non so come mai ma un motivetto che ad un certo punto fa "Bia-Biabiany, Bia-Biabiany "comincia a ronzarmi in testa...
ho letto in giro che il derby di ritorno si gioca nel medesimo giorno del famoso derby di boselli di qualche anno fa
boselli non lo sapeva (cit.)ho letto in giro che il derby di ritorno si gioca nel medesimo giorno del famoso derby di boselli di qualche anno fa
Sampdoria, Zenga: "Mai amato, ma il mio l'avevo fatto. E dissi no a Cassano" L'ex tecnico blucerchiato aveva una media punti superiore a quella di Montella: "Stavo valorizzando i giovani ed ero a sinistra nella classifica. Poi si sono dette tante piccole cose che mi hanno dato fastidio
L'ultima avventura di Walter Zenga si è chiusa male, ma stavolta è stato lui a dire addio. Il tecnico ha salutato l'Al Shaab dopo 4 mesi ed è lui stesso ad ammettere "di aver rinunciando a 4 mesi di stipendio: se non riesci a far nulla, se non riesci a incidere te ne vai". Alla Sampdoria, qualche mese fa, è andata diversamente: l'hanno esonerato quando era al decimo posto con 16 punti in 12 partite. Ora i blucerchiati sono quartultimi e in 14 gare Montella di punti ne ha raccolti appena 10: "Non mi auguro che la Samp vada in B, sarei un falso e non sputo nel piatto dove ho mangiato - dice Zenga a Radio Anch'io Sport su RadioUno - La Samp ha il coltello dalla parte del manico, deve giocare in casa con Frosinone e Udinese, non la vedo in B".
PROBLEMI — "C'è stata disinformazione. È stato detto che Montella è venuto al posto mio perché eravamo in crisi di risultati - spiega Zenga - . Ma a me era stato chiesto di valorizzare dei giovani e di stare dalla parte sinistra della classifica e mi sembrava di essere al passo con le richieste societarie. Ho letto anche l'intervista di Osti dove diceva che avevano preso Montella per fare un calcio più spettacolare. Il vero problema è che sin dal primo giorno non sono mai stato benvoluto a Genova da una parte della tifoseria. Il presidente già dal primo giorno mi faceva vedere i messaggi di tifosi che gli dicevano che non mi volevano. Poi c'è stata la gara col Vojvodina: è vero che eravamo in ritiro dall'1 luglio ma Fernando è arrivato il 12, Muriel, Soriano e Zukanovic il 15, Eder l'8. L'errore mio è stato non far presente alla società questa cosa e magari posticipare le cessioni di Okaka e Duncan e la messa fuori rosa di Mesbah. Sono state dette tante piccole cose che danno fastidio, anche il voler far passare il mio esonero per giusta causa perché ero andato a Dubai quando era stato lo stesso presidente a dirmi di andare"
CASSANO — Si è parlato anche della difficile convivenza con Cassano. "Avevo sposato un progetto firmando per un anno, perché non volevo essere di peso a nessuno, ma quando una società ti dice di valorizzare i giovani, e io stavo valorizzando Pedro Pereira, Ivan, Correa, Muriel, e poi ti propone Cassano, d'acchito dico no. Poi quando è arrivato (sovrappeso) non è mai stato un problema, il vero Cassano si è cominciato a vedere da novembre in avanti e ha giocato titolare con Frosinone ed Empoli, la gestione Cassano stava andando in un verso normale". Zenga sostiene di aver avuto un ruolo importante anche nel mercato estivo: "L'ultimo giorno di mercato ad agosto sono stato in hotel con Romei, Osti e Ferrero e ho fatto delle cose perché Eder e Soriano restassero, ci ho messo del mio, uno dei due stava andando via e ho cercato di convincere o l'uno o l'altro di rimanere almeno fino a dicembre. Ferrero? Lui fa della differenza lo stile di vita e gli auguro attraverso l'esperienza di diventare un presidente vero di calcio. È da solo un anno nel calcio, non ha grandissima esperienza di gestione delle squadre, gli auguro di poter diventare quello che spera di essere".
Ti diranno che quando l'ha lasciata lui erano 5 punti sopra il Frosinone ed ora 2. Non tutta sta differenza (cit. o quasi.)Sampdoria, Zenga: "Mai amato, ma il mio l'avevo fatto. E dissi no a Cassano" L'ex tecnico blucerchiato aveva una media punti superiore a quella di Montella: "Stavo valorizzando i giovani ed ero a sinistra nella classifica.