Il giornalista sportivo in Italia

Mio figlio ha l'aspirazione di diventare un giornalista sportivo, possibilmente per Sky. In effetti, senza voler essere "razzista", in TV ce ne sono alcuni veramente professionali e competenti, anche se a Sky sono decisamente Bbilanisti. A livello di carta stampata invece mi pare sia un pianto, tranne rare eccezioni - non parlo tanto di servilismo verso questo o quello quanto proprio di competenza. Mio zio, come ho scritto più volte, dirige una testata calcistica on-line e mi racconta certe cose su certi colleghi da far rabbrividire ...

Non so come si sia arrivati a trattare un argomento assolutamente off-topic, ma la verità è che a differenza di noi i Tedeschi - come è nel loro carattere - sono arrivati a fare i conti con il loro passato, come dimostra il film Er ist wieder da (Lui è tornato): il Nazismo viene visto come un periodo storico, che ha avuto i suoi motivi per nascere e svilupparsi e poi per esaurirsi, ma è passato, stop. L'aver vissuto quel periodo è qualcosa di molto triste per le tragiche conseguenze che ha portato, ma non è qualcosa di cui vergognarsi o avere pudore, purtroppo è successo, amen. Quei quattro imbecilli di neonazi che ancora esistono sono così giovani che forse neppure i loro nonni erano adulti ai tempi del Nazismo, quindi non hanno la minima idea di ciò di cui stanno parlando. D'altra parte un Tedesco di oggi non potrebbe neppure permettersi di essere razzista - ad esempio - visto che la loro società odierna è assolutamente multietnica, quasi al livello di quella Americana. E se dai cittadini di oggi togliamo quelli che non sono di pura razza ariana, rimangono tre gatti spelacchiati, eh ...
 
Molti giornalisti, anche bravi, per andare dietro agli ascolti, la buttano sul trash e creano una sorta di ambiente da bar, che è quello che alla fine attira di piu (purtroppo) il tifoso medio. Tra l'altro col tempo, il livello di ciò che è socialmente accettabile dire si sta abbassando ad un ritmo molto preoccupante, i giornalisti riflettono le robe da far accapponare la pelle che persone normalissime dicono per strada.

Riguardo l'off topic sulla Germania, una delle differenze è che si è accettata la responsabilità di quello che è successo, mentre molti vedono l'Italia come una vittima nella seconda guerra mondiale, ignorando gli anni precedenti e crimini vari del regime. Non mi è mai capitato di sentire per strada "e ma Adolf ha fatto anche cose buone" se non da quei 2 gatti completamente fuori di testa.
 
Molti giornalisti, anche bravi, per andare dietro agli ascolti, la buttano sul trash e creano una sorta di ambiente da bar, che è quello che alla fine attira di piu (purtroppo) il tifoso medio. Tra l'altro col tempo, il livello di ciò che è socialmente accettabile dire si sta abbassando ad un ritmo molto preoccupante, i giornalisti riflettono le robe da far accapponare la pelle che persone normalissime dicono per strada.

Riguardo l'off topic sulla Germania, una delle differenze è che si è accettata la responsabilità di quello che è successo, mentre molti vedono l'Italia come una vittima nella seconda guerra mondiale, ignorando gli anni precedenti e crimini vari del regime. Non mi è mai capitato di sentire per strada "e ma Adolf ha fatto anche cose buone" se non da quei 2 gatti completamente fuori di testa.
Ecco, hai scritto più chiaramente proprio quello che intendevo io. ;)
 
Repice eccezionale, sono affezionato a lui sin dal 2009-10 e dai suoi racconti delle partite dell'Inter in Champions. Il perfetto mix tra la professionalità dei cronisti tradizionali e l'entusiasmo di quelli moderni.

Tra i radiocronisti sono rimasto particolarmente legato anche a Riccardo Cucchi, voce storica di Tutto il Calcio Minuto per Minuto che ha accompagnato la mia infanzia e adolescenza. Anche lui, come Repice, associava competenza lessicale e trasporto emotivo, oltre ad avere un timbro di voce particolarmente riconoscibile.
Io ho avuto uno scambio di mail con Riccardo Cucchi ai tempi di Calciopoli. Persona molto garbata e secondo me onesta. Taggai un suo articolo criticandolo perché concedeva alibi all'ambiente juventino. Io in quei giorni ero una furia perché era uscito tutto lo schifo degli anni precedenti. Una sua assistente mi rispose dicendomi se volessi l'indirizzo email del giornalista per parlare direttamente con lui ed io accettai ovviamente.
Non ricordo nemmeno più quello scambio riguardo Calciopoli, ma rammento che alla terza mail parlavamo già di altro..ad esempio della Rai, che mi descrisse come un sistema caratterizzato da tante raccomandazioni e da poco rispetto per il talento giornalistico. In quelle righe percepii il suo sdegno e la sua frustrazione in ambito lavorativo nei confronti di colleghi importanti all'interno della sua redazione.
 
Io ho avuto uno scambio di mail con Riccardo Cucchi ai tempi di Calciopoli. Persona molto garbata e secondo me onesta. Taggai un suo articolo criticandolo perché concedeva alibi all'ambiente juventino. Io in quei giorni ero una furia perché era uscito tutto lo schifo degli anni precedenti. Una sua assistente mi rispose dicendomi se volessi l'indirizzo email del giornalista per parlare direttamente con lui ed io accettai ovviamente.
Non ricordo nemmeno più quello scambio riguardo Calciopoli, ma rammento che alla terza mail parlavamo già di altro..ad esempio della Rai, che mi descrisse come un sistema caratterizzato da tante raccomandazioni e da poco rispetto per il talento giornalistico. In quelle righe percepii il suo sdegno e la sua frustrazione in ambito lavorativo nei confronti di colleghi importanti all'interno della sua redazione.

Molto interessante, e significativo dato che lui era il giornalista di punta di RadioRai. Devo dire che non mi sorprende quello che racconti vedendo il declino della qualità del servizio Rai negli ultimi 15 anni.
 
Alto