Arriva il nuovo inno

"ài èm Inter" mi ricorda "uì ar èisì Milàn"
queste pagliacciate da provincialotti parvenus lasciamole a chi è stato in B
 
Non riesco a capire.
La canzone di povia non è quella roba inascoltabile che gira come nuovo inno che sembra jesahel rifatta, vero?

Se ho capito bene non l'ho mai sentita. Ma povia è musicalmente un personaggio adatto a un inno, per esempio i bambini fanno ooh è adattissima da essere cantata allo.stadio, è una canzone che ti fa gridare, sempkice, orecchiabile, che da gioia, come lo è pazza inter

Ma sta cosa dell'inno per me è misteriosa.

Perchè pazza inter no? Perchè quella ***** di inno che si sta sentendo in questi giorni? Non capisco.

Io se comincio a sentire "lo sai per un gol" mi metto a saltare e cantare a squarciagola che i miei figli dicono "abbiamo un padre cretino", perchè basta? Ma perchè?

P.s. grande povia, grandissimo, ma se faceva il video senza leggere e cambiare pagina con la barra spazio, magari scorreva di meno, ma era meglio.
 
Dico la mia con rispetto e senza voler urtare le emozioni dei tanti a cui vengono i brividi quando allo stadio si intona "C'è solo l'Inter".
Qui si classifica Pazza Inter come una canzonetta da sala giochi, mentre il capolavoro che sopravvive al tempo pare sia C'è solo l'Inter.
Io però vorrei far notare che la prima è carica di positività dall'inizio alla fine, mentre il secondo lascia a desiderare, e parecchio, su vari aspetti.
Personalmente credo che se Elio, prima di mettersi a scrivere l'inno, si fosse riascoltato anche solo una strofa di Venditti:
[...] Dimmi cos'è
Che ci fa sentire amici anche se non ci conosciamo
Dimmi cos'è
Che ci fa sentire uniti anche se siamo lontani
Dimmi cos'è, cos'è
Che batte forte, forte, forte in fondo al cuore
Che ci toglie il respiro
E ci parla d'amore
Grazie Roma
Che ci fai piangere abbracciati ancora
Grazie Roma
Grazie Roma
Che ci fai vivere e sentire ancora
Una persona nuova [...],


non avrebbe mai partorito una roba (IMHO imbarazzante) tipo:
[...] ma dimmi cosa c'è di meglio di una continua sofferenza per arrivare alla vittoria, e poi non rompermi i c******i [...]

Ho scritto "una roba" perché parole del genere sporcano oggettivamente un inno, qualunque esso sia.
E poi, perché mai per arrivare alla vittoria non ci sarebbe nulla di meglio di una continua sofferenza? L'anno santo del triplete io lo ricordo come un'overdose di gioia e di frizzante buonumore, altro che sofferenza.

I riferimenti all'avvocato Prisco - sia egli con Dio - e alle ruberie o al non esser mai stato in serie B , inoltre, sanno tanto di complesso di inferiorità di cui un popolo con mentalità vincente dovrebbe invece essere privo.
Tali riferimenti costituiscono interessantissimi spunti per i topic dedicati ai ladri, sono il prima a dirlo, ma in un inno tolgono spazio a parole migliori.

A proposito di Venditti, la sua voce piena - oltre alle note che la accompagnano - rende laconicamente impietoso un ipotetico confronto con quella spenta, "fumata" e lenta di Romani, che peraltro tende sempre a storpiare alcune sillabe in maniera fastidiosa, alla Ligabue.
C'è solo l'Inter sarebbe per me molto più apprezzabile se fosse sfrondata di tutto tranne che del bel ritornello, cantato da tutto lo stadio magari insieme ad una Gianna Nannini, non certo con sottofondo di Graziano Romani.

Leggo infine molte critiche sull'inno di Povia... quando nessuno l'ha ancora ascoltato.
Ma come si fa a criticare una canzone che non è ancora stata lanciata? Questo magari se ne esce con un capolavoro, e invece noi già a sputargli addosso.
La caratura di Venditti non è minimamente paragonabile a Elio....due livelli proprio diversi.....

