Just
Turnover
Pochi giorni fa è stato il compleanno di un ex calciatore belga, dalla carriera tutt'altro che sfavillante, un centrocampista mediocre, più polmone che piede e poco altro.
E' passato alla storia perchè grazie alla causa che fece nel 1995 all'allora attuale club di appartenenza, il Royal Club di Liegi (i cugini meno famosi del più titolato Standard), la sentenza che ne scaturì cambiò le regole del calciomercato, permettendo ad un giocatore in scadenza o senza contratto di svincolarsi dal club che ne deteneva il cartellino.
Quest'uomo a sua insaputa rese, negli anni a venire, straricchi centinaia di intermediari che hanno a che fare col calcio, permise a calciatori in scadenza di strappare contratti faraonici che altrimenti mai avrebbero potuto pretendere.
Molti dicono che sia stato il primo tassello che ha portato il calcio all'essere quel mero business che è oggi, altri lo ritengono un pioniere e lo ringraziano (o perlomeno dovrebbero), sta di fatto che a 57 anni, Bosman vive in semi-povertà, dimenticato perfino dalla FifPro, ossia l'assocalciatori europea a cui, manco a dirlo, con la sua sentenza diede una grossa mano in termini di peso politico, e che inizialmente lo aiutò con le spese legali.
Un uomo che andò contro il sistema, che con la sua battaglia fece involontariamente la fortuna di molti, decretando però la sua disgrazia.
Di fatto Bosman non trovò più un ingaggio decente in europa, smise col calcio l'anno successivo la fine del processo e ad eccezione di qualche presenza in manifestazioni sportive, fu dimenticato da tutti in pochi anni.
E' passato alla storia perchè grazie alla causa che fece nel 1995 all'allora attuale club di appartenenza, il Royal Club di Liegi (i cugini meno famosi del più titolato Standard), la sentenza che ne scaturì cambiò le regole del calciomercato, permettendo ad un giocatore in scadenza o senza contratto di svincolarsi dal club che ne deteneva il cartellino.
Quest'uomo a sua insaputa rese, negli anni a venire, straricchi centinaia di intermediari che hanno a che fare col calcio, permise a calciatori in scadenza di strappare contratti faraonici che altrimenti mai avrebbero potuto pretendere.
Molti dicono che sia stato il primo tassello che ha portato il calcio all'essere quel mero business che è oggi, altri lo ritengono un pioniere e lo ringraziano (o perlomeno dovrebbero), sta di fatto che a 57 anni, Bosman vive in semi-povertà, dimenticato perfino dalla FifPro, ossia l'assocalciatori europea a cui, manco a dirlo, con la sua sentenza diede una grossa mano in termini di peso politico, e che inizialmente lo aiutò con le spese legali.
Un uomo che andò contro il sistema, che con la sua battaglia fece involontariamente la fortuna di molti, decretando però la sua disgrazia.
Di fatto Bosman non trovò più un ingaggio decente in europa, smise col calcio l'anno successivo la fine del processo e ad eccezione di qualche presenza in manifestazioni sportive, fu dimenticato da tutti in pochi anni.