Storia interista nell'ultimo cinquantennio. Episodi ed emozioni vissuti personalmente

Lo scorso week-end ho sostituito i mobili dello studio in casa mia, svuotando uno di quelli vecchi ho ritrovato la bandiera che avevo acquistato quel 09 Novembre 1969, il mio primo derby (quello perso 3:0 con l'esordio di Bordon e l'esonero a fine partita di "Accacchino" Heriberto Herrera). Il blu è virato in viola ed all'inizio mio figlio, che l'aveva trovata, non aveva capito di cosa si trattasse. Poi l'ha guardata meglio e si è reso conto di cos'era e di quanto era vecchia, visto che mancavano un sacco di scudetti e di coppe ... Avevo intenzione di incorniciarla ed appenderla accanto ai nostri diplomi di laurea, purtroppo mia moglie mi ha detto di non pensarci neppure ... :piango
 
QUEL GIORNO DI MAGGIO DEL 2010, MLANO CENTRO STORICO

QUEL GIORNO DI MAGGIO DEL 2010, MLANO CENTRO STORICO

E venne il 22 maggio, soleggiato bellissimo, la città attraversata dalla commozione di migliaia di fratelli in nerazzurro, che si aggregavano spontaneamente in Galleria, in Via Mercanti, in Via Dante.

Io giravo, quel sabato, per godermi l'attesa

E l'attesa, mai come in quella circostanza, era festosa, euforica, luminosa, chiassosa. Non aleggiava la negatività che altre volte, trasformandosi in nefanda energia, aveva compromesso il fatale ultimo chilometro

Un popolo straripante. Non sarebbero bastati Piazza Duomo, l'arena, la centrale, per contenere quei 200.000, non meno, che si erano dati appuntamento per mettere al muro, per costringere alla resa, le iniquità, gli errori, le derisioni di quasi mezzo secolo.

Ero fin troppo rilassato, come se avessi esaurito la mia carica dopo Siena, partita che avevo enormemente sofferto.

Come se il mio campionato lo avessi vinto in quel terribile, meraviglioso (a posteriori) quarto d'ora trascorso fumando nel mio bagno di servizio - il più periferico della casa - quando, acceso il PC, sito Gazzetta, avevo letto, incredulo, con l'adrenalina in libera uscita, "Pazzini gela l'Olimpico".

Non potevo crederci, mancavano dieci minuti, ovviamente poteva succedere di tutto, ma non ebbi il coraggio di accendere la TV.

Resistetti in bagno, e quando riaccesi il PC e vidi le lacrime dei romanisti in panchina, esultai come se avessimo vinto tutto.

Quella fu la mia Champions

Il 22 maggio fu una sequenza di beatitudini, serene.

Fu la sorpresa di sentirsi dire dai vecchi milanesi che vivono in Galleria che folle simili non si vedevano a Milano dai giorni della liberazione nel 1945.

Fu la delusione di qualcuno che non riuscì a entrare in Piazza Duomo perché quattro ore prima dell'inizio non era più possibile neppure avvicinarci.

Fu la partita, la faccenda da sbrigare, meno importante.

Fu il desiderio di tenersi tutto dentro, senza nemmeno scendere in piazza o andare allo stadio a festeggiare.

Ero io che mi festeggiavo, una cosa molto intima.
 
E venne il 22 maggio ...

Bellissimo post ! :giusto
Penso che abbiamo avuto tutti più o meno le stesse sensazioni, la sofferenza vera fu quella contro il Siena (non riesco a ricordare niente di più terribile, a livello calcistico), perfino durante la finale di Coppa Italia giocata nella tana degli avversari percepivo che il risultato avrebbe potuto essere soltanto uno, la nostra vittoria.
Per quanto riguarda la ChL, è facile dirlo adesso ma la verità è che personalmente ho avuto la CERTEZZA della vittoria finale al triplice fischio della partita di Kiev, interpretai quella vittoria come un segno del destino. Non è che non abbia sofferto contro il Chelsea ed il Barcelona, ma nemmeno per un secondo ho dubitato che alla fine avremmo vinto. Quanto alla finale, l'ho vissuta come una noiosa ma obbligatoria formalità da espletare, io sono stato sportivo praticante e quindi nutro sempre il massimo rispetto per qualsiasi avversario ma dentro di me mi chiedevo come potessero quelli del Bayern pensare di avere anche una sola possibilità di spuntarla contro QUELLA Inter. Ai goal di Milito ho esultato molto moderatamente, come se avessimo segnato alla Sampdoria o al Chievo, l'urlo liberatorio l'ho riservato per il fischio finale. Solo che non ce l'ho fatta, al momento topico la gioia, la commozione, il ricordo di mio padre (al quel in cuor mio ho dedicato il Triplete) mi hanno stretto la gola, sono solo riuscito a cadere in ginocchio sul tappeto davanti alla TV, braccia al cielo, in completo silenzio. Ho urlato - ho pensato di urlare, in realtà era un flebile lamento - quando Zanetti ha alzato la coppa, soltanto la coppa di spumante che mi ha porto mia moglie mi ha consentito di riprendermi un po', al punto che ho sorriso all'immagine di quel giovane fratello in lacrime al Bernabeu, con il telefonino in mano, che scattava foto a raffica - avrà avuto si e nò 25 anni, "ma cosa vuoi saperne tu ... " mi è venuto da pensare, da buon vecchio nostalgico !
 
