Luisito Suarez

Ai tempi della Grande Inter di HH ero piccolo e naturalmente ero affascinato dai giocatori più "appariscenti", per così dire: Mazzola perché segnava tanti goals, Facchetti per le volate imprendibili sulla fascia così come Jair, ecc. ecc. Mio padre invece cercava di farmi notare il prezioso lavoro degli altri: l'imperturbabile sicurezza di Sarti, l'atletismo di Guarneri, l'intelligenza tattica di Picchi, la classe sopraffina di Corso. Ma più di tutti lui ammirava proprio il grande Luisito, a suo dire il vero cardine della squadra, l'intelligenza calcistica fatta persona unita a doti tecniche non indifferenti, ma oltre a questo colpiva di lui il dinamismo degno di un mediano, in un'epoca dove i registi facevano tre passi su un mattone e con una lentezza esasperante. Luisito no, lui sapeva tanto correre come far correre la palla - e con che qualità ! L'ho apprezzato molto anche dopo, sia perché innamoratissimo dell'Inter sia perché era uno che non aveva paura di dire quello che pensava, sempre in modo educato ovviamente. Solo come allenatore non ha sfondato, forse perché, come diceva Brera, gli ex-grandissimi giocatori hanno difficoltà a capire quelli che non sono bravi come loro, cioè quasi tutti !
Tra l'altro aveva la stessa età di mia madre, che è venuta a mancare esattamente una settimana fa: chissà che non facciano il viaggio insieme verso il Paradiso - dove incontreranno anche mio padre.
R.I.P. grandissimo Luisito.
Ti leggo sempre con piacere, mi spiace molto per la perdita di tua madre.
 

Faroneroazzurro

Vice capitano
Ai tempi della Grande Inter di HH ero piccolo e naturalmente ero affascinato dai giocatori più "appariscenti", per così dire: Mazzola perché segnava tanti goals, Facchetti per le volate imprendibili sulla fascia così come Jair, ecc. ecc. Mio padre invece cercava di farmi notare il prezioso lavoro degli altri: l'imperturbabile sicurezza di Sarti, l'atletismo di Guarneri, l'intelligenza tattica di Picchi, la classe sopraffina di Corso. Ma più di tutti lui ammirava proprio il grande Luisito, a suo dire il vero cardine della squadra, l'intelligenza calcistica fatta persona unita a doti tecniche non indifferenti, ma oltre a questo colpiva di lui il dinamismo degno di un mediano, in un'epoca dove i registi facevano tre passi su un mattone e con una lentezza esasperante. Luisito no, lui sapeva tanto correre come far correre la palla - e con che qualità ! L'ho apprezzato molto anche dopo, sia perché innamoratissimo dell'Inter sia perché era uno che non aveva paura di dire quello che pensava, sempre in modo educato ovviamente. Solo come allenatore non ha sfondato, forse perché, come diceva Brera, gli ex-grandissimi giocatori hanno difficoltà a capire quelli che non sono bravi come loro, cioè quasi tutti !
Tra l'altro aveva la stessa età di mia madre, che è venuta a mancare esattamente una settimana fa: chissà che non facciano il viaggio insieme verso il Paradiso - dove incontreranno anche mio padre.
R.I.P. grandissimo Luisito.
condoglianze e un abbraccio forte anche da parte mia, mia mamma è in ospedale dalla settimana scorsa e non vanno bene le cose,
 
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