Milano, 11 Febbraio 2018. È il minuto 78 della partita di campionato tra Inter e Bologna. Il risultato è fissato sull’1 a 1 con i gol di Eder e di Rodrigo Palacio. Spalletti richiama in panchina Marcelo Brozovic per sostituirlo con Borja Valero. Il Meazza fischia sonoramente il giocatore croato, autore di una partita scialba, abulica, svogliata, nonostante l’assist per il gol interista al secondo minuto.

Questa è un po’ l’essenza del Brozovic 1.0, ovvero il dimostrare di avere colpi importanti racchiusi in una scorza di giocatore discontinuo e inaffidabile. I tifosi dell’Inter non lo sopportano più ed avevano spinto per una sua cessione nella sessione di mercato di Gennaio appena conclusa. Ed in effetti sembrava che il destino del centrocampista croato si dovesse consumare lontano da Milano: il Siviglia era pronto a prenderlo in prestito con diritto di riscatto fissato a 28 milioni, ma l’operazione venne stoppata da Luciano Spalletti in quanto non gli era stato garantito dalla società un ricambio ulteriore a centrocampo. Brozovic era quindi rimasto a Milano.

Torniamo ai fischi di San Siro, al minuto 78 di Inter Bologna. Uscendo dal campo Brozovic risponde ai tifosi alzando le braccia sopra la testa per rendere le mani ben visibili nell’applaudire polemicamente la contestazione.

Sembrava la fine. Il rapporto tra i tifosi e Brozovic pareva essersi rotto definitivamente.

UN NUOVO INIZIO

Ma il colpo di scena, insperato, arriva poco tempo dopo, l’11 Marzo, nella partita contro il Napoli, lanciatissimo all’inseguimento della Juventus capolista. La squadra di Spalletti è in crisi di risultati e di gioco, tanto che il tecnico di Certaldo decide di rivoluzionare il centrocampo schierando Brozovic e Gagliardini in mediana al posto della coppia Borja Valero/Vecino sin lì titolarissima. Questo cambio di ruolo (Brozovic era stato schierato praticamente sempre nei 3 dietro Icardi) ci restituisce un giocatore completamente diverso, inaspettatamente efficace, da subito. L’Inter riesce a reggere il confronto con il più quotato avversario e la partita termina 0 a 0. Brozovic si rende protagonista di una prestazione assolutamente positiva ed i numeri lo testimoniano: 52 passaggi con l’88,5% di precisione. Un mese prima, col Bologna, i passaggi del croato erano stati solo 29 e la precisione non era andata oltre il 79%.

Pochi numeri ma che danno subito un’idea di un cambiamento di rotta nel rendimento del centrocampista nerazzurro. Da lì Brozovic non ha più accennato a fermarsi e le sue prestazioni sono andate in crescendo, prendendo le chiavi del centrocampo interista e riprendendo la fiducia dei tifosi che sembrava svanita per sempre.

EPICBROZO 2.0

Dopo un mondiale giocato da protagonista con la Croazia, Brozovic riparte con l’Inter per il campionato 2018/2019, e le conferme sulla sua efficacia in campo sono subito dimostrate dalle statistiche.

Ad oggi Brozo è terzo assoluto nella classifica delle palle recuperate, dopo un incontrista puro come Allan ed un centrale difensivo come Koulibaly.

Secondo assoluto come distanza percorsa con una media di 11,88 km a partita, dietro Magnanelli del Sassuolo che però ha giocato solo 284 minuti contro i 607 di Brozovic.

L’ulteriore crescita di Brozovic, vero faro del centrocampo dell’Inter, è certificata anche dal numero di passaggi effettuati, ovvero 585 in 6 partite, con una media di ben 97,5 passaggi a partita. Un numero incredibile se confrontato con le medie dello scorso campionato, ma ancora più impressionante se messo in relazione agli altri interpreti del ruolo: lo juventino Pjanic, secondo in classifica, è fermo a 76,3 passaggi a partita!

Ovviamente il numero di passaggi effettuati non sarebbe di per sé un valore aggiunto se non fosse abbinato alla precisione: anche in questo caso i numeri sono dalla parte del croato con una precisione media che sfiora il 90%. Il tutto, non lo dimentichiamo, abbinato ad una corsa di quasi 12 km a partita.

Oltre alle statistiche, ciò che risalta agli occhi dei tifosi è anche il nuovo atteggiamento che Brozovic ha in campo, sempre propositivo, attento e mai sopra le righe. Il linguaggio del corpo non ha più mostrato quelle corse con le braccia ciondolanti, quella testa che scuoteva ad ogni minimo errore, le sbuffate… tutto questo sembra rimasto nelle ceneri da cui è riemersa l’epica “fenice” targata Brozovic 2.0

ED ORA IL DERBY

Il prossimo obiettivo del nostro epico centrocampista è rappresentato dalla stracittadina di Milano, il Derby della Madonnina col Milan, una partita che Brozovic ha giocato per 4 volte ma che ancora non è riuscito a vincere: lo score parla di 2 pareggi e 2 sconfitte. Marcelo è concentrato sull’obiettivo e sta lavorando per farsi trovare pronto, nonostante il problema muscolare che lo ha tenuto fuori contro la Spal. Per effettuare una preparazione mirata al derby, Brozovic è rientrato in anticipo dal ritiro della nazionale croata mettendosi a disposizione dello staff dell’Inter, che avrà bisogno del miglior EpicBrozo per far girare la palla efficacemente contro il Milan.

VERSO IL RINNOVO

Procede spedita anche la discussione per il rinnovo del contratto. L’Inter vuole blindare il suo perno del centrocampo adeguando lo stipendio a quello degli altri top della squadra, ed aumentando il valore della clausola rescissoria che era di 50 milioni di euro: un valore non certamente adeguato ad un giocatore come il Marcelo Brozovic 2.0 che abbiamo imparato a conoscere, apprezzare ed incitare dopo quel famoso “applauso” dell’11 Febbraio 2018.