I libri che avete abbandonato

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Mi spiace che tu lo abbia preso così male quel libro, Bulgakov ha costruito un bel lavoro di satira nei confronti del mondo sovietico, con delle godibili scene che mi hanno fatto scompisciare dal ridere.

Non l'ho preso male anzi voglio riprenderlo in mano. Probabilmente non sono entrato bene nel meccanismo di lettura. Spero di riuscirci ricominciando dall'inizio
 

Laibrary20

Titolare
Il fu Mattia Pascal decisamente, io che ho amato visceralmente uno nessuno centomila
Poi menzione d’onore per il sentiero dei nidi di ragno, io che adoro Calvino, quel libro non l’ho proprio sopportato
 
Quando ero ragazzo andava di moda "Il Dottor Zivago", c'era anche un famoso film. Credo di averlo iniziato almeno una decina di volte, senza mai riuscire ad andare oltre pagina 15. Di Solženicyn ho letto "Una giornata di Ivan Denissovic" (in assoluto il protagonista verso il quale ho provato meno empatia), invece "Arcipelago Gulag" e (mi sembra) "L'Ottavo Cerchio" non li ho neppure toccati. Poi c'è stata una serie di libri che ho dovuto "trangugiare" per motivi scolastici e per i quali quando possibile ho fatto ricorso al Bignami, perché a me la letteratura Italiana rimane proprio indigesta (e pensare che ho un figlio che frequenta Lettere Moderne !). Per me la rivelazione è stata la terza Liceo, da allora abbiamo iniziato a leggere i libri in lingua originale ed ha fatto tutta la differenza del mondo. Ad esempio anche "Ulisse" non riuscivo proprio a leggerlo, poi l'ho preso in Inglese e l'ho finito in 15 giorni. Lo stesso con Thomas Mann, "La Montagna Incantata" in Italiano è semplicemente illeggibile. Con tutto il rispetto per i traduttori.
 
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