L’italiano, come sappiamo bene, è una lingua flessiva, declina cioè i nomi, gli articoli, gli aggettivi, ecc. in base al numero e al genere (maschile o femminile).
Negli ultimi anni, per via della maggiore sensibilità a temi sociali è sorto questo dibattito in merito all'inclusività della lingua, in Italia e non solo
https://italianoinclusivo.it/perche/
https://www.gqitalia.it/news/article/pronuncia-schwa-asterisco-come-usare-linguaggio-inclusivo
Di fatto in Italiano (e in altre lingue) si usa il maschile per il plurale, e questo si ritiene possa non includere persone con un'identità di genere diversa/complessa (c.d. gender-fluid)
Voi cosa ne pensate?
Personalmente, a quanto ho capito, il genere GRAMMATICALE è scollegato dall'identità di genere reale, è un qualcosa che è nato nel tempo per accordare i sostantivi agli aggettivi e agli articoli; ciò è evidente quando pensiamo che IL tavolo o LA sedia sono rispettivamente maschile e femminile per convenzione e non certo per una qualche caratterizzazione sessuale. E un genere NEUTRO certo non risolverebbe i problemi per assurdo, dato che è un genere tipicamente associato agli oggetti.
Ritengo che elementi come la scwha e l'asterisco siano provocazioni, anche simpatiche, ma sempre tali. La lingua (e questo magari un qualche linguista me lo potrà confermare) si modifica lentamente "dal basso" e tende alla "semplificazione", non certo a complicarsi introducendo nuovi morfemi.
Una cosa su cui però sono d'accordo e che mi sta anche a cuore sono i corrispettivi FEMMINILI delle professioni. ArchitettA, IngegnerA, avvocatA esistono e non vedo perché non utilizzarli. Si usa il maschile per pigrizia e conservatorismo
Negli ultimi anni, per via della maggiore sensibilità a temi sociali è sorto questo dibattito in merito all'inclusività della lingua, in Italia e non solo
https://italianoinclusivo.it/perche/
https://www.gqitalia.it/news/article/pronuncia-schwa-asterisco-come-usare-linguaggio-inclusivo
Di fatto in Italiano (e in altre lingue) si usa il maschile per il plurale, e questo si ritiene possa non includere persone con un'identità di genere diversa/complessa (c.d. gender-fluid)
Voi cosa ne pensate?
Personalmente, a quanto ho capito, il genere GRAMMATICALE è scollegato dall'identità di genere reale, è un qualcosa che è nato nel tempo per accordare i sostantivi agli aggettivi e agli articoli; ciò è evidente quando pensiamo che IL tavolo o LA sedia sono rispettivamente maschile e femminile per convenzione e non certo per una qualche caratterizzazione sessuale. E un genere NEUTRO certo non risolverebbe i problemi per assurdo, dato che è un genere tipicamente associato agli oggetti.
Ritengo che elementi come la scwha e l'asterisco siano provocazioni, anche simpatiche, ma sempre tali. La lingua (e questo magari un qualche linguista me lo potrà confermare) si modifica lentamente "dal basso" e tende alla "semplificazione", non certo a complicarsi introducendo nuovi morfemi.
Una cosa su cui però sono d'accordo e che mi sta anche a cuore sono i corrispettivi FEMMINILI delle professioni. ArchitettA, IngegnerA, avvocatA esistono e non vedo perché non utilizzarli. Si usa il maschile per pigrizia e conservatorismo