Partita da non fallire per entrambe nella 34esima giornata di serie A, quello in palio è un bottino prezioso: l’Inter deve fare punti per rimanere in piena corsa Champions League, il Chievo per non rischiare di sprofondare nel baratro della retrocessione.

La trasferta dei nerazzurri al Bentegodi nasconde però una doppia insidia, ovvero il rischio per ben 5 giocatori di beccare un secondo giallo che significherebbe saltare il big match contro la Juve.

Precedenti e statistiche di Chievo Inter

La favola Chievo in serie A inizia nel 2001 e da quel giorno i match tra nerazzurri e gialloblu al Bentegodi sono stati ben 15: 8 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte il bottino dell’Inter che ha mostrato sempre una certa difficoltà in casa Chievo.

Per trovare una recente vittoria dei padroni di casa, infatti, basta sfogliare a ritroso il calendario fino ad agosto 2016 dove l’Inter fu castigata da una doppietta di Birsa. L’ultima vittoria nerazzurra invece è datata 20 settembre 2015, grazie a un gol del solito Mauro Icardi.

Se andiamo ad analizzare le sfide totali la Beneamata è in netto vantaggio con 19 successi su 31 gare disputate. Ma questa è un’altra storia, come l’ultimo 5 a 0 che ha visto la prima tripletta di Ivan Perisic e la prima memorabile vittoria del Chievo al suo esordio a San Siro nel lontano 2001.

Le probabili formazioni di Chievo e Inter

Quale formazione metterà in campo mister Spalletti nella gara di Verona? Come abbiamo già anticipato sono ben cinque i diffidati in casa nerazzurra che rischiano di saltare il derby d’Italia in caso di cartellino giallo: Candreva, Perisic, D’Ambrosio, Eder e Ranocchia.

Ma l’allenatore nerazzurro deve fare i conti anche con un centrocampo con i cerotti. A un Gagliardini out a causa di un infortunio nell’ultima gara in casa contro il Cagliari, si aggiunge un Vecino ancora non al meglio – che potrebbe essere comunque buttato nella mischia – e un Rafinha uscito anzitempo dall’allenamento di ieri insieme al massaggiatore. Nessuna sentenza per il brasiliano che risulta comunque tra i convocati.

Unica certezza a centrocampo rimane Brozovic.

Inter (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Miranda, Skriniar, D’Ambrosio; Borja Valero, Brozovic; Candreva, Rafinha, Perisic; Icardi. All. Spalletti

Chievo Verona (4-4-2): Sorrentino; Cacciatore, Tomovic, Bani, Jaroszynski; Giaccherini, Radovanovic, Rigoni, Castro; Meggiorini, Inglese. All. Maran

Se Rafinha non dovesse farcela, sarebbero poche le alternative a centrocampo. Ecco allora che Spalletti potrebbe optare per spostare Candreva come trequartista e inserire Karamoh dall’inizio come già fatto in casa con il Cagliari.

Spalletti in conferenza stampa: La partita più importante per noi è sempre quella di domani”

Alla domanda se la squadra è pronta per gestire Rafinha e Karamoah in trasferta con Icardi e Perisic, Spalletti risponde così:

“Pronta, pronta, pronta a fare tutto la squadra. In questo periodo di campionato le prove sono state fatte, sappiamo chi siamo, sappiamo quello che possiamo realizzare e sappiamo come fare per far tornare i conti dentro la partita come equilibri, come disponibilità, come fase difensiva, come tentativo di andare a vincere tutte le partite”

Indizio o depistaggio sull’undici iniziale che scenderà in campo al Bentegodi? Ma c’è il tempo per parlare anche di qualità – rispetto alle due romane, dirette concorrenti per un posto in Champions – e obiettivi.

“Quello che l’Inter ha in più non lo so, so per certo che non ha niente in meno. Un punto, quello sì. Quello lo abbiamo in meno. Per il resto non abbiamo niente. Noi una qualità in più è che siamo l’Inter, per cui è una qualità in più dal nostro punto di vista.”

Quanti punti servono per conquistare l’Europa?

“Siamo dove volevamo essere dall’inizio, volevamo avere la possibilità di lottare fino in fondo per la Champions League e siamo in quella classifica lì. Poi è chiaro che bisogna essere sempre esigenti su quello che deve essere il nostro modo di lavorare e di fare, riconoscere gli errori fatti. […] Diventa difficile, ci sono ancora delle insidie importanti che non sono valutabili a bocce ferme. È banale dir questo ma la nostra partita più importante in questo finale di campionato è quella di domani.”

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