Come vivi la partita?

carlo314

Fuoriclasse
  Moderatore
  Supporter
Premettendo che allo stadio vado pochissimo perché vivo a 2000 km (ma queste sono sempre state le mie regole):

- L'obiettivo é essere al mio posto almeno un'ora prima del calcio di inizio, quindi uscire dalla metro 90' prima, salire sulla metro 2 ore prima etc. etc. Se sono con qualcun altro e percepisco lentezza mi innervosisco immediatamente. Se mancano 85' al calcio di inizio non chiedetemi "prendiamo una birra prima di entrare" che vi sbrano :reg

- Non si esce prima. Non se perdiamo 4-0 in casa con il Brescia, non se vinciamo 8-0 con il Monza e evitiamo il traffico, non se c'é l'uragano in arrivo. Finché l'Iner é in campo si sta in trincea

- Lo stadio é luogo di serietá, sofferenza e concentrazione: no faccia dipinta, no cappello da giullare, personalmente limito molto anche l'abbigliamento nerazzurro (spesso non ce l'ho del tutto), chi saluta la telecamera quando viene inquadrato andrebbe espulso a vita

- Prima della partita conversazione strettamente limitata al tema Inter: non facciamo la conferenza sulle elezioni americane o l'ultimo film che hai visto al cinema che non é il momento. Non si socializza con i vicini, se quelli attaccano bottone conversazione cortese, ma breve.

- Purtroppo la fisiologia ci é a volte nemica e capisco che magari devi andare in bagno. Meno urgente assumere cibo o liquidi: in tutti i casi un adulto dovrebbe sapersi gestire e arrivare alla fine della partita o almeno sopravvivere fino all'intervallo.

- Durante la partita io sono in trance agonistica: non mi fare la supercazzola che Lautaro non deve allargarsi, le diagonali di Darmian, le marcature preventive di Di Marco perché sono ipersensibile a qualsiasi tipo di critica e iperprotettivo anche dei Correa di questo mondo. Infatti probabilmente a qualche punto sbotteró contro il vicino, sappilo.

- Canto o applaudo a seconda del momento e del mio livello di ansietá ma per lo piú sono silenzioso. Difficilmente vado oltre il bisillabo "sfiga", "*****", "noooo"... Difficile per me pronunciare una frase di senso compiuto tipo "bravissimo Skriniar su quell'anticipo" mentre la palla é in gioco.

- All'uscita si parla della partita appena vista, no ovvietá del tipo "ora ci tocca fare la coda per prendere la metro" o "scendiamo a Garibaldi e cerchiamo un ristorante". Scendiamo dove ti pare, ma parliamo del goal di Dumfries!

Alla TV sono un po' meno estremo, ma comunque per me la partita resta un fatto di tensione ed emozioni, infatti potendo evito di andarla a vedere al bar. E anche alla TV non diró mai "arbitro maiale quello era fallo", mi limiteró a un "*****", se proprio devo :d
 

Muraro-

Vice capitano
Premettendo che allo stadio vado pochissimo perché vivo a 2000 km (ma queste sono sempre state le mie regole):

- L'obiettivo é essere al mio posto almeno un'ora prima del calcio di inizio, quindi uscire dalla metro 90' prima, salire sulla metro 2 ore prima etc. etc. Se sono con qualcun altro e percepisco lentezza mi innervosisco immediatamente. Se mancano 85' al calcio di inizio non chiedetemi "prendiamo una birra prima di entrare" che vi sbrano :reg

- Non si esce prima. Non se perdiamo 4-0 in casa con il Brescia, non se vinciamo 8-0 con il Monza e evitiamo il traffico, non se c'é l'uragano in arrivo. Finché l'Iner é in campo si sta in trincea

- Lo stadio é luogo di serietá, sofferenza e concentrazione: no faccia dipinta, no cappello da giullare, personalmente limito molto anche l'abbigliamento nerazzurro (spesso non ce l'ho del tutto), chi saluta la telecamera quando viene inquadrato andrebbe espulso a vita

- Prima della partita conversazione strettamente limitata al tema Inter: non facciamo la conferenza sulle elezioni americane o l'ultimo film che hai visto al cinema che non é il momento. Non si socializza con i vicini, se quelli attaccano bottone conversazione cortese, ma breve.

- Purtroppo la fisiologia ci é a volte nemica e capisco che magari devi andare in bagno. Meno urgente assumere cibo o liquidi: in tutti i casi un adulto dovrebbe sapersi gestire e arrivare alla fine della partita o almeno sopravvivere fino all'intervallo.

- Durante la partita io sono in trance agonistica: non mi fare la supercazzola che Lautaro non deve allargarsi, le diagonali di Darmian, le marcature preventive di Di Marco perché sono ipersensibile a qualsiasi tipo di critica e iperprotettivo anche dei Correa di questo mondo. Infatti probabilmente a qualche punto sbotteró contro il vicino, sappilo.

