Siamo giunti a metà campionato ed è tempo di primi bilanci. L’Inter, partita tra lo scetticismo generale, è riuscita a disputare una prima parte di campionato eccellente, nella quale ha collezionato 41 punti e si ritrova a poter competere per la Champions League. Le ultime volte in cui è riuscita ad avere questo rendimento sono state nella stagione 2015/2016 (anno in cui arrivò quarta) e nella stagione del Triplete. Noi di Interfans.org abbiamo voluto fare delle pagelle di metà campionato, senza farci influenzare negativamente dall’ultimo mese che ha visto i nerazzurri precipitare a 7 punti dalla vetta.

Handanovic: Pochi gli errori del portiere sloveno, uno degli artefici di questa parte di campionato assolutamente postivo. Voto 6,5.

D’Ambrosio: Stagione caratterizzata da un progressivo miglioramento, quella del terzino napoletano: un inizio timido, complici le normali difficoltà di una squadra che doveva trovare un’intesa, poi la rete contro il Genoa che ha regalato ai nerazzurri i 3 punti ed infine un’intesa sulla fascia destra con Candreva che ha fruttato tanti cross potenzialmente pericolosi. Voto 6.

Skriniar: La vera rivelazione del campionato. Giunto tra lo scetticismo generale, si mette subito in mostra fornendo splendide prestazioni, tanto che qualcuno, cercando un paragone, ha scomodato uno dei mostri sacri dell’Inter del Triplete, ovvero Walter Samuel. Leggermente in calo nell’ultimo mese, rimane uno dei migliori in questo girone d’andata. Voto 7.

Miranda: Giunto 2 anni fa tra l’entusiasmo generale, dopo 3 mesi brillanti con Murillo è stato trascinato dalla mediocrità che ha caratterizzato l’Inter nell’ultimo anno e mezzo. Con Skriniar al suo fianco, sembra un giocatore rivitalizzato. A 33 anni, il centrale brasiliano è tornato quel difensore di spessore di cui l’Inter necessitava per poter competere per la qualificazione in Champions League. L’unica cosa che manca ora sono i goal sui calci piazzati. Voto 6.

Nagatomo: Il terzino giapponese è sempre stato criticato per i suoi numerosi errori nelle scorse stagioni e questa non fa eccezione. Tuttavia è encomiabile il suo impegno e la sua professionalità, dentro e fuori dal campo e non è un caso che, nonostante siano stati acquistati 4 terzini negli ultimi 5 anni, il nipponico riesca sempre a mantenere il posto da titolare. Voto 5,5.

Gagliardini: Non è più quello visto nelle prime uscite ed in questo modulo, l’ex atalantino si limita a proteggere la difesa dagli attacchi avversari. Sono rare, infatti, le volte in cui è arrivato al tiro; un vero peccato, considerato il suo potenziale. Voto 5,5.

Vecino: Spalletti voleva Nainggolan al suo posto, inutile nasconderlo. Tuttavia, il tecnico di Certaldo non si è perso d’animo e ha saputo fare buon uso delle caratteristiche del centrocampista uruguagio. Ciò che gli manca ora è un po’ più di coraggio negli inserimenti in area e nel tiro dalla distanza, qualità che non gli mancano. Voto 6.

Candreva: Stagione a due facce quella disputata finora dall’esterno ex Lazio: ha iniziato così come ha terminato la scorsa stagione, fornendo cross a ripetizione per Icardi anche quando non ve ne era bisogno, consegnando di fatto il pallone all’avversario. Dopo qualche sostituzione e fischi dei tifosi, è riuscito a cambiare il modo di attaccare e risultando dunque più efficace in fase offensiva e non è una mera coincidenza se i mesi di ottobre e novembre sono stati quelli in cui i nerazzurri hanno fornito le prove più convincenti. Nelle ultime partite, ha ripreso le vecchie abitudini ma siamo fiduciosi sul fatto che Spalletti sappia correggere questo suo difetto. Voto 6.

Borja Valero: Il regista che serviva all’Inter ma che forse è arrivato con qualche anno di ritardo. Ha dato ordine alla manovra offensiva, cosa che mancava negli altri anni, dove ad impostare era nientemeno che Gary Medel, e se ora i nerazzurri competono per un posto in Champions League lo devono anche a lui. E’ calato fisicamente nell’ultimo mese, come il resto della squadra, e servirebbe uno in grado di sostituirlo. Voto 6.

