Storie, Anti-storie, Fanta-storie.

stallone clamoroso in quel film, e dicono che non sa recitare

la scena finale in cui si mette a piangere con il suo ex comandante è magnifica

Beh insomma, quel film è una chicca soprattutto perché ebbe alla regia un ispiratissimo Ted Kotcheff. Ed esattamente come accade nel calcio, un bravo allenatore/regista è stato in grado di tirar fuori il meglio dal proprio centravanti/attore protagonista.

Stallone non sa recitare, è purtroppo vero, ma in quel film è stato molto bravo ed aiutato da una sapiente regia

vero. e ti dico, io in questo se dovessi scegliere tra i due, per un pelo sceglierei il doppiaggio

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Sulla tematica Vietnam/post-Vietnam, dovendo scegliere tra Taxi Driver, Dog Day Afternoon, The Deer Hunter e First Blood (titolo originale di Rambo), alla fine credo che il migliore dei 4 sia The Deer Hunter che stacca di pochissimo Taxi Driver.
 
Sui film "storici" c'è di solito un enorme problema, che la maggior parte sono made in Usa e gli yankees quando si mettono a maneggiare cose del genere fanno cagate allucinanti.

Gli Usa sono quelli dove spacciano quella cagata raccapricciante di Troy per film storico e hanno ostracizzato il più o meno contemporaneo Alexander che, per lo meno, ci dà un ritratto del condottiero più coerente con le fonti storiche e letterarie. Ma il benpensante americano medio mica poteva accettare il fatto che Alessandro Magno avesse anche relazioni omosessuali, meglio Troy e credere che Patroclo fosse il "cugino" di Achille :cod :cod
 
Passando ad un altro filone storico interessante, quello dell’11 settembre, forse vi sconvolgerò ma l’acclamato Zero Dark Thirty diretto da Kathryn Bigelow mi ha fatto un po’ storcere il naso: trovo che sia un pelo troppo giustificato l’uso della tortura da parte statunitense. Però, cinematograficamente parlando, è un’opera davvero ben riuscita.

Ho trovato più storiograficamente accurato il recente film del 2019, The Report, di Scott Z. Burns con due grandissimi attori come Adam Driver (un attore generazionale ancora purtroppo conosciuto solo per Star Wars) e Annette Bening. Certo, più che un film, è un documentario: manca quasi totalmente di pathos ed emozione, così come qualsiasi elemento privato e familiare dei personaggi principali che magari ci permetterebbe di empatizzare con loro viene trascurato. È una sorta di fedele (anche troppo per essere un thriller e non un documentario) trasposizione cinematografica di un documentario giornalistico o di un articolo d’inchiesta. Ciononostante, ve lo consiglio caldamente.

In abbinata a The Report, consiglio anche il bellissimo biopic firmato da Adam McKay, Vice - L’uomo nell’ombra, in cui uno straordinario Christian Bale impersona la figura complessa (magari se vi va, potreste anche dibattere sulla questione, sarei lieto di leggervi) di Dick Cheney, dall’inizio difficile della sua carriera fino alla carica di vicepresidente degli USA. Un film davvero davvero ben fatto, in cui lo scrupolo storiografico non compromette però la godibilità dell’opera (cosa che non accade, purtroppo, nel succitato The Report)

Tra i film che raccontato l’evento in sé, ritengo che World Trade Center di Oliver Stone sia il migliore. Nicholas Cage (altro attore molto sopravvalutato) recita bene ed è calato benissimo nella parte.
Menzione d’onore anche per Molto forte, incredibilmente vicino di Stephen Daldry, anche se qui il punto di vista è più la soggettività di chi ha vissuto la tragedia che lo scrupolo storiografico. Però è fatto davvero bene, un bel film drammatico che permette di comprendere le motivazioni emozionali alla base delle scelte politiche post-11 settembre.
 
Sui film "storici" c'è di solito un enorme problema, che la maggior parte sono made in Usa e gli yankees quando si mettono a maneggiare cose del genere fanno cagate allucinanti.

Gli Usa sono quelli dove spacciano quella cagata raccapricciante di Troy per film storico e hanno ostracizzato il più o meno contemporaneo Alexander che, per lo meno, ci dà un ritratto del condottiero più coerente con le fonti storiche e letterarie. Ma il benpensante americano medio mica poteva accettare il fatto che Alessandro Magno avesse anche relazioni omosessuali, meglio Troy e credere che Patroclo fosse il "cugino" di Achille :cod :cod

Troy:ghigno:ghigno:ghigno:ghigno:ghigno

Non serve dire altro. Mero film d’intrattenimento per vedere un po’ di lotta in salsa pseudostorica.

Alexander mai visto purtroppo.
 
Ci sarebbero poi anche tutti i film americani sulla seconda guerra mondiale tipo Patton, La battaglia dei giganti, Anzio e via dicendo che oggi fanno un po' sorridere per le scene di combattimento palesemente finte, i carri armati M47 spacciati per carri tedeschi e per l'insopportabile retorica sugli americani buoni e immacolati contro, ma va contestualizzato che erano figli del loro tempo, un tempo in cui il ricordo di quella guerra non era ancora lontano ma nemmeno così vicino.

La scena dei carristi tedeschi che attaccano a cantare Panzerlied in "la battaglia dei giganti" ammetto che ha sempre un suo perché :sizi

 
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