PRIMAVERA 2019/2020

Sebastiano Esposito e Lucien Agoume, ma non solo: sono tanti i giovani talenti del settore giovanile dell’Inter che nel corso della stagione hanno messo in mostra le loro qualità. Tuttosport passa in rassegna i migliori prodotti del vivaio nerazzurro.
STANKOVIC E PIROLA – “Altro gioiello della cantera che ha un piede in prima squadra è il portiere Filip Stankovic. Il figlio del centrocampista Dejan che ha vinto il Triplete è un portiere che sogna di diventare l’erede tra i pali di Handanovic. Per ora Conte lo ha convocato in Prima squadra proprio quando il capitano dell’Inter si è infortunato, dimostrando però di avere una grande fiducia nel giovane Filip.

Un altro componente di quel gruppo è Lorenzo Pirola. Il centrale mancino ha risposto bene anche quando la fase difensiva dei baby interisti (per ricalcare quella dei grandi) è passata a tre. Pirola del resto è uno dei difensori che veste da anni anche l’azzurro della Nazionale e promette di non volersi fermare, ricalcando il percorso che è stato anche di Bastoni
“.

IN ATTACCO – “È ancora in attacco, però, dove l’Inter può trovare linfa nelle proprie giovanili e tanto talento da lanciare in prima squadra. Dove qualche convocazione, per esempio, l’ha già avuta Matias Fonseca. Figlio d’arte e nazionale con l’Under 19, quest’anno in Primavera ha messo a segno 12 gol. Altri due profili che si stanno facendo notare sono poi Samuele Mulattieri e Gaetano Oristanio. Il primo ha messo a segno 16 reti in stagione e già tanti club di Serie A hanno chiesto informazioni sul suo futuro; il secondo ha forse avuto meno spazio, ma quando è stato chiamato in causa ha fatto capire che il suo piede sinistro può fare delle cose sconosciute ai più tra i coetanei.

L’ultimo in ordine di apparizione, perché arrivato a gennaio in casa Inter, è Martin Satriano. Uruguayano, classe 2001, è stato prelevato dal Nacional e chi l’ha visto all’opera dice che l’Inter potrebbe già essersi assicurata l’erede di Lautaro, anche se il diretto interessato si rivede più in Luis Suarez. Lo stop forzato è arrivato quando Satriano stava iniziando a carburare: un gol e 3 assist in 4 apparizioni con la Primavera
“.
 
Il settore giovanile dell’Inter si è stabilizzato ormai da anni su livelli d’eccellenza, in Italia e in Europa: merito del lavoro del direttore Roberto Samaden e di tutti i suoi collaboratori, bravi a scovare e a valorizzare con sorprendente continuità. Un progetto vincente, sia in termini sportivi che di bilancio, come sottolinea Tuttosport:



Si può vincere sul campo, ma anche nei bilanci. Il settore giovanile dell’Inter guidato da Roberto Samaden dal 2010, quando raccolse l’eredità di Piero Ausilio promosso in prima squadra, nell’ultimo decennio ha sfornato moltissimi successi, sia a livello di vittorie di campionati, Coppe e tornei, ma pure a livello economico, visto che soprattutto nelle ultime tre sessioni estive di mercato la cessione di alcuni fra i giovani più promettenti del vivaio ha permesso al club nerazzurro di mettere a bilancio importanti plusvalenze, affrontando e superando così con maggiore serenità le difficoltà del settlement agreement“.

10 ANNI DI VITTORIE – “Dalla Primavera alla squadra Giovanissimi, da qualche anno ribattezzata Under 15, l’Inter ha vinto dal 2010 al 2019 ben 14 scudetti: 3 con la Primavera (2 dei quali conquistati da Stefano Vecchi nel ’16-17 e ’17-18), 3 con la Berretti-Under 18, 3 con gli Allievi-Under 17, uno con l’Under 16 e 4 con i Giovanissimi-Under 15. A questi trionfi vanno aggiunte una Coppa Italia Primavera, 3 tornei di Viareggio, 2 Città di Arco e 5 Supercoppe a vari livelli. In totale, dunque, fanno 25 successi. Inutile sottolineare come nessun club in Italia abbia vinto altrettanto nello stesso lasso di tempo“.




