Storia interista nell'ultimo cinquantennio. Episodi ed emozioni vissuti personalmente

su Zamorano, sarà che ero troppo piccolo, ma non ho mai capito perchè è stato tanto amato da noi Interisti. Cioè tutti lo ricordano tanto e quanto Milito, quanto Ronaldo, ma se questi ultimi hanno vinto chi tutto e chi era un fenomeno, zamorano da noi ha fatto molto meno di quel che si potesse immaginare:

in 4 stagioni e mezza, non è mai arrivato oltre i 9 gol in campionato, nel primo anno ne fece 7 su 31 gare, il secondo anno 2 reti su 13 presenze, il 3 anno 9 gol in 25 partite, il 4 anno 8 gol in 31 partite.

Ok ci metteva la garra, era simpatico, ma posso assicurarvi che per tantissimi Interisti è più idolo Zamorano che Ibra, più idolo Zamorano che Icardi, più idolo Zamorano che qualsiasi attaccante passato da noi che non sia stato Mazzola, Meazza, Milito o Ronaldo, ma sinceramente non me lo spiego, perchè non ha vinto granchè da noi e non è che segnava con tutta questa regolarità, boh

zamorano giocava con garra , ma non solo , giocava con passione e la trasmetteva ai tifosi….

segnava poco, ma in squadra c erano Ronaldo, vieri, recoba, baggio…...niente di meno insomma….
 

Verro

Prima squadra
Mettersi a nudo e scrivere di cosa significa l’inter Mi fa venire il magone, “non ce la faccio, troppi ricordi”

Mio nonno interista, mio padre interista, io interista dalla nascita ma consapevolmente e attivamente da dopo i mondiali del ‘94 (sono classe 1986) che per la mia generazione sono stati forse lo spartiacque.
La prima partita vista a San Siro, giusto per mettere subito le cose in chiaro su cosa significhi soffrire per questi colori, fu Inter - Helsingborg. Al 90esimo rigore per l’inter, io ed uno sconosciuto da parte a me che ci abbracciamo e poi il rigore di Recoba che tutti ricordiamo.

Nel 2010 nonostante avessi perso la patente ( ? ) sono riuscito a presenziare a tutti i festeggiamenti di quell’anno, piazza duomo dopo Siena (sentita alla radio, Malpensa dopo il ritorno col Barca (lo striscione “adesso sei tu che ce la devi sudare” rivolto ad Ibra non lo dimenticherò mai) in una calca spaventosa.... e la sera del 22 maggio, seguo la partita a casa di un amico milanista (non sfegatato) in zona navigli a Milano, unico interista della casa. Al secondo gol di Milito ho urlato come mai è successo nella mia vita, ho sentito urlare tutta Milano, una cosa che non dimenticherò mai. Usciamo, ci ubriachiamo, bandiere ovunque, poi si viene a sapere che la squadra sarebbe andata a San siro: sono le 4 passate, convinco il mio amico milanista (completamente sbronzo) e le due ragazze che erano con noi (gobbe all’acqua di rose) ad andare ad attendere la squadra. Telefonate febbrili con i miei amici che partono da appositamente da casa (provincia di Pavia) ma non ci si trova, non si capisce nulla. Arriviamo allo stadio verso le 5, ci sistemiamo in curva nord, il mio amico milanista addirittura si addormenta ? ma gli sarò riconoscente tutta la vita per un sacrificio del genere. Ore 6.15 arriva la squadra, la coppa, alba su San siro. Una cosa che nemmeno a sognarla sarebbe potuta essere più emozionante.

Anche se devo dire che il ricordo più “interista” che ho, inteso come dolce ma triste allo stesso momento, è inter - Brescia del 2002, siamo sotto 1 a 0, sto sentendo la partita alla radiolina con mio nonno che sarebbe morto non molto tempo dopo, ed entrambi ovviamente eravamo innamorati di Ronaldo (o anzi Rolando, come lo chiamava lui ? ). Il mio primo scudetto da tifoso senziente sembra scivolare via, e poi effettivamente finirà così, eppure entra Ronaldo e pareggia, e poco dopo segna il 2 a 1 zoppicando e noi esplodiamo di gioia, ci mettiamo a urlare. Non lo dimenticherò mai.


Solo grazie Inter.
 
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