Sono passati 4 giorni dalla fatidica data (30 giugno) e la paventata (dai giornali) cessione di un big per motivi di Fair Play Finanziario non si è concretizzata ma, anzi, Piero Ausilio è riuscito a raggiungere i 40 milioni di plusvalenza con largo anticipo, occupandosi delle cessioni degli altri Primavera da mandare altrove per maturare e degli esuberi da piazzare come Santon, Nagatomo e Biabiany, ceduti rispettivamente a Roma, Galatasaray e Parma. Ad oggi, mercoledì 4 luglio, è stato racimolato un tesoretto di 50 milioni di euro che sarà molto utile per finanziare le prossime operazioni di mercato dell’Inter; non dimentichiamo, però, che quella somma potrebbe essere anche aumentare nelle prossime settimane, qualora la società nerazzurra riuscisse a cedere i restanti esuberi rimasti in squadra: Eder, Joao Mario e Candreva, con Vecino e Karamoh che potrebbero essere sacrificato per raggiungere un obiettivo di mercato importante.

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Gli esuberi

Eder – l’attaccante italo-brasiliano lo si può considerare come un elemento di troppo nella rosa e la società ormai ha deciso di puntare su Lautaro Martinez come riserva di Icardi e jolly offensivo. Per lui si erano aperte le porte dello Zenit San Pietroburgo l’estate scorsa ed a gennaio ma, data la totale assenza di alternative ad Icardi e Perisic, la società preferì non rinunciare a lui. Nelle scorse settimane si sono fatti avanti club come Villareal, Valencia, Cagliari e Sampdoria, squadra nella quale militava prima di passare all’Inter, ma in tutti i casi non si è andati oltre il semplice pourparler. Inoltre ieri il giocatore ha rilasciato delle dichiarazioni che, molto probabilmente, non piaceranno ai tifosi: “Rimango all’Inter. Vado via solo se arriva qualcosa di meglio”. Parole che suonano più come una sfida alla società che ad una dichiarazione d’amore verso i colori nerazzurri; in realtà l’attaccante ha perfettamente compreso che Spalletti non punterà più su di lui nemmeno come attaccante di riserva e quello che vuole ora è uno stipendio che sia almeno pari a quanto percepisce in nerazzurro, ossia 1 milione e 800 mila euro a stagione. Una cifra che lo rende fuori portata per qualsiasi squadra italiana di media classifica, le quali preferiscono investire su giocatori più giovani dell’ex Samp.

Joao Mario – sul portoghese non vi sono aggiornamenti rispetto a quando abbiamo parlato di lui poche settimane fa. Il centrocampista ha già fatto ritorno all’Inter dopo la parentesi con luci ed ombre (molte) al West Ham; dopo le assurde dichiarazioni di qualche settimana fa, è evidente che per lui non ci sarà alcun futuro all’Inter e nemmeno in Italia. La società nerazzurra conta di ricavare almeno 30 milioni di euro dalla sua cessione o, al limite, di inserirlo in una qualche trattativa. Negli ultimi giorni alcuni media inglesi hanno ipotizzato l’inserimento del portoghese nella trattativa per Dembele, sul taccuino di Ausilio per rinforzare la mediana. Anche se il belga vorrebbe provare una nuova esperienza ed il suo connazionale Nainggolan, fresco nerazzurro, potrebbe cercare di convincerlo, l’ostacolo maggiore rimarrebbe il Tottenham, proprietario del cartellino: difficile, infatti, che gli Spurs accettino uno scambio alla pari. Che la società nerazzurra sia disponibile ad uno sforzo economico?

Candreva – l’esterno ex Lazio nonostante gli otto assist nella scorsa stagione ha ampiamente deluso le aspettative dei tifosi e di Luciano Spalletti, il quale non ha mancato di sostituirlo appena si è presentata una qualche occasione. Gli incontri tra Ausilio e Pastorello, agente del giocatore, uniti alle voci sui vari Suso, Malcom e Gonçalo Guedes (notizia di ieri), sono dei chiari indizi che il giocatore è sul mercato; con un’offerta sui 20 milioni, l’Inter lascerà andare volentieri il suo esterno destro. Per lui possibile un futuro in Premier League.

Pedine sacrificabili

Alcuni giocatori ritenuti importanti da Spalletti, però, potrebbero essere sacrificati sull’altare del Fair Play Finanziario. Matias Vecino e Yann Karamoh sono i principali indiziati a lasciare l’Inter qualora arrivasse una buona offerta; per l’uruguagio si parla di un interessamento del Chelsea, che potrebbe fare un tentativo nel caso in cui si riuscisse ad arrivare a Maurizio Sarri. Per il suo cartellino, l’Inter chiede 30 milioni di euro: una cifra equa, se consideriamo che lo scorso anno ne sono stati sborsati 24 per strapparlo alla Fiorentina. La sua cessione avrebbe motivazioni economiche più che tecnico-tattiche poiché gli acquisti e le cessioni devono risultare bilanciate in vista delle liste Uefa.

Situazione diversa per Karamoh: il francese nella sua prima stagione non ha trovato molto spazio e l’utilizzo con il contagocce anche nel prossimo campionato sarebbe deleterio per la crescita del ragazzo. Complice l’acquisto di Politano e quello futuro di un nuovo esterno, per l’ex Caen potrebbe essere salutare fare un’esperienza altrove: si è parlato di un prestito alla Fiorentina ma è una pista difficile, dato che i club italiani sono i più restii ad acquistare dei giocatori senza avere un ritorno economico di tutto rispetto. Anche l‘ipotesi Tottenham, nell’ambito dell’affare Dembele, resta difficile da praticare per due motivi: 1) i giocatori in questione hanno ruoli completamente diversi; 2) l’Inter non vuole mollare la presa su un giocatore giovane che ha mostrato doti interessanti nei minuti che gli sono stati concessi e non vuole che si ripeta un nuovo caso Coutinho. Se il francese dovesse essere ceduto, sarà con tutta probabilità con la clausola di recompra tra due anni. Non è da escludere a priori nemmeno la sua permanenza in nerazzurro ed un maggior utilizzo, in virtù delle 3 competizioni che andranno affrontate il prossimo anno.

Non si torna più indietro

Tutte le possibili operazioni di mercato citate risultano complicate principalmente per via dell’ingaggio alto dei giocatori ma l’Inter necessita assolutamente di fare cassa per non dover rinunciare ad un elemento nella rosa nella prossima Champions League (col rischio di creare qualche malumore) e questo può rendere più risoluta la società nel proseguire la strada già intrapresa per l’allestimento di una rosa finalmente competitiva, come lo sarebbe con gli acquisti di Dembele ed uno tra Malcom, Suso e Guedes. E, chissà, magari anche Rafinha…

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