La centralità del ragionamento è che tutti vogliono essere pagati per il lavoro che fanno, per il valore che hanno, e a secondo del contratto che hanno firmato. Non importa se sono operai o calciatori, se guadagnano €800 al mese o 3 milioni all’anno. Il ragionamento che fa la mente umana, di solito, e molto simile in entrambi i casi. Poi sta ai dirigenti fare le cose per bene secondo un modello sostenibile.
Perché Bastoni dovrebbe rinunciare a due mesi quando Spalletti sta a casa bello fresco ed incassa tutto? Perché Barella dovrebbe rinunciare mentre Nainggolan fá quello che vuole e guadagna di più?
Il problema non si può risolvere chiedendo a quelli che hanno dato tutto di pagare per le tue cazzate. Se vogliono possono cominciare a fare le cose per bene. L’allenatore vuole Nainggolan che ha 30 anni, fuma, beve e fa le notti brave, costa 40 milioni più sette all’anno di stipendio? No, mi spiace caro Spalletti, quei giocatori non li prendiamo. Vuoi Vidal a 32 anni con 8 all’anno? No, mi spice caro Conte, a quelle cifre, a quell’età e per quelle prestazioni non li vale.
In linea generale hai ragione.
Non ci fosse stata in mezzo una pandemia....la gente "normale" in aziende che per mesi non hanno lavorato hanno avuto una diminuzione Delo stipendio. ( E hanno mantenuto il posto solo grazie ad una legge messa ad hoc per la situazione, altrimenti era licenziamento giustificato, per motivi economici ( tra l'altro con la legge Renzi non c'è più neanche bisogno); non ho idea per chi ha un contratto a progetto, dove potrebbe essere più simile ai calciatori, ma saranno conseguenze simili immagino)
Io credo che ci siano persone che vivano in una realtà tutta loro.