vedo che molti come me hanno vissuto quel giorno con la convinzione che quella partita fosse solo una formalità
io che sono molto scaramantico, mi ricordo che tornato da scuola, quel sabato, entrai in casa, guardai mio fratello e gli dissi: "stasera si fa la storia"
lui, scaramantico quanto me, si limitò a fissarmi e abbozzò un sorriso. Sorriso di chi sapeva che niente e nessuno poteva cambiare l'esito scontato di quella partita
la nostra champions la vincemmo col barcellona, il grosso lo facemmo lì. In quelle partite si vide la squadra che doveva alzare la coppa.
Quel sabato avevo un compito di matematica (facevo il quarto superiore) ed il giorno prima feci tipo 6 ore di fila a fare esercizi per prepararmi (ma anche per distrarmi dal pensiero della finale :ghigno:)
Erano le 8 di sera e mi sdraiai sul letto e accesi la tv. Al tg5 partì un servizio sui tifosi dell'inter che in massa si stavano dirigendo verso madrid, ed anticiparono che era pronta una coreografia splendida e gigantesca. Alla fine si rivelò anche meglio di quanto potessi immaginare
Il giorno della finale ero abbastanza teso, ma non troppo, niente in confronto alla partita col siena o peggio ancora col parma nel 2008. Alla fine della partita ricordo quella sensazione di libertà mai provata prima... ero completamente scarico, quasi ad essermi liberato di un peso, come dopo aver raggiunto un obiettivo che inseguivi da anni e che avevi sputato sangue per conseguirlo, forse anche più del dovuto
Ma alla fine ne è valsa la pena :inter:
 
eh gli inter-real degli anni '80...

il palo al 2' di Prohaska in italia riusciirono a vederlo solo gli 80.000 di s.siro perchè la Rai tardò a collegarsi...
non giocammo bene al ritorno , creammo qualcosina solo dopo il goal dell'1-0 ma il real aveva provveduto a ladrare già all'andata

al Santiago bernabeu Bersellini lasciò fuori Beccalossi all'andata preferendo inserire un difensor ein più (giocavano 3 marcatori come bergomi mozzini e canuti con Bini libero alle loro spalle), giocammo benissimo il primo tempo.. difendendoci ma senza concedere palle goal..anzi fummo noi ad andare vicino al goal dell'1-0 su un contropiede di Muraro...
poi sul finire dle primo tempo venne puniuto con la punizione un fallo sul lato corto dell'area e quel nano maledetto a cui ho augurato ogni male di Juanito battè la punizione lanciandosi la palla in avanti con le mani e quindi battendo con palla in movimento e anche più facile da alzare per il cross... morale Saltò di santillana da solo (i nostri difensori ancora si stavano sistemando) e incornata in porta.

ladrata solita del madrid

nonostante questo sul finire del primo tempo bergomi scambiò con altobelli e si presentò davanti al portiere uscito al limite dell'area come un fesso (Augustin mi pare..i portieri sono storicamente il punto debole del Real negli anni '80), pallonetto e ancora ricordo l'urlo strozzato in gola mentre la palla si appoggia sulla rete ma sopra la traversa... che rabbia
nel secondo tempo goal del 2-0 praticamente subito in contropiede... e palla goal clamorosa fallita da muraro nel finale solo davanti al portiere... ma sono sicuro che se non passavano in vantaggio con quel goal irregolare ce la saremmo giocata molto meglio.
siccome san giovanni non fa inganni..il Liverpool battè il Real in finale per somam gioia di mio fratello che simpatizza Reds.

la stessa gioia si ripete nel 1983 quando incredibilmente fu l'Aberdeen (credo allenati da Alex Fergusson ma potrei sbagliarmi) in finale di Coppa Coppe a "vendicarci" battendo i ladri spagnoli 2-1.

QUel doppio scontro Inter-Real del 1982-1983 passerà alla storia per essere una delle pagine più vergognose dal punto di vista dello sport e degli arbitri europei... una cosa che a confronto la delinquenza organizzata resta una baby gang..

per i dettagli ad maiora

Il Real è il Male: la juve è solo la mafia.
 
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