Il fatto è che tutti sono dottori, fisioterapisti, ecc. ed appena uno si fa male, zac ! Ecco giù diagnosi, terapie e tempi di recupero. La realtà però è diversa: un medico vero (come un mio amico specializzato in medicina sportiva ed ex-medico sociale di una squadra di serie A) direbbe che accade purtroppo di frequente che un calciatore clinicamente guarito e che ha superato tutti i tests fisici poi, alla prova della partita, abbia una ricaduta o comunque dimostri di non essere in grado di reggere quel livello di competizione. Tante volte si legge e si sente di guarigioni affrettate e di impieghi di calciatori non ancora pronti ma nel 99% dei casi non è affatto vero, per i motivi menzionati prima. A volte succede che non c'è neppure bisogno dell'impiego agonistico, anche un semplice allenamento può dimostrare che il giocatore non è ancora in grado di scendere in campo. Anche perché un calciatore non è un impiegato, che una volta che è clinicamente guarito può tornare tranquillamente a lavorare; un calciatore deve prima ritrovare la condizione ed anche se è clinicamente guarito può ancora avvertire dolore, il che gli impedisce di allenarsi regolarmente e quindi di tornare a disposizione.
Non so se questo è il caso di Sensi, è che anche per motivi di privacy le notizie che filtrano sulla salute di un giocatore inducano spesso a conclusioni affrettate ed errate. Chiaro poi che quando si tratta di giocatori importanti ed ancora di più in periodi di emergenza, si contano i giorni fino al rientro e sembrano non passare mai, ma questo è un altro discorso.