Però nemmeno è corretto non riconoscere che questa squadra è peggiorata rispetto allo scorso anno per colpa degli infortuni e delle ubriacature.
E se lo scorso anno ci siano qualificati per il rotto della cuffia e abbiam avuto una crisi a gennaio non si capisce perché avrebbe dovuto essere diverso questo anno che siam messi peggio .
Marotta poteva gestire diversamente solo il caso Perisic, tutte le altre situazioni erano più o meno fuori dal suo controllo o non avevano a che fare con la squadra. E precisamente gestire diversamente Perisic significava stare zitti mentre quello ti sputttanava è si ribellava per andare via, chi ti dice che avrebbe giocato bene facendo così non lo so.
A meno che pensi che se non veniva ora Icardi stava segnando a raffica, vrsaljko era titolare fisso, Perisic giocava bene e naingollan si presentava ogni mattina puntuale in allenamento. Ma perché?
Ragazzi per me Marotta ha lavorato bene e fatto tutto quello che è normale si faccia, son gli altri i matti ma è difficile ammetterlo.
Non ho detto che se Marotta non si fosse insediato i "casi" di perisic, icardi e nainggolan si sarebbero risolti per magia….probabilmente avremmo comunque avuto dei problemi però un conto è gestire dei problemi, altra cosa è far trasparire che in pratica, siccome ci sono stato questi problemi l'appuntamento con "la vera inter" è rimandato all'anno prossimo.
Se ci pensi, tutto questo contraddice il discorso che la proprietà ha continuato a fare per diversi anni e cioè che la crescita della squadra e della società deve avvenire in modo graduale insieme a quella del fatturato. Crescita graduale significava quindi farsi accompagnare da un allenatore preparato anche se non top come Spalletti per questa fase di crescita e di consolidamento che l'anno scorso ci ha portato finalmente dopo anni una qualificazione Champions (ottenuta però senza l'onere di partite di coppa infrasettimanali), quest'anno avrebbe dovuto prevedere una qualificazione più tranquilla, magari un terzo posto, ottenuto in una stagione di impegni europei…(più difficile quindi) per poi arrivare l'anno prossimo, con una capacità di spesa superiore grazie anche al superamento di alcuni paletti del fair play finanziario a completare una rosa più competitiva e in grado di sfidare chiunque come nella tradizione del club. E in una fase di crescita e di consolidamento ci sta di avere dei momenti no come possono essere "le crisi di gennaio"....basta saperle affrontare nel modo giusto, magari adottando qualche piccolo accorgimento, anche di mercato, per non perdere punti contro le piccole.
E invece che succede? Arriva uno come Marotta, che facendosi travolgere da questi "casi" fa capire a tutti che questa politica di crescita graduale per anni proclamata dalla società e che tutto sommato sembrava essere l'antidoto alla naturale impazienza del tifoso dell'Inter che vuole tutto subito e quindi ogni anno butta via il bambino con l'acqua sporca...in realtà non c'è più...si cambia tutto come ai tempi delle gestioni "umorali" di Moratti (tipo quando ha esonerato Simoni).
E allora domandiamoci tutti insieme….dov'è il dirigente di buonsenso che non si lascia prendere la mano, che da continuità alla gestione, che protegge il patrimonio dei giocatori, che predica il senso di appartenenza…..che aiuta il tecnico a superare momenti difficili per raggiungere l'obiettivo stagionale prefissato (ancora alla portata) se, come sembra il programma è: via tutti a calci nel culo, e squadra nuova a Gonde per l'anno prossimo?
A me sembra che questa "deviazione" rispetto al progetto sia pericolosamente simile ai "calci nel culo"che Lippi voleva dare a tutta la squadra dopo che lui non era riuscito nemmeno a superare il turno preliminare di Champions…..e trovo che sia un enorme errore concettuale anche perché in linea con quello che pensa il tifoso juventino medio sull'Inter: che fa cagare e quindi andrebbe rifatta tutta...senza salvare niente….ed è per questo che non vince mai….gli arbitri sono solo una scusa da perdenti….gli scudetti sono 36....
Eccetera Eccetera….
