G
Grünland
Guest
Sono sempre stato uno dei detrattori di Conte, non accettando la scelta della società di portarsi in casa uno dei peggiori simboli del peggiore juventismo. E devo ammettere che in parte ho rivalutato il Conte tecnico, cedendo a un buon lavoro sulla mentalità della squadra, sebbene non sempre supportato da scelte tattiche corrette. Siamo passati di fatto da un padre padrone accomodante, misurato, comprensivo, ai limiti del caritatevole, quale è stato Moratti, sempre pronto a sedare il minimo insorgere di polemiche, ad una società allo sbando se non totalmente inesistente. Sono d'accordo con chi critica tempi e modi di uno sfogo che sicuramente avrà (1+1) il suo fondo di verità. La sensazione è però che al Marotta aziendalista si contrapponga un Conte istintivo e in definitiva poco furbo. Mettere in piazza il suo malcontento, dopo uno sfogo che criticava apertamente questo genere di situazioni, facendo passare lui stesso dalla parte del torto, è di fatto poco furbo. Sempre che non abbia precise finalità. Di certo all'Inter, ormai è chiaro, ci vogliono tecnici con due palle fumanti. Se la progressione continuerà, avremo finanze ed immagine tali da attrarre di nuovo grandi giocatori e allora capacità di gestione mediatica e di spogliatoio saranno caratteristiche imprescindibili per il nostro allenatore. Il totem Mou fece interviste e conferenze di ben altro tenore, facendosi sentire e facendo anche scalpore, ma sempre con un progetto di gestione preciso in mente. Sempre in difesa di tutti. Squadra sì, ma anche società. Per un Inter che torni grande il livello è questo qui. Se Conte non è all'altezza da questo punto di vista, potrà andargli bene altrove ma non all'inter. Questa è la mia idea.