TALENTI DA 100 MILIONI – “Soffermandoci alle ultime tre annate, si possono annotare principalmente queste uscite, con alcuni giocatori che sono poi stati ricomprati in base agli accordi presi con i vari club: nel 2017 sono stati ceduti Biraghi, Egualfi, Miangue, Dimarco, Gravillon, Gyamfi e Bessa per un totale di circa 20 milioni di plusvalenze; nel 2018 è stato il turno di Zaniolo, Radu, Bettella, Valietti, Carraro, Odgaard, Manaj e Sgarbi per altri 32 milioni e nel 2019 sono partiti Pinamonti, Vanheusden, Rizzo, Sala, Adorante, Burgio, di nuovo Gravillon, Puscas e Merola per oltre 45 milioni“.

UN’UNICA PECCA – “Unica pecca, i pochi giocatori arrivati stabilmente in prima squadra: fino al 2010 ce l’avevano fatta Santon e Balotelli, poi c’è stato un vuoto che adesso i vari Esposito e Agoume, rappresentanti della ricca generazione dei 2002 nerazzurri, cercheranno di colmare“.
 
N

nemeths

Guest
Dato che penso difficilmente l'attività' sportiva della Primavera riprenda, faccio un secondo una somma della stagione:

Partiamo col dire che per me la stagione e' abbastanza inqualificabile perche' io mai avrei pensato che Esposito e Agoume saltassero' cosi' tante partite per aggregarsi alla prima squadra, ergo, Agoume si vede che e' forte per essere un 18enne ma un 18enne deve esser fatto esordire, se non e' stato fatto esordire un motivo possibile e' che Conte non vede mentalità adatta a giocare in prima squadra, speriamo questo cambi

Confermo nel mio giudizio che Pirola mi sembra possa proseguire sulle orme di Bettella, mentre sono rimasto deluso da Stankovic e Kinkoue, che sono troppo discontinui. Bella soddisfazione veder crescere Persyn (che a me come giocatore piace una cifra, io lo farei allenare con la prima squadra) e Gianelli

Bella sorpresa anche Mulattieri che sembra essersi 'ritrovato' dopo una stagione sottotono come la precedente.

Nonostante questo, ripeto che per me Madonna non ha ancora lasciato un imprint importante come lo aveva fatto Vecchi, ergo bisogna capire se continuare con questo allenatore, ovviamente preventivando che l'unica cosa per cui esiste la Primavera e' produrre talenti e giocatori per la prima squadra, NON plusvalenzare

il fatto che il nostro vivaio viene usato per plusvalenzare invece che per lanciare giovani la dice lunga su quanto non si stiano facendo le cose bene
 

m0loch

Bandiera
  Supporter
Dunque, mi aggancio:
Agoumé fuori categoria, giusto stia in prima squadra, sperando che l'anno prossimo possa masticare un po' di calcio adulto;
Mulattieri lo davo per morto, invece sopresa positiva - vediamo dove lo spediamo;
Fonseca credevo fosse una ciofeca, invece pur non brillando né come doti fisiche né per doti tecniche è un giocatore rognoso come pochi - non so se riuscirà a sfondare nei professionisti, ma la testa è quella giusta;
Satriano s'è visto poco ma lo adoro;
Gnonto bene quando s'è visto, ma troppo giovane per essere il titolare, attendiamo l'anno prossimo;
Oristanio è stato vittima del suo essere giocatore di classe, ogni volta che scendeva in campo si pretendeva qualche miracolo ma onestamente l'ho visto mediamente avulso dal contesto;
Bonfanti rimandato all'anno prossimo;
Vergani RIP;
i centrocampisti non-Agoumé li metto in un blocco unico: mediamente bene, ma qualche lampo e non la continuità che speravo, in particolare mi sono innamorato di Squizzato contro il Borussia ma non si è più ripetuto;
grande annata di Colombini e Vezzoni, Persyn ha avuto grane fisiche, Burgio bene a sua volta (e l'anno scorso m'ero convinto non valesse la pena di puntarci, mezzo punto in più);
fra i difensori molto bene Pirola, so-so Kinkoue che spicca per fisico, ha buone qualità tecniche, ma non mi pare il difensore più sveglio dei tempi moderni, e speravo in qualcosa di più da parte di uno Ntube a dirla tutta piuttosto anonimo nel complesso, anche se lo adoro quando mena;
Pozzer-Stankovic non mi entusiasmano tbh.

Riguardo Madonna l'ho difeso quando imho andava difeso, però non so se la regge un'altra annata a fare 352 controvoglia.
 
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