Il mito del calcio italiano è nato coi mondiali vinti da Mussolini negli anni 20 con il giocatore più forte della storia del calcio italiano, Giuseppe Meazza.
Fino agli anni 60 il calcio italiano era zero.
Poi l'Inter del Mago Herrera ci ha riposizionati nel panorama.
Ma su quei successi ci siamo costruiti una reputazione (oltre che altri successi, tipo il Milan di Rocco) che sono durati tipo 40 anni.
Su quella scia, il calcio italiano tra fine anni 80 ed inizio anni 90, complici anche e sopratutto i grandi investitori (Berlusca, Moratti) ha vissuto il suo top.
Ma tutto il resto della nostra storia calcistica è di secondo piano, rispetto alle grandi spagnole e inglesi.
Le spagnole ed inglesi hanno dominato il calcio per 1 secolo.
La coppa delle fiere che all'epoca era più difficile della coppa campioni
La verità è che come sempre accade in questo paese, ci siamo raccontati un'epica romanzata.
Una storia verosimile, ma principalmente falsa e che ha poggiato le basi sulle vittorie della nazionale, che ormai contano pochissimo.
Insomma finito quel decennio/quindicennio, siamo ritornati al solito nulla, coi gobbi che vincono campionati in serie, in un calcio che fatica a voler cambiare e modellarsi sul resto del mondo.
In fondo la sottocultura del furbismo all'italiana, ci condiziona anche nello sport.
Il massimo risultato col minimo sforzo.
Chissà quando cambieremo.
E se mai cambieremo.
Fino agli anni 60 il calcio italiano era zero.
Poi l'Inter del Mago Herrera ci ha riposizionati nel panorama.
Ma su quei successi ci siamo costruiti una reputazione (oltre che altri successi, tipo il Milan di Rocco) che sono durati tipo 40 anni.
Su quella scia, il calcio italiano tra fine anni 80 ed inizio anni 90, complici anche e sopratutto i grandi investitori (Berlusca, Moratti) ha vissuto il suo top.
Ma tutto il resto della nostra storia calcistica è di secondo piano, rispetto alle grandi spagnole e inglesi.
Le spagnole ed inglesi hanno dominato il calcio per 1 secolo.
La coppa delle fiere che all'epoca era più difficile della coppa campioni
La verità è che come sempre accade in questo paese, ci siamo raccontati un'epica romanzata.
Una storia verosimile, ma principalmente falsa e che ha poggiato le basi sulle vittorie della nazionale, che ormai contano pochissimo.
Insomma finito quel decennio/quindicennio, siamo ritornati al solito nulla, coi gobbi che vincono campionati in serie, in un calcio che fatica a voler cambiare e modellarsi sul resto del mondo.
In fondo la sottocultura del furbismo all'italiana, ci condiziona anche nello sport.
Il massimo risultato col minimo sforzo.
Chissà quando cambieremo.
E se mai cambieremo.