30° Giornata Serie A

Robywka72

Vice capitano
Comunque geniale Ibra, citazione “è un peccato non ci fosse stato il pubblico, forse è l’ultima volta che avevano l’occasione per vedere me” e cose simili...
 
Non riesco comunque a godere a pieno della sconfitta dei gobbi di ***** pur se vederli perdere fa sempre bene.
Onestamente avessi perso il derby o con loro ma fossi con un bel vantaggio per il campionato dormirei bello rilassato.
Comunque considerazioni:
-Bilan atleticamente sta molto bene
-Si dimostra l’ennesima volta di quanto gli episodi siano decisivi nel calcio.Ieri è il classico rigore che quando non viene dato ,questi vincono 3-0 e dicono “vabbè partita dominata di cosa parliamo”.Invece col *****,quando ti gira un episodio le partite possono cambiare completamente.
 
Ennesima dimostrazione di quanto ho sempre pensato, e ciò che con lo sport questa parte finale del campionato non c'entra niente, tutti i valori vengono sfalsati, giocando ogni tre giorni non c'è il tempo di assorbire un brutto risultato mentre uno buono ti dà l'adrenalina necessaria per superare te stesso, inoltre le differenti condizioni di forma hanno la meglio sui valori tecnici. Giocando adesso i valori vengono spesso capovolti rispetto a prima della sosta, la Lazio ad esempio andava come un treno ed adesso non azzecca più un risultato, la stessa goBBa anche quando ha vinto largo ha giocato partite penose, poi appena ha trovato due squadre in forma come Napoli e Bbilan ha beccato secco. Alla luce di questo non bisogna neppure lamentarsi troppo di quello che sta succedendo a noi, considerando la situazione di continua emergenza che dobbiamo sopportare, in fondo noi non siamo mai stati messi sotto da nessuno e se da un lato questo può aumentare il rammarico per le occasioni perse, dall'altro indica chiaramente che non è tutto da buttare, anzi.
 
Ennesima dimostrazione di quanto ho sempre pensato, e ciò che con lo sport questa parte finale del campionato non c'entra niente, tutti i valori vengono sfalsati, giocando ogni tre giorni non c'è il tempo di assorbire un brutto risultato mentre uno buono ti dà l'adrenalina necessaria per superare te stesso, inoltre le differenti condizioni di forma hanno la meglio sui valori tecnici. Giocando adesso i valori vengono spesso capovolti rispetto a prima della sosta, la Lazio ad esempio andava come un treno ed adesso non azzecca più un risultato, la stessa goBBa anche quando ha vinto largo ha giocato partite penose, poi appena ha trovato due squadre in forma come Napoli e Bbilan ha beccato secco. Alla luce di questo non bisogna neppure lamentarsi troppo di quello che sta succedendo a noi, considerando la situazione di continua emergenza che dobbiamo sopportare, in fondo noi non siamo mai stati messi sotto da nessuno e se da un lato questo può aumentare il rammarico per le occasioni perse, dall'altro indica chiaramente che non è tutto da buttare, anzi.

La Lazio ha fatto la miglior stagione della sua storia da vent'anni a questa parte. Il mix "stato di grazia+vento a favore" capita una volta sola a ciclo e la sospensione per il Covid ha vanificato il vantaggio dell'assenza di coppe e ha annullato il fondamentale "effetto scia" che i biancocelesti stavano sapientemente sfruttando, un po' come in F1. Non ricapiterà più a questo gruppo che, dopo 4 anni insieme, ha raggiunto il picco qualitativamente massimo di performances individuali e di squadra. Le curve gaussiane nel calcio non mentono mai: la Lazio di S. Inzaghi, dallo 0-3 col Milan in poi, è destinata a rientrare nei ranghi che le competono (a mio avviso, già in queste ultime giornate subiranno un crollo e noi abbiamo il dovere di puntare al 2º posto). Starà a Lotito e Tare rinnovare pesantemente, in sede di mercato, un gruppo che più di questo non poteva fare, sfruttando magari i soldi Champions, ammesso che intendano davvero competere nuovamente per lo scudetto. Ma sappiamo tutti come finiscono queste cose nei club di statura media........... la politica delaurentiisiana è indicativa.

