Arbitraggio

In realtà l'arbitro (mediocre per conto suo) non ha grandi colpe, le colpe sono dell'addetto al VAR e dello stramaledettissimo protocollo.
L'addetto al VAR ha palesemente cannato le misurazioni sul (presunto) fuorigioco di Lukaku: ha proiettato sulla riga rossa il gomito del giocatore, mentre per regolamento le parti del corpo con le quali non è possibile segnare un goal regolare non contano nella valutazione di un off side. Se avesse proiettato la spalla, Lukaku sarebbe stato in posizione regolare. Secondo me il fatto che il guardalinee ha alzato subito la bandierina ha condizionato il giudizio.
II protocollo è una m@@@a e chi lo ha redatto dovrebbe essere lapidato: in pratica, l'addetto al VAR può invitare l'arbitro a guardare le immagini soltanto in caso di "chiaro errore" da parte del direttore di gara e questa generica descrizione è la fonte di tutti i guai. Nel caso specifico, se l'addetto al VAR ritiene che l'arbitro abbia visto il fallo di mano e lo abbia ritenuto non punibile, non ha la facoltà di richiamare l'attenzione dell'arbitro. Soltanto se pensa che sia chiaramente rigore e l'arbitro non si sia accorto può farlo - ma è evidente che il confine tra l'una e l'altra situazione è impossibile da stabilire.
Poiché a pensare male si commette un peccato ma non si sbaglia quasi mai, malignamente io penso che alcuni arbitri ci sguazzino in questa situazione. Secondo me, a parte casi clamorosi sui quali non è possibile equivocarsi, un addetto al VAR (che è a sua volta un arbitro) non ha grande interesse ad aiutare il collega, anzi: se l'arbitro sbaglia la responsabilità è sua, l'addetto al VAR si appella al protocollo e si salva le chiappe e magari lo scavalca in graduatoria. Per questo sarebbe essenziale che gli addetti al VAR facessero soltanto quello, così non avrebbero alcun motivo per evitare di correggere errori dell'arbitro di campo.
 
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