- Canto o applaudo a seconda del momento e del mio livello di ansietá ma per lo piú sono silenzioso. Difficilmente vado oltre il bisillabo "sfiga", "*****", "noooo"... Difficile per me pronunciare una frase di senso compiuto tipo "bravissimo Skriniar su quell'anticipo" mentre la palla é in gioco.

- All'uscita si parla della partita appena vista, no ovvietá del tipo "ora ci tocca fare la coda per prendere la metro" o "scendiamo a Garibaldi e cerchiamo un ristorante". Scendiamo dove ti pare, ma parliamo del goal di Dumfries!

Alla TV sono un po' meno estremo, ma comunque per me la partita resta un fatto di tensione ed emozioni, infatti potendo evito di andarla a vedere al bar. E anche alla TV non diró mai "arbitro maiale quello era fallo", mi limiteró a un "*****", se proprio devo :d
Quando si vede a bordo campo la Leotta con vestiti attillati e succinti a uno gli può venire duro?
 
Ultima modifica:
Allo stadio di Milano) sono andato poche volte in età giovanile, molto di più in trasferta a Roma e rischiando spesso le botte per tifare la mia squadra.
Dall'avvento delle pay-tv (1999) e fino al 2017 seguite tutte le partite in televisione tranne alcuni anni post-triplete, ora radio o il forum se sono a casa (non sempre).
Il rito seguito negli anni dei successi (2008-2010) davanti alla tv:
- Da solo o con un amico sfegato interista selezionato quando poteva venire a casa mia (non molte volte);
- In una poltrona posizionata in un posto particolare della sala tv
- Da appassionato di treni collezionavo immagini di treni e locomotori: dopo aver vinto una delle tante Supercoppe in rimonta contro la Roma e con una foto precisa di un locomotore sul dekstop del pc di allora, ad ogni partita (in particolare nella fantastica stagione 2009-2010), stessa foto rimessa sul dekstop fino alla finale di Madrid.
- Dopo questa intensa fase, nel 2011 anche per impegni di studio (master e corsi di perfezionamento) ho disdetto per un paio di anni l'abbonamento alle pay-tv, fatta eccezione per Sky Sport e qualche partita di Champions ho avuto modo di vederla.
 

Brando88

Titolare
  Bannato
l'inter deve stare 3-0 già al 40esimo altrimenti quelli in campo sono pippe e non degne del mio tempo
partita vista su siti pirata perché ovviamente soldi per il calcio non ne spendo
se passiamo in svantaggio dopo il 60esimo si spegne e passo a fare altro ma sempre con un occhio a diretta nel caso pareggiamo
allo stadio mai perchè non ho certo soldi per trasferte a san siro o in altre zone d'italia
 
Se Dio esiste mi sono giocato il Paradiso tanti anni fa. Ho anche la buona abitudine di lanciare quel che mi trovo in mano se subiamo gol. Reagisco però solo ai gol fatti o subiti, altrimenti sono ultraconcentrato e silenzioso (sia allo stadio sia a casa). Infatti la mia ragazza non guarda le partite con me perché le trasmetto troppa ansia (a volte addirittura preferisce stare in un'altra stanza se la partita è importante).

Mi difendo bene ma non come mio nonno che ha record in termini di radioline distrutte (per le partite di campionato) e di tavoli spaccati (per le partite di Coppa). :dente

Devo dire che mi sono molto calmato rispetto all'adolescenza (coincidente peraltro con gli anni di Mancini e Mourinho) in cui mi portavo il malumore oltre i 90 minuti della partita. Ora riesco a calmarmi abbastanza rapidamente (anche se dopo il derby dello scorso febbraio era meglio non rivolgermi la parola).
 
io la partita allo stadio la vivo alla grande, mi diverto sempre tantissimo: si parte 3 ore, 3 ore e mezza prima del fischio d'inizio, parcheggiamo, passeggiata con panino e birretta, dentro più o meno quando entrano i giocatori per riscaldarsi.
abbigliamento rigorosamente nerazzurro (quando fa caldo la maglia, mezza stagione felpa, d'inverno sciarpa e berretta)
si parla di tutto e di più, fino alla partita.

se sono al secondo verde, rigorosamente in piedi e braccia incrociate.
nel resto dello stadio seduto.
a fine primo tempo tappa in bagno/bar
mi faccio coinvolgere al 100 per 100 dalla partita, sono un mago nel vedere i fuorigioco, e il "dai, daaai" esce spesso.
si canta l'inno alla fine, si saluta la squadra e con calma si esce.

ore 1.00 (per le serali) si apre la porta di casa

ah, dimenticavo. nelle ultime 10 viste a Milano dal post covid... 10 vittorie.
 
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