Storie, Anti-storie, Fanta-storie.

Vi leggo spesso, anche se non intervengo mai.

Cionondimeno, sono un cinefilo e ho visto tanti film a tema storico. Non necessariamente 'storico' nel senso più strettamente tecnico del termine, ma anche a livello di ricostruzione di un determinato spaccato sociale. Penso, per esempio, che Taxi Driver del grande Scorsese con un De Niro straordinario (doppiato in italiano da un altrettanto straordinario Ferruccio Amendola) sia un capolavoro in grado di restituire esattamente quel senso di alienazione, disagio e disadattamento dei reduci del Vietnam in un’America disillusa in cui il sogno americano sembra ormai una favola a cui non crede più nessuno.

Sulla stessa falsariga pensa possa collocarsi un altro capolavoro, Il Cacciatore (titolo originale: The Deer Hunter) firmato dal sottovalutato Michael Cimino, con De Niro, John Cazale (ma quanto era bravo Cazale? peccato ci abbia lasciato troppo presto), Christopher Walken, Meryl Streep.

Un gradino più sotto si colloca, secondo me, un gioiellino spesso dimenticato di Sidney Lumet, Quel pomeriggio di un giorno da cani, sempre con John Cazale e con un Al Pacino leggendario reduce dalla prove straordinarie in Il Padrino, Il Padrino parte II e anche Serpico.

Quali sono i film che ritenete siano stati in grado di rappresentare fedelmente il senso più profondo di una situazione o di un personaggio del passato, seppur con qualche errore storiografico?
due western abbastanza in controtendenza rispetto ai classici.
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Sì, infatti :ghigno

Tutto completamente stravolto, già detto di Achille e Patroclo che diventano cugini , ma poi anche gli altri personaggi che non tornano.
Menelao che diventa un rozzo bifolco che si fa uccidere come un ********, Ulisse mera comparsa, Aiace non pervenuto, completamente eliminato l'intervento degli Dei che è fondamentale nell'Iliade.

Capisco prendersi delle licenze, ma hanno praticamente fatto un'altra cosa e l'hanno fatta di ***** :dente

Dai peplum degli anni '60 ad oggi, è sorprendente come il Cinema abbia quasi sempre sprecato il materiale dell'antichità classica, producendo ridicole porcate o al massimo spettacoloni vuoti.
 
Ah sì, film comunque fatti con attori e regie di altissimo e livello e sicuramente interpretati ottimamente, in alcuni casi superbamente come appunto "Patton" che resta una pietra miliare del cinema.

Certo, quel tipo di film di guerra ormai è anacronistico, estinto. Come i western.

Io andrei di corsa a vedere un bio-pic del genere su un qualsiasi pezzo grosso delle Mondiali. Sono anacronistico anche io.?
 
Io andrei di corsa a vedere un bio-pic del genere su un qualsiasi pezzo grosso delle Mondiali. Sono anacronistico anche io.?

Ormai non ne fanno più di quei film.

L'ultimo film di guerra recente e che considero molto bello è Dunkirk.

E dire che gli spunti non mancherebbero, è proprio il genere che mi sa non tira più e ci sta anche. Quei film tiravano negli anni '60 perché c'erano ancora milioni di reduci e testimoni oculari del conflitto sparsi per il mondo
 

Muzungu

Campione
2 film anni 60, entrambi con Rod Steiger:

le mani sulla citta`

In the heat of the night (la calda notte dell`ispettore Tibbs)

Pero` devo dire che so che l`Italia degli anni 50-60 e` quella descritta nel film di Rosi non so come e` il Mississipi ma lo immagiono esattamente come nel film...
 
Dai peplum degli anni '60 ad oggi, è sorprendente come il Cinema abbia quasi sempre sprecato il materiale dell'antichità classica, producendo ridicole porcate o al massimo spettacoloni vuoti.
Parlammo di questo in altra sede in passato, ricordo.
La ricostruzione storico-ambientale dell'epoca più fedele l'ho vista in "Roma", serie purtroppo terminata prima del previsto arco temporale ma molto curata come ambientazione.
Qualche personaggio un po' "personalizzato" ma di gran lunga superiore a quanto realizzato nel settore.
 
2 film anni 60, entrambi con Rod Steiger:

le mani sulla citta`

In the heat of the night (la calda notte dell`ispettore Tibbs)

Pero` devo dire che so che l`Italia degli anni 50-60 e` quella descritta nel film di Rosi non so come e` il Mississipi ma lo immagiono esattamente come nel film...

Le mani sulla città, come dice l'introduzione stessa del film "gli eventi narrati sono di fantasia, reale è il contesto sociale che li ha originati" (o una cosa del genere, non ricordo le parole esatte) descrive molto bene il contesto sociale e politico del grande "sacco edilizio" dell'Italia anni '50.

C'era fame di edilizia perché la popolazione era in crescita, il paese era in crescita, cambiavano i bisogni e i consumi e questi palazzinari ammanicati con la politica e il crimine organizzati fecero i miliardi. E le conseguenze le paghiamo ancora oggi con periferie di certe grandi città che sono delle squallide e degradate distese di palazzoni soviet style, di pessima qualità e senza uno straccio di servizio.
 
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