Eh?certo, lo sceicco del city o quello del psg per qualche centinaio di milioni hanno il patrimonio a rischio...Ma quando mai. I miliardardari non hanno il conto come noi comuni mortali dove siamo li a risparmiare, muovono continualmente i loro ingentissimi capitali, il sultano del brunei ad esempio aveva il quasi il 57% del suo patrimonio totale che muoveva in vari ambiti. Ovviamente pagando profumatamente personale apposito. E questo accadeva sovente dal suo yacht ( o meglio quasi una nave) dove vi è una stanza con tutti schermi collegati con borse varie etc e da li i suoi addetti facevano operazioni. Questa gente spende e investe grano, anche in perdita, se ha altri ritorni. Altro esempio la bugatti veyron, macchina costruita in PERDITA. La WW non mi risulta essere una società di babbei. Ma nonostante fosse una operazione deliberatamente in perdita, è stata fatta per entrare in quel segmento di vetture e avere un ritorno di immagine globale ( il record dei 400km/h ad esempio). Quindi se guardi le cose dal punto di vista del miliardario che fa la formichina e non investe in perdita, per me sbagli. E te l' ho dimostrato con esempi reali, e un investimento come la ricerca e lo sviluppo di una veyron non è costato 1000 euro alla WW....Ma secondo te un proprietario ripiana di tasca sua debiti per centinaia di milioni mettendo a rischio il proprio patrimonio ? Non funziona così. Funziona che si cercano finanziamenti comunque tramite società terza o nome del club e le banche sono ben liete di concederli allo sceicco di turno.
Nessuno è fesso.
PROGETTO IN PERDITA? - Sono state 450 le Bugatti Veyron prodotte dal 2005: 300 coupé e 150 roadster. Non è stato un affare per il gruppo Volkswagen, che l'ha fortemente voluta dal grande capo Ferdinand Piech: per ogni esemplare, stando alle indiscrezioni, verrebbero persi quasi 5 milioni di euro. Calcolatrice alla mano, significa un passivo che sfiora i 2 miliardi di euro: non poco, neppure per chi è abituato a viaggiare a gonfie vele, ma non trae profitto da auto che - come media degli ultimi esemplari - vengono vendute a cifre che oscillano, al netto delle personalizzazioni, tra i due milioni e i due milioni e mezzo di euro. D'altronde, la Bugatti è nata come qualcosa capace di esulare dallo spazio e dal tempo, con forme capaci di solcare gli anni Trenta e proiettarsi direttamente nel futuro; con un motore da 8 litri estremamente complesso, caratterizzato dalla bellezza di 16 cilindri disposti a W (in pratica, è l'unione di due unità V8 con bancata strettissima) e quattro turbocompressori.
GIÀ SI PENSA ALL'EREDE - Impossibile non pensare alla trazione integrale per scaricare a terra potenze che hanno, nel tempo, abbondantemente varcato la soglia dei 1.000 CV: un po' come le Colonne d'Ercole, si è arrivati al platonico titolo di auto di serie più veloce del mondo con la Super Sport, capace di raggiungere 431 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 2”3. Numeri che non hanno, verosimilmente, significato per il possessore di una Bugatti, certamente più interessato all'oggetto in se e al suo valore collezionistico. La Veyron lascia, è vero. Ma la Bugatti raddoppia: in cantiere c'è l'erede, che si preannuncia ancor più bella e mostruosamente potente, visto che si vocifera di 1.500 CV e 460 km/h
Fonte: Al volante
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