Credo che tutti, ma proprio tutti abbiano raggiunto quel punto, la linea definitiva, quella dalla quale non si può più tornare indietro.
Società: gestione di tantissime situazioni, secondo me, non all'altezza. Mi riferisco a tutto, anche al mercato. In estate io ero soddisfatto, perché rapportavo la nostra sessione alle condizioni in cui eravamo obbligati ad operare, che sono note a tutti. Il neo, ma lo avevamo detto tutti, era il mancato arrivo di un centrocampista, ruolo in cui siamo palesemente inadeguati. L'aggravante è che a gennaio potevi e dovevi correre ai ripari, ma non l'hanno fatto. Poi c'è la questione Icardi, poco chiara nella sua totalità, la gestione della situazione Perisic durante la finestra di mercato ed altre cose.
Spalletti: non ha dato un gioco all'Inter in quasi due anni. Non ha dato un'identità. Non ha dato anima. Sia chiaro, io non pretendo da questa rosa un gioco in stilee Barcellona, City o Napoli di Sarri, da questo allenatore però è lecito aspettarsi un'identità dopo quasi due anni. E per avere un'identità, un'idea di gioco, non occorre per forza avere la rosa dei Galacticos. Il Sassuolo ha un'identità, il Torino ha un'identità. Il BBilan ha un'identità, nel senso che, al netto di alcuni episodi fortunati o aiuti arbitrali, Gattuso ha saputo dare un'organizzazione di gioco, un'anima, ha convinto i giocatori di essere meglio di quello che sono in realtà, ha fatto di necessità virtù. Ha vinto partite giocando con Abate e Zapata centrali. Sa bene che col materiale che ha a disposizione, deve fare catenaccio e contropiede, contro chiunque, e fa quello. Ed ottiene i risultati. La pietra tombale poi l'ha messa stasera, affermando che la sua idea era di tenere lo 0-0 fino agli ultimi 15 minuti "per poi vedere cosa succede". Senza contare che mi continua ad esaltare Perisic in ogni conferenza senza motivo.
Icardi e consorte: lui ha chiuso con l'Inter, non può piuù tornare e non tornerà, perché non è degno della maglia, non è degno dei tifosi, non è degno nemmeno di dividere lo spogliatoio con l'ultimo dei giocatori più scarsi di questa rosa. Si è tirato indietro nella settimana che deciderà la stagione, molto probabilmente in negativo, con la squadra in difficoltà numerica, in affanno, ha preferito continuare a fare l'infame, con la moglie che domenica attacca ancora tutti, e lui niente, lì a farsi i cazzi suoi. A questo punto, se anche "decidesse" di degnarsi di giustificare i 300.000 euro netti al mese che continua a ricevere per stare in vacanza, la società deve tenerlo fuori. Lui perderà la possibilità di giocare la Coppa America, e questo fa capire quanto sia da inetto il suo comportamento, dato che ci ha messo anni per conquistare la nazionale, e poteva giocare una competizione da 9 titolare. Il giocatore ormai è deprezzato, non so chi avrà voglia di mettersi in casa lui e la moglie dopo aver visto i teatrini che mettono in piedi, per cui tenerlo fuori non cambierà poi chissà cosa. E non mi si venga a dire "resta perché va via Spalletti", perché non è una giustificazione. Lui viene pagato, ritiene di essere stato ingiustamente privato della fascia, e la sua risposta è quella di starsene fuori per ripicca, mettere i like provocatori sotto foto gobbe ecc.
Il tutto, solo una settimana dopo aver dato lezioni di interismo a tutti.
Poi abbiamo troppi giocatori palesemente inadeguati (Candreva, gagliardini, Vecino, Borja Valero), altri che in una rosa per me ci possono stare ma non dovrebbero mai essere titolari inamovibili nell'Inter (D'Ambrosio, Asamoah, Joao Mario, Politano), gente che per motivi diversi non è professionale (Perisic, Nainggolan, lo stesso Icardi).
Per cui siamo al famoso punto di non ritorno. Spalletti, Icardi e Perisic devono andar via a fine stagione, bisogna cacciare anche Ausilio, riuscire a tagliare quei giocatori abituati alla sconfitta, quelli che mentalmente l'accettano perfino serenamente, occorre gente che abbia voglia di vincere. Basta buttare soldi per i De Paul, non servono questi mezzi giocatori, ne abbiamo fin troppi. Non è accettabile che per l'ottavo anno di fila, a marzo si debbano dire sempre le stesse cose, è inammissibile. Basta così, si abbia il coraggio e la voglia di fare quello che va fatto.