Perisic: L’esterno croato sembrava destinato a raggiungere Mourinho al Manchester United ma Spalletti è riuscito a convincere la società a trattenerlo. Nonostante le prestazioni altalenanti, Perisic rimane il secondo miglior marcatore dell’Inter ed è imprescindibile per raggiungere la qualificazione in Champions League. Questo non significa che non debba partire dalla panchina quando ne ha bisogno ma le alternative non danno garanzie. Voto 6.

Icardi: Il migliore dell’Inter negli ultimi 2-3 anni, è ammirevole quanto sia migliorato nell’ultimo anno: non più un attaccante d’area di rigore ma un centravanti in grado di segnare in tutti i modi e di aiutare la squadra nei momenti di difficoltà e non a caso lo cercano le big europee. Voto  7.

Padelli: Una sola partita, contro il Pordenone, nella quale ha difeso bene la porta dai friulani e ha contribuito al passaggio del turno. Troppo poco, però, per poter dare un voto. Voto sv.

Santon: Rientrato dopo un infortunio, il terzino è riuscito a convincere Spalletti a puntare anche su di lui. Qualche buona prestazione, poi la sfortunata partita contro l’Udinese nella quale ha commesso degli errori banali che hanno causato la prima sconfitta dei nerazzurri in campionato. Voto 5,5.

Ranocchia: Molti non erano felici per la sua permanenza, ma il centrale umbro serviva quantomeno per completare a livello numerico il reparto difensivo. Poche presenze, dovute all’ottimo rendimento dei centrali titolari, ed una presenza contro la Lazio nella quale ha meritato gli applausi del pubblico di San Siro, di solito critico nei suoi confronti. Voto sv.

Dalbert: Una trattativa lunga mesi per il terzino ex Nizza, giunto poi per 20 milioni più bonus. Ad oggi non li vale: troppo timido in difesa ed in fase offensiva. Spalletti giustamente gli preferisce Santon e Nagatomo e viene da chiedersi se quei soldi non potessero essere spesi diversamente. Voto 5.

Brozovic: Incostante come sempre, fornisce un paio di prestazione nelle quali illude tutti su un suo effettivo recupero per poi tornare nell’anonimato e risultare un peso per questa squadra. Voto 5.

Cancelo: Giunto nell’affare Kondogbia, il laterale portoghese ha iniziato male la sua esperienza all’Inter, regalando un goal nel derby di ottobre. Da quando D’Ambrosio si è infortunato, Spalletti ha voluto puntare su di lui e l’ex Valencia sta ripagando la sua fiducia con buone prestazioni. Che sia un giocatore recuperato? Voto 5,5.

Joao Mario: Un buon inizio, quello del centrocampista portoghese, che poi si è perso e non è stato in grado di fornire prestazioni convincenti, finendo giustamente in panchina. Le voci di mercato su un suo possibile trasferimento al Psg o al Manchester non possono fungere da alibi per aver deluso le aspettative. Voto 5.

Eder: La società ha commesso con lui lo stesso errore fatto con Palacio, ovvero ha rinnovato il contratto di un giocatore in fase calante e che ormai non può contribuire in alcun modo alla causa nerazzurra. Le sue prestazioni negative ne sono la dimostrazione. Voto 5.

Karamoh:  Poche presenze per il giovane attaccante nelle quali si è dimostrato propositivo ma impreciso. Troppo poco per poter dare un giudizio su di lui. Il prestito potrebbe essere una valida soluzione per la sua crescita. Voto sv.

Spalletti: Se l’Inter è riuscita a risollevarsi dopo la passata stagione, il merito è anche suo. Non si è lamentato apertamente con la società quando non lo ha accontentato ma, anzi, si è rimboccato le maniche e ha dato il meglio con quello che gli è stato dato. Voto 7.

Laureato in lingue per la mediazione linguistica, amante di storia e letteratura cinese. Interista grazie a mio padre, sogno di vedere un'Inter leggendaria come quella di Mourinho.