Premettendo che allo stadio vado pochissimo perché vivo a 2000 km (ma queste sono sempre state le mie regole):
- L'obiettivo é essere al mio posto almeno un'ora prima del calcio di inizio, quindi uscire dalla metro 90' prima, salire sulla metro 2 ore prima etc. etc. Se sono con qualcun altro e percepisco lentezza mi innervosisco immediatamente. Se mancano 85' al calcio di inizio non chiedetemi "prendiamo una birra prima di entrare" che vi sbrano
- Non si esce prima. Non se perdiamo 4-0 in casa con il Brescia, non se vinciamo 8-0 con il Monza e evitiamo il traffico, non se c'é l'uragano in arrivo. Finché l'Iner é in campo si sta in trincea
- Lo stadio é luogo di serietá, sofferenza e concentrazione: no faccia dipinta, no cappello da giullare, personalmente limito molto anche l'abbigliamento nerazzurro (spesso non ce l'ho del tutto), chi saluta la telecamera quando viene inquadrato andrebbe espulso a vita
- Prima della partita conversazione strettamente limitata al tema Inter: non facciamo la conferenza sulle elezioni americane o l'ultimo film che hai visto al cinema che non é il momento. Non si socializza con i vicini, se quelli attaccano bottone conversazione cortese, ma breve.
- Purtroppo la fisiologia ci é a volte nemica e capisco che magari devi andare in bagno. Meno urgente assumere cibo o liquidi: in tutti i casi un adulto dovrebbe sapersi gestire e arrivare alla fine della partita o almeno sopravvivere fino all'intervallo.
- Durante la partita io sono in trance agonistica: non mi fare la supercazzola che Lautaro non deve allargarsi, le diagonali di Darmian, le marcature preventive di Di Marco perché sono ipersensibile a qualsiasi tipo di critica e iperprotettivo anche dei Correa di questo mondo. Infatti probabilmente a qualche punto sbotteró contro il vicino, sappilo.
- Canto o applaudo a seconda del momento e del mio livello di ansietá ma per lo piú sono silenzioso. Difficilmente vado oltre il bisillabo "sfiga", "*****", "noooo"... Difficile per me pronunciare una frase di senso compiuto tipo "bravissimo Skriniar su quell'anticipo" mentre la palla é in gioco.
- All'uscita si parla della partita appena vista, no ovvietá del tipo "ora ci tocca fare la coda per prendere la metro" o "scendiamo a Garibaldi e cerchiamo un ristorante". Scendiamo dove ti pare, ma parliamo del goal di Dumfries!
Alla TV sono un po' meno estremo, ma comunque per me la partita resta un fatto di tensione ed emozioni, infatti potendo evito di andarla a vedere al bar. E anche alla TV non diró mai "arbitro maiale quello era fallo", mi limiteró a un "*****", se proprio devo :d
- L'obiettivo é essere al mio posto almeno un'ora prima del calcio di inizio, quindi uscire dalla metro 90' prima, salire sulla metro 2 ore prima etc. etc. Se sono con qualcun altro e percepisco lentezza mi innervosisco immediatamente. Se mancano 85' al calcio di inizio non chiedetemi "prendiamo una birra prima di entrare" che vi sbrano
- Non si esce prima. Non se perdiamo 4-0 in casa con il Brescia, non se vinciamo 8-0 con il Monza e evitiamo il traffico, non se c'é l'uragano in arrivo. Finché l'Iner é in campo si sta in trincea
- Lo stadio é luogo di serietá, sofferenza e concentrazione: no faccia dipinta, no cappello da giullare, personalmente limito molto anche l'abbigliamento nerazzurro (spesso non ce l'ho del tutto), chi saluta la telecamera quando viene inquadrato andrebbe espulso a vita
- Prima della partita conversazione strettamente limitata al tema Inter: non facciamo la conferenza sulle elezioni americane o l'ultimo film che hai visto al cinema che non é il momento. Non si socializza con i vicini, se quelli attaccano bottone conversazione cortese, ma breve.
- Purtroppo la fisiologia ci é a volte nemica e capisco che magari devi andare in bagno. Meno urgente assumere cibo o liquidi: in tutti i casi un adulto dovrebbe sapersi gestire e arrivare alla fine della partita o almeno sopravvivere fino all'intervallo.
- Durante la partita io sono in trance agonistica: non mi fare la supercazzola che Lautaro non deve allargarsi, le diagonali di Darmian, le marcature preventive di Di Marco perché sono ipersensibile a qualsiasi tipo di critica e iperprotettivo anche dei Correa di questo mondo. Infatti probabilmente a qualche punto sbotteró contro il vicino, sappilo.
- Canto o applaudo a seconda del momento e del mio livello di ansietá ma per lo piú sono silenzioso. Difficilmente vado oltre il bisillabo "sfiga", "*****", "noooo"... Difficile per me pronunciare una frase di senso compiuto tipo "bravissimo Skriniar su quell'anticipo" mentre la palla é in gioco.
- All'uscita si parla della partita appena vista, no ovvietá del tipo "ora ci tocca fare la coda per prendere la metro" o "scendiamo a Garibaldi e cerchiamo un ristorante". Scendiamo dove ti pare, ma parliamo del goal di Dumfries!
Alla TV sono un po' meno estremo, ma comunque per me la partita resta un fatto di tensione ed emozioni, infatti potendo evito di andarla a vedere al bar. E anche alla TV non diró mai "arbitro maiale quello era fallo", mi limiteró a un "*****", se proprio devo :d