Quali sono stati i vostri allenatori preferiti?

Quali sono stati i vostri allenatori preferiti?

  • Giovanni Trapattoni

    Voti: 8 12,9%
  • Gigi Simoni

    Voti: 27 43,5%
  • Roberto Mancini

    Voti: 11 17,7%
  • Josè Mourinho

    Voti: 51 82,3%
  • Luciano Spalletti

    Voti: 10 16,1%
  • a.c.

    Voti: 8 12,9%
  • Hector Cuper

    Voti: 3 4,8%

  • Votanti
    62
Trapattoni: ero appena nato, comunque vedendolo altrove non l'ho mai rimpianto, anche se oramai era un altro calcio

Gigi Simoni: l'allenatore con cui ho iniziato a seguire l'Inter, mai sopportato. Quando rivedo com'era messa in campo la sua squadra provo sincera impressione: una formazione che sembra un relitto del calcio italiano anni '70/'80 gettata in mezzo agli anni '90, tenuta a galla dal calciatore più forte mai apparso su un campo da calcio

Roberto Mancini: l'uomo dai due volti. Si presentò come allenatore giovane, la sua squadra giocava un calcio brillante, lanciò giocatori nuovi su cui nessuno puntava un centesimo (Julio Cesar, Cambiasso, Maicon) che poi divennero colonne. Poi però iniziò a sostituire il talento con i kg, diventando sempre più isterico e autoreferenziale nella comunicazione, fino allo scudetto 2008 in cui rischiò di combinare un casino. Nel suo ritorno del 2014 uguale: primi sei mesi una squadra offensiva con talento e gegenpressing, poi in estate caccia Kovacic ed Hernanes, gli unici centrocampisti in grado di passare il pallone, per puntare su Felipe Melo, in una delle Inter più brutte da vedere che ricordi. Nel frattempo, come al solito, diventa sempre più nervoso e polemico. Lo ringrazio per averci fatto di salire di livello con i primi scudetti dopo anni duri, ma non lo voto

Josè Mourinho: sono sempre stato dalla sua parte, anche quando nell' autunno del 2009 fu a un passo dalla contestazione (sarebbe iniziata se l'Inter non avesse battuto l'Udinese con gol di Sneijder al 95esimo). Da noi non fu solo un personaggio mediatico importante ma seppe costruire una squadra verticale e dinamica capace di grande calcio. Andò via nel momento giusto, probabilmente consapevole che il rapporto con l'ambiente italiano era compromesso e si sarebbe inevitabilmente rovinato anche quello con la tifoseria. Negli anni post-Inter è entrato in una spirale oscura sia mediatica sia tattica, non lo riprenderei mai però lo voto

Luciano Spalletti: amato tantissimo il primo anno in cui stabilì una degli migliori connessioni con tutto l'ambiente. Difeso tanto nel secondo, anche di fronte all'evidenza di una squadra oramai inguardabile. Tatticamente si fece intrappolare dal feticismo per gli isolamenti delle ali, che aveva ereditato da Mancini e che giocavano come due cyborg senza inventiva. Rese Brozovic un giocatore di calcio ma ebbe pochissima immaginazione con molto del materiale promettente che gli passò tra le mani. Altrove da quel punto di vista ha fatto molto meglio, e continuo a pensare che dal punto di vista calcistico ci siamo beccati la versione più sbiadita di Spalletti. Però gli ho voluto molto bene e lo voto

Antonio Conte: a livello tecnico e tattico ha fatto un lavoro colossale, costruendo campioni che ancora non lo erano, facendoci giocare a tratti come in un videogame. Ci sono state diverse imperfezioni (periodi in cui la squadra non riusciva più a essere brillante, oppure i primi 12 mesi di Eriksen), ma alla fine gliele perdono. Come comunicatore apprezzavo la sua dialettica ma non sopportavo l'abuso del gergo militare: il calcio non è una guerra e trovo imbarazzante parlarne così nel mondo attuale. Lo voto e spero che torni

Hector Cuper: ammetto che all'inizio mi piaceva per come compattò il gruppo e rese la squadra coerente e lineare in campo, con il senno di poi ho realizzato quanto avesse beneficiato del paragone con il predecessore Tardelli, uno dei peggiori allenatori della storia del calcio. Con il passare dei mesi divenne sempre più chiaro che non era così bravo... Una serie di stiramenti mai vista prima che la dicevano lunga sui metodi di allenamento, uno scudetto perso per paura di vincere... Poi il secondo anno un vomito totale, una squadra inguardabile che vinceva perché aveva il dio dei centravanti. Il terzo brevissimo anno beh, imbarazzante. Fu comunque importante per ricostruire dalle macerie del post-Lippi, ma non posso votarlo
 
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