Il problema dell'Inter, come è sempre stato in questa stagione, è fondamentalmente di natura mentale per cui, appena una cosa va storta, tutti crollano, vanno nel panico e non capiscono niente. Siamo incapaci di reagire ad eventi avversi, o dovuti alla sfortuna o dovuti alla oggettiva abilità degli avversari. Ed è un problema enorme, l'unico serio problema che abbiamo. Infatti, finché la testa ha retto, non siamo stati dominati da nessuno in campionato: gli episodi (che nel calcio ad alti livelli contano tantissimo, ma soprattutto conta il modo in cui si reagisce ad essi) e l'incapacità di ribaltarli e/o sfruttarli hanno indirizzato la nostra stagione.
 
Sono d'accordo, Interista.doc. Circa l'Inter aggiungo che in realtà, a mio avviso, il nostro problema mentale è ancora più complesso. In effetti quando la situazione è davvero disperata (calcisticamente parlando) come essere sotto 0:2 nel derby o le due partite decisive con la Lazio delle stagioni scorse, riusciamo sempre a tirar fuori il meglio da noi stessi, paradossalmente è quando le cose vanno bene (avanti nel punteggio ed in pieno controllo della partita) che ci caghiamo in mano: 18 punti persi da situazione di vantaggio sono numeri da squadra in lotta per non retrocedere, non da (pseudo) candidata allo scudetto.
Per questo, alla luce di quello che sta accadendo, più che essere contenti del processo di crescita che innegabilmente stiamo vivendo dobbiamo mangiarci i gomiti per le occasioni che abbiamo perso, detto sinceramente nessuna delle squadre nostre concorrenti ci è tecnicamente superiore, la goBBa lo è soltanto come mentalità e come profondità della rosa ma il campo ha dimostrato che potremmo batterla.
La concorrente che temo di più è l'Atalanta, l'unica alla quale la pausa sembra aver fatto bene - lsi fossero giocate normalmente le Coppe avremmo potuto sperare in un rallentamento della loro marcia ma in questo momento è difficile prevedere una cosa del genere. Più che davanti, dobbiamo guardarci alle spalle ...
 
Sono d'accordo, Interista.doc. Circa l'Inter aggiungo che in realtà, a mio avviso, il nostro problema mentale è ancora più complesso. In effetti quando la situazione è davvero disperata (calcisticamente parlando) come essere sotto 0:2 nel derby o le due partite decisive con la Lazio delle stagioni scorse, riusciamo sempre a tirar fuori il meglio da noi stessi, paradossalmente è quando le cose vanno bene (avanti nel punteggio ed in pieno controllo della partita) che ci caghiamo in mano: 18 punti persi da situazione di vantaggio sono numeri da squadra in lotta per non retrocedere, non da (pseudo) candidata allo scudetto.
Per questo, alla luce di quello che sta accadendo, più che essere contenti del processo di crescita che innegabilmente stiamo vivendo dobbiamo mangiarci i gomiti per le occasioni che abbiamo perso, detto sinceramente nessuna delle squadre nostre concorrenti ci è tecnicamente superiore, la goBBa lo è soltanto come mentalità e come profondità della rosa ma il campo ha dimostrato che potremmo batterla.
La concorrente che temo di più è l'Atalanta, l'unica alla quale la pausa sembra aver fatto bene - lsi fossero giocate normalmente le Coppe avremmo potuto sperare in un rallentamento della loro marcia ma in questo momento è difficile prevedere una cosa del genere. Più che davanti, dobbiamo guardarci alle spalle ...

