Per rendere le partite più spettacolari non occorrono regole nuove ma più giocatori (ed arbitri) veramente bravi. Non ostante l'età veneranda, non sono di quelli che pensano che "ai miei tempi era meglio" ma trovo che già con le ultime innovazioni (a cominciare dal VAR) si stia perdendo il vero senso del gioco del calcio, che consta di poche semplici regolette basiche e che non ha bisogno di tutte quelle cervellotiche casistiche che hanno l'unico effetto di confondere ancora di più le idee ad arbitri, giocatori e spettatori al punto che qualsiasi azione può essere vista e giudicata in 100 modi diversi. Per rendere il gioco più spettacolare, molti arbitri si sono messi in testa di arbitrare "all'Inglese" (come se gli arbitri Inglesi non fossero trai peggiori in Europa) finendo per lasciar correre qualsiasi tipo di intervento, salvo poi cambiare rotta e mettersi ad ammonire a tutto spiano quando si accorgono che la partita sta diventando un incontro di wrestling.
Il calcio non è il basket, non è l'hockey, non è il football, per cui cercare di avvicinarlo a questi sport è sbagliato e controproducente.
L'unica cosa che introdurrei è l'espulsione a tempo: personalmente sono dell'idea che per cacciare un giocatore dal campo, questi deve aver commesso un'irregolarità davvero grave (e nel calcio moderno l'inferiorità numerica si paga quasi sempre), d'altra parte c'è la necessità di differenziare chi commette scorrettezze che mettono in pericolo l'incolumità di un avversario da chi si becca un giallo previsto dal regolarmente ma profondamente stupido, come per un fallo di mano a metà campo, un allargare il braccio durante un salto in alto, allontanare il pallone a gioco fermo, ecc. Allora chi commette un'entrataccia ma non cattiva potrebbe accomodarsi in panchina per 5-10 minuti e poi rientrare ma "con la condizionale", nel senso che se dopo di questo becca anche solo un altro giallo di giornate di squalifica ne becca tre anziché una. Nient'altro che questo.