Società: gestione di tantissime situazioni, secondo me, non all'altezza. Mi riferisco a tutto, anche al mercato. In estate io ero soddisfatto, perché rapportavo la nostra sessione alle condizioni in cui eravamo obbligati ad operare, che sono note a tutti. Il neo, ma lo avevamo detto tutti, era il mancato arrivo di un centrocampista, ruolo in cui siamo palesemente inadeguati. L'aggravante è che a gennaio potevi e dovevi correre ai ripari, ma non l'hanno fatto. Poi c'è la questione Icardi, poco chiara nella sua totalità, la gestione della situazione Perisic durante la finestra di mercato ed altre cose.
Spalletti: non ha dato un gioco all'Inter in quasi due anni. Non ha dato un'identità. Non ha dato anima. Sia chiaro, io non pretendo da questa rosa un gioco in stilee Barcellona, City o Napoli di Sarri, da questo allenatore però è lecito aspettarsi un'identità dopo quasi due anni. E per avere un'identità, un'idea di gioco, non occorre per forza avere la rosa dei Galacticos. Il Sassuolo ha un'identità, il Torino ha un'identità. Il BBilan ha un'identità, nel senso che, al netto di alcuni episodi fortunati o aiuti arbitrali, Gattuso ha saputo dare un'organizzazione di gioco, un'anima, ha convinto i giocatori di essere meglio di quello che sono in realtà, ha fatto di necessità virtù. Ha vinto partite giocando con Abate e Zapata centrali. Sa bene che col materiale che ha a disposizione, deve fare catenaccio e contropiede, contro chiunque, e fa quello. Ed ottiene i risultati. La pietra tombale poi l'ha messa stasera, affermando che la sua idea era di tenere lo 0-0 fino agli ultimi 15 minuti "per poi vedere cosa succede". Senza contare che mi continua ad esaltare Perisic in ogni conferenza senza motivo.
Icardi e consorte: lui ha chiuso con l'Inter, non può piuù tornare e non tornerà, perché non è degno della maglia, non è degno dei tifosi, non è degno nemmeno di dividere lo spogliatoio con l'ultimo dei giocatori più scarsi di questa rosa. Si è tirato indietro nella settimana che deciderà la stagione, molto probabilmente in negativo, con la squadra in difficoltà numerica, in affanno, ha preferito continuare a fare l'infame, con la moglie che domenica attacca ancora tutti, e lui niente, lì a farsi i cazzi suoi. A questo punto, se anche "decidesse" di degnarsi di giustificare i 300.000 euro netti al mese che continua a ricevere per stare in vacanza, la società deve tenerlo fuori. Lui perderà la possibilità di giocare la Coppa America, e questo fa capire quanto sia da inetto il suo comportamento, dato che ci ha messo anni per conquistare la nazionale, e poteva giocare una competizione da 9 titolare. Il giocatore ormai è deprezzato, non so chi avrà voglia di mettersi in casa lui e la moglie dopo aver visto i teatrini che mettono in piedi, per cui tenerlo fuori non cambierà poi chissà cosa. E non mi si venga a dire "resta perché va via Spalletti", perché non è una giustificazione. Lui viene pagato, ritiene di essere stato ingiustamente privato della fascia, e la sua risposta è quella di starsene fuori per ripicca, mettere i like provocatori sotto foto gobbe ecc.
Il tutto, solo una settimana dopo aver dato lezioni di interismo a tutti.
Poi abbiamo troppi giocatori palesemente inadeguati (Candreva, gagliardini, Vecino, Borja Valero), altri che in una rosa per me ci possono stare ma non dovrebbero mai essere titolari inamovibili nell'Inter (D'Ambrosio, Asamoah, Joao Mario, Politano), gente che per motivi diversi non è professionale (Perisic, Nainggolan, lo stesso Icardi).
Per cui siamo al famoso punto di non ritorno. Spalletti, Icardi e Perisic devono andar via a fine stagione, bisogna cacciare anche Ausilio, riuscire a tagliare quei giocatori abituati alla sconfitta, quelli che mentalmente l'accettano perfino serenamente, occorre gente che abbia voglia di vincere. Basta buttare soldi per i De Paul, non servono questi mezzi giocatori, ne abbiamo fin troppi. Non è accettabile che per l'ottavo anno di fila, a marzo si debbano dire sempre le stesse cose, è inammissibile. Basta così, si abbia il coraggio e la voglia di fare quello che va fatto.