L inno della Roma è prima una canzone seria, una canzone di amore vero, senza mai nominare il calcio ,il pallone etc etc e poi un inno.......
 
sarò strano ma farei proprio a meno di ste cagate, a prescindere dall'autore
poi elio e compagni sono musicisti super, cecchetto e quel tizio povia o come si chiama...no comment
 
Dico la mia con rispetto e senza voler urtare le emozioni dei tanti a cui vengono i brividi quando allo stadio si intona "C'è solo l'Inter".
Qui si classifica Pazza Inter come una canzonetta da sala giochi, mentre il capolavoro che sopravvive al tempo pare sia C'è solo l'Inter.
Io però vorrei far notare che la prima è carica di positività dall'inizio alla fine, mentre il secondo lascia a desiderare, e parecchio, su vari aspetti.
Personalmente credo che se Elio, prima di mettersi a scrivere l'inno, si fosse riascoltato anche solo una strofa di Venditti:
[...] Dimmi cos'è
Che ci fa sentire amici anche se non ci conosciamo
Dimmi cos'è
Che ci fa sentire uniti anche se siamo lontani
Dimmi cos'è, cos'è
Che batte forte, forte, forte in fondo al cuore
Che ci toglie il respiro
E ci parla d'amore
Grazie Roma
Che ci fai piangere abbracciati ancora
Grazie Roma
Grazie Roma
Che ci fai vivere e sentire ancora
Una persona nuova [...],


non avrebbe mai partorito una roba (IMHO imbarazzante) tipo:
[...] ma dimmi cosa c'è di meglio di una continua sofferenza per arrivare alla vittoria, e poi non rompermi i c******i [...]

Ho scritto "una roba" perché parole del genere sporcano oggettivamente un inno, qualunque esso sia.
E poi, perché mai per arrivare alla vittoria non ci sarebbe nulla di meglio di una continua sofferenza? L'anno santo del triplete io lo ricordo come un'overdose di gioia e di frizzante buonumore, altro che sofferenza.

I riferimenti all'avvocato Prisco - sia egli con Dio - e alle ruberie o al non esser mai stato in serie B , inoltre, sanno tanto di complesso di inferiorità di cui un popolo con mentalità vincente dovrebbe invece essere privo.
Tali riferimenti costituiscono interessantissimi spunti per i topic dedicati ai ladri, sono il prima a dirlo, ma in un inno tolgono spazio a parole migliori.

A proposito di Venditti, la sua voce piena - oltre alle note che la accompagnano - rende laconicamente impietoso un ipotetico confronto con quella spenta, "fumata" e lenta di Romani, che peraltro tende sempre a storpiare alcune sillabe in maniera fastidiosa, alla Ligabue.
C'è solo l'Inter sarebbe per me molto più apprezzabile se fosse sfrondata di tutto tranne che del bel ritornello, cantato da tutto lo stadio magari insieme ad una Gianna Nannini, non certo con sottofondo di Graziano Romani.

Leggo infine molte critiche sull'inno di Povia... quando nessuno l'ha ancora ascoltato.
Ma come si fa a criticare una canzone che non è ancora stata lanciata? Questo magari se ne esce con un capolavoro, e invece noi già a sputargli addosso.
Ma tu vuoi veramente confrontare un gigante (musicalmente parlando) come Venditti con Elio che nell'inno dell'Inter avrebbe voluto pure campionare le scoregge ?
Non si critica l'inno di Povia senza averlo ascoltato, si fa semplicemente una riflessione su Povia come cantautore e personaggio.
Io sinceramente non reggerei un inno dell'Inter versione 2 di "I bambini fanno oh", la mela non cade mai lontano dall'albero ( in questo caso significa che se uno non ha mai composto bella musica o canzoni non sarà certo con l'inno dell'Inter che ci stupirà ). :sizi
 
Alto