Sinceramente non riesco a rammaricarmi più di tanto, perché la rosa, per quanto sia indubbiamente più forte di quella del biennio spallettiano, ha ancora un'ossatura mediocre (Vecino, Gagliardini, Candreva, Biraghi, Borja Valero, Ranocchia, Moses, D'Ambrosio, Asamoah, Padelli, Young per via dell'età, Sanchez per via dell'età) costituita da gregari che possono overperformare per un girone, salvo poi, gioco-forza, dimostrare la propria vera natura nell'arco di una stagione e a maggior ragione in un periodo anomalo in cui si gioca ogni 3 giorni in piena estate. Allo scudetto non ho mai creduto, nemmeno a dicembre. Ogni velleità, per me, è finita dopo il 2-0 a Torino a marzo: quando mai si è vista una compagine laurearsi campione d'Italia con entrambi gli scontri diretti con la rivale persi? Sì, per carità, resta un po' di rammarico a caldo (nei minuti successivi al fischio finale di Inter-Bologna, ero arrabbiatissimo e delusissimo), ma poi a freddo razionalizzo e mi rendo conto di quanto fosse folle anche solo pensarci.

Una rosa con 0 fuoriclasse, 1 campione arrivato a gennaio (Eriksen), 7 ottimi giocatori (Lukaku, Lautaro, De Vrij, Handanovic, Brozovic, Skriniar, Godin), 4 giovani promesse (Sensi sempre infortunato, Barella, Bastoni, molto più dietro Esposito) e una caterva di gregari non può andare oltre al 2° posto, nella migliore delle ipotesi. Una squadra davvero competitiva deve avere almeno due titolari veri per ruolo e la rosa attuale, dal punto di vista dei ricambi, è messa malissimo. Guardando al futuro, Hakimi è un ottimo acquisto, ma se il suo primo ricambio deve essere Candreva........... i gregari devono essere chiamati in causa solo in situazioni di grave emergenza per infortuni/squalifiche, non come valide alternative a partita in corso o in caso di partite ravvicinate. Altrimenti, non cambierà nulla. Anzi, cambierà poco in meglio, ma comunque poco, non sufficiente per ambire a sogni di gloria.
 
La Lazio ha fatto la miglior stagione della sua storia da vent'anni a questa parte. Il mix "stato di grazia+vento a favore" capita una volta sola a ciclo e la sospensione per il Covid ha vanificato il vantaggio dell'assenza di coppe e ha annullato il fondamentale "effetto scia" che i biancocelesti stavano sapientemente sfruttando, un po' come in F1. Non ricapiterà più a questo gruppo che, dopo 4 anni insieme, ha raggiunto il picco qualitativamente massimo di performances individuali e di squadra. Le curve gaussiane nel calcio non mentono mai: la Lazio di S. Inzaghi, dallo 0-3 col Milan in poi, è destinata a rientrare nei ranghi che le competono (a mio avviso, già in queste ultime giornate subiranno un crollo e noi abbiamo il dovere di puntare al 2º posto). Starà a Lotito e Tare rinnovare pesantemente, in sede di mercato, un gruppo che più di questo non poteva fare, sfruttando magari i soldi Champions, ammesso che intendano davvero competere nuovamente per lo scudetto. Ma sappiamo tutti come finiscono queste cose nei club di statura media........... la politica delaurentiisiana è indicativa.

Il problema dell'Inter, come è sempre stato in questa stagione, è fondamentalmente di natura mentale per cui, appena una cosa va storta, tutti crollano, vanno nel panico e non capiscono niente. Siamo incapaci di reagire ad eventi avversi, o dovuti alla sfortuna o dovuti alla oggettiva abilità degli avversari. Ed è un problema enorme, l'unico serio problema che abbiamo. Infatti, finché la testa ha retto, non siamo stati dominati da nessuno in campionato: gli episodi (che nel calcio ad alti livelli contano tantissimo, ma soprattutto conta il modo in cui si reagisce ad essi) e l'incapacità di ribaltarli e/o sfruttarli hanno indirizzato la nostra stagione.
potrei averlo scritto io! condivido ogni singola parola(y)
 
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