Perisic, testa all'Inter: "Sono vice campione del mondo, ma per vincere serve la squadra. Spero di fare di più perché quest'anno giochiamo la Champions."
Tre gol realizzati, tra cui quello dell’illusorio 1-1 nella finale di ieri con la Francia, nella spedizione Mondiale croata in Russia per Ivan
Perisic, amaro dopo il ko di Mosca: "Serviva vincere, non i miei gol - le sue parole rilasciata ai microfoni del
Corriere dello Sport -. Abbiamo fatto veramente bene, abbiamo dato tutto. I dettagli hanno fatto la differenza, abbiamo regalato due gol. Il primo è nato da una punizione che non c’era, perché su Griezmann non era fallo; poi io ho toccato la palla con la mano per il rigore... Abbiamo avuto tante occasioni, e giocato meglio. Ma alla fine, per cercare di risalire, abbiamo lasciato dei buchi dietro... Complimenti alla Francia. Ma noi torniamo a casa orgogliosi più che dispiaciuti. E aspettiamo l’abbraccio della nostra gente, dopo il risultato migliore di sempre per la Croazia".
Ivan, poi, trova anche il tempo di parlare di Inter e del paragone istituito venerdì scorso in conferenza stampa da Luciano Spalletti: "Io come Cristiano Ronaldo? Grazie per i complimenti. Fin qui ho pensato alla Croazia. Adesso mi riposo, poi tornerò a concentrarmi sull’Inter; in bocca al lupo ai ragazzi che hanno già iniziato a lavorare. Speriamo di fare buone cose. Io spero di fare di più, sono vice campione del mondo ma per vincere serve la squadra, servono tanti giocatori. Quest’anno ancora di più, perché giochiamo la Champions".