Non riuscirò mai a capire come ci siano tantissime persone che pensano che il calcio, per chissà mai quale motivo, possa essere un'isola felice che rimane isolata dal resto della vita quotidiana, immutabile nel tempo come e più della Rocca di Gibilterra. Io sono abbastanza ... poco giovane per ricordami di quando si poteva effettuare una sola sostituzione (più il portiere) ed in panchina si andava in tre (io ci andavo spesso, ma entravo quasi sempre), le partite si giocavano tutte alle 14:30 dellla Domenica pomeriggio (il Sabato in Inghilterra) e fino all'intervallo non c'era modo di conoscere il risultato delle altre partite, perché finché alla radio non iniziava "Tutto il calcio, minuto per minuto" nessuna trasmissione forniva i risultati. Dopo la partita tutti in centro di fronte al Bar Italia (che non esiste più da oltre 25 anni) dove un addetto sistemava una bacheca di quelle con lettere e numeri componibili con i risultati della giornata e conseguente classifica - nonché l colonna vincente del Totocalcio.
Tutto questo non c'è più spazzato via, visto in retrospettiva si capisce che sarebbe anacronistico, quindi perché meravigliarsi di quanto sta accadendo nel calcio di oggi ? Personalmente odio lo "spezzatino" delle partite ma capisco che non se ne può fare a meno, almeno finché i diritti TV faranno la parte del leone negli incassi delle società. Idem la Super Lega che prima o poi soppianterà i vari campionati nazionali. Trvo che si è aspettato fin troppo tempo per implementare la Goal Line Technology, che è molto più efficace dei giudici di porta (non che ci volesse molto, eh). La VAR invece mi lascia perplesso, il calcio non è il basket nè il football Americano, dove ogni azione ha una fine prestabilita, nel calcio c'è il rischio di dover interrompere un'azione in corso dagli imprevedibili sviluppi oppure di dover tornare indietro ed annullare ciò che si è già intrapreso, una follia. E poi il giudizio degli arbitri, con relativa possibilità di errori, fa parte dell'pmprevedibilità del gioco, come un palo o una traversa o la papera di un portiere o l'errore a porta vuota di un attaccante.