti di eliminazioni amare, casi, torti arbitrali e "resurrezioni". Per Beppe Marotta, non l'inizio più facile che si potrebbe sperare per una nuova avventura. Ma sicuramente la sua mano è già ben visibile nella gestione dell'Inter, come conferma il Corriere dello Sport: "Il primo segnale in questo senso è la sospensione di Nainggolan, per un ritardo in allenamento, già recidivo, e colpevole di una serie di comportamenti e atteggiamenti sbagliati - ricorda il quotidiano romano -. La decisione viene immediatamente resa pubblica, allo scopo di mettere in maniera ancora più netta il giocatore davanti alle proprie responsabilità, ma soprattutto per lanciare un segnale. Stessa linea con Icardi, a cui viene cancellato un aereo e rientra in ritardo dalle vacanze. La multa conseguente diventerà uno dei motivi della rottura. Non vengono nascosti nemmeno i propositi di addio di Perisic, costretto però a restare perché l’Arsenal non soddisfa le richieste nerazzurre. La linea è che situazioni estreme richiedono decisioni estreme, come la fascia tolta a Icardi, entrato in rotta di collisione con lo spogliatoio anche per le esternazioni in tv della moglie-manager. Ovvero quella Wanda che Marotta aveva incontrato insieme alla dirigenza solo poche settimane prima e a cui aveva promesso una nuova proposta di rinnovo. Già, ma il caso-Icardi, nel frattempo, spinge un vecchio amico, subito trasformato in nemico, come Paratici, ad alzare il polverone. Marotta non si tira indietro e riserva lo stesso trattamento a Dybala, sul cui futuro alla Juventus compare qualche dubbio. Ma non finisce qui, perché giusto domenica scorsa l’Inter si vede sottrarre 2 punti con la Fiorentina per un rigore inesistente. E allora l’ad nerazzurro non può che puntare il dito contro Nicchi e Rizzoli, invitati a fare in modo che certe situazioni, utilizzando al meglio il Var, non si verifichino più".

Marotta intende in questo modo dare corpo a una società robusta e sicura, basata su regole ben precise che tutti devono rispettare. Nel frattempo, c'è la conferma di Piero Ausilio. "Il contratto del d.s. sarà allungato, allineandolo alla scadenza dello stesso Marotta, ossia fino al 2021 - svela il Corsport -. Significa che tra i due il rapporto è consolidato e che le loro forze, unite, dovranno costruire un'Inter in grado di mettere in discussione il dominio juventino".

(CdS)

Un